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Moda e design, binomio sempre più di successo: da Armani a Fendi, le novità dei marchi

Negli ultimi tre anni ricavi in aumento per le collezioni dei brand dedicate all’abitare. In un mercato sempre più affollato, premiano stile e distribuzione

di Giovanna Mancini

4' di lettura

È un mercato sempre più affollato e competitivo quello dell’arredamento firmato dai grandi brand della moda e del lusso. Ultimo in ordine di tempo a debuttare in questo settore è stato il gruppo Furla, che a inizio aprile ha annunciato l’accordo di licenza con Magnificat per la produzione di collezioni di mobili e accessori per la casa a marchio Furla Home, che debutteranno in occasione del prossimo Salone del Mobile di Milano, dal 18 al 23 aprile.

Start up dalla lunga storia

E ancora delle start up si possono considerare esperienze come quella di Dolce&Gabbana Casa, le cui collezioni sono realizzate su licenza da Luxury Living Group (LLG), che ha presentato i primi prodotti a Venezia nel settembre 2021 e le prime collezioni complete durante il Salone del Mobile dello scorso giugno. O come quella di Fashion Furniture Design (FF Design), la joint venture nata due anni fa dall’accordo tra il gruppo dell’arredo Design Holding e la maison di moda Fendi, per lo sviluppo e realizzazione delle nuove collezioni Fendi Casa a partire dal gennaio 2022. Nato dall’intuizione di Alberto Vignatelli (fondatore nel 1989 di LLG, che l’ha prodotto in licenza fino al 2021) e delle sorelle Fendi, questo brand è stato il pioniere del settore moda-design, che negli anni ha visto aggiungersi marchi come Missoni Home, Armani/Casa, Versace Home, Trussardi Home, Diesel Living e appunto Dolce&Gabbana Casa. Tutti accomunati dalla volontà di essere marchi «lifestyle», capaci di proporre ai propri clienti uno stile di vita completo, dall’abbigliamento all’abitare. Ma anche di cogliere le opportunità del settore casa, che negli ultimi tre anni ha registrato crescite record di ricavi, confermati anche nei bilanci di queste aziende.

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Moda e design, le novità al Salone del Mobile 2023

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Produzioni su licenza

Si tratta di vere e proprie divisioni dedicate all’arredamento e agli accessori per la casa, che in genere mantengono “in house” la parte di progettazione e stile, sviluppata poi in collaborazione con aziende che di mestiere producono mobili, attraverso accordi di licenza. Come appunto FF Design e Luxury Living Group (oggi parte della holding Haworth Lifestyle Design), che produce le linee casa di Versace, Dolce& Gabbana e Trussardi, oltre che di Bentley e Bugatti. Diversa la scelta di Diesel che, per la divisione Living ha preferito affidarsi a otto partner differenti, a loro volta brand rinomati nelle rispettive categorie merceologiche, come spiega il direttore creativo Andrea Rosso: Moroso per i mobili, Scavolini per le cucine e i bagni, Lodes per le lampade, Iris per le ceramiche, Seletti per gli accessori, Berti per i rivestimenti in legno, Wall&Decò per le carte da parati e Mirabello Carrara per la biancheria.

Moda e Real Estate

«La nostra è una casa a 360 gradi – dice Andrea Rosso – nata nel 2008 e cresciuta nel tempo. Avere un’offerta completa ci ha spinti a entrare nel mondo dei grandi progetti di real estate». Il primo è stato un condominio di lusso nel quartiere di Wynwood, a Miami, realizzato in partnership con Bel Invest Real Estate, per il quale l’azienda veneta ha curato l’interior design di 160 appartamenti e di alcune aree comuni. Al progetto di Miami è seguita un’altra importante commessa a Las Vegas (in fase di avvio) e a breve dovrebbe arrivare la firma per un ulteriore progetto in Sud America.

Quello del contract e dei palazzi “brandizzati” è un filone molto interessante per le aziende del lusso e della moda attivi anche nell’arredamento e interior design. Tra i primi a crederci e investire è stato Giorgio Armani, che ha dato vita, all’interno della divisione Armani/Casa, a un team dedicato proprio a questi progetti. Attualmente sta lavorando a un nuovo edificio di 9mila mq in Madison Avenue, a New York, che comprenderà al proprio interno sia il flagship store del gruppo, sia 19 unità residenziali di lusso e dovrebbe completarsi entro il 2024. È inoltre in corso di realizzazione l’Armani Hotel di Diriyah Gate a Riyadh (in Arabia Saudita), che sarà aperto nel 2026, comprenderà 70 Suite e 15 Townhouse private.

Le strategie nel retail

La strategia di crescita di Fendi Casa si fonda invece soprattutto sullo sviluppo retail: «In questi due anni abbiamo lavorato molto per dare vita alle nuove collezioni – spiega Alberto Da Passano, ceo di FF Design –. Nei prossimi mesi intendiamo ci concentreremo anche sulla ristrutturazione della rete vendita, con una strategia che punta soprattutto sui monobrand. Abbiamo in corso 41 accordi, che arriveranno a 50 entro fine anno, con quattro monomarca a gestione diretta, una decina gestiti da partner e per il resto shop-in-shop».

I mercati di interesse seguono le strategie delle case madri di riferimento, come spiega Andrea Gentilini, ceo di Luxury Living Group: «I nostri progetti seguono quelli dei brand non solo dal punto di vista stilistico, ma anche commerciale. Siamo legati a doppio filo alla capacità del marchio di essere riconosciuto e di penetrare sui vari mercati». Si tratta di brand globali, già presenti su tutti i mercati, ma con margini di crescita interessanti per le linee dedicate alla casa.

Ecco dunque che Versace Home, entrato nel gruppo a settembre del 2020, sta consolidando la propria presenza negli Usa e in Europa, a completamento di una distribuzione già capillare in Medio ed Estremo Oriente. per Dolce&Gabbana Casa, nato da poco, il lavoro è a 360 gradi, con un’apertura prevista a breve a Londra, mentre è in corso di selezione la location per un monobrand negli Stati Uniti. «Abbiamo individuato circa 130 grandi hub nel mondo in cui riteniamo strategico essere presenti con i nostri brand – aggiunge Gentilini –. Non si tratta necessariamente di grandi città, ma di luoghi dove sappiamo di poter intercettare i clienti giusti per i nostri marchi».

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