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Moda, le esportazioni verso i 93 miliardi di euro. Milano si prepara alla fashion week

Il fatturato di settore, secondo i Fashion economic trends, supererà i 103 miliardi di euro. A trainare la crescita sono le vendite all’estero. Oltre al boom negli Usa, impatta il ritorno della Cina

di Marta Casadei

Sfilata Moda uomo Giorgio Armani Autunno/Inverno 2023/2024 (Afp)

2' di lettura

Se l’aumento generalizzato dei prezzi (9% a livello industriale e 3% al cliente finale in media nel 2022) ha inevitabilmente nutrito i fatturati, le performance della moda made in Italy sembrano andare a gonfie vele anche al netto di questo fattore: secondo i dati della Camera nazionale della moda italiana, diffusi ieri alla presentazione della settimana della moda uomo di Milano, il fatturato del settore (insieme ai comparti collegati, come gioielleria e occhiali) nel 2023 arriverà a 103,5 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento del 5,3% che è già stato ritoccato al rialzo rispetto alle stime di inizio anno . «Pensavamo di dover affrontare una serie di difficoltà - ha detto Carlo Capasa, presidente della Cnmi - ma non è successo. Sono cresciuti non solo i fatturati, ma anche i volumi di produzione, non in tutti i segmenti ma per esempio in quelli dell’abbigliamento e delle calzature».

Export in salita e a trainare il comparto menswear

Merito soprattutto degli ordini dall’estero che spingeranno le esportazioni a 93 miliardi di euro, in salita del 7,5 per cento. I primi mesi sono andati meglio delle stime: «Nei primi due mesi di quest’anno - spiega Matteo Zoppas, presidente di Ice (che con Ice Agenzia supporta la fashion week) - il valore delle stime del settore tessile abbigliamento è cresciuto di circa il 13% rispetto al 2022 , sfiorando gli 11 miliardi di euro e a trainare il comparto è il menswear».

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Il tasso di crescita dell’export stimato per il 2023 non ha nulla a che vedere con il rimbalzo post Covid che aveva fatto salire le vendite all’estero di moda italiana a doppia cifra, ma supera l’incremento del 2019, grazie alle performance degli Usa, della Corea e anche della Cina che, archiviati i lockdown, ha ripreso ad acquistare.

Fashion week a Milano con 72 eventi

E molti buyer cinesi, dopo oltre tre anni, torneranno in Italia per la Milano Men’s Fashion week dedicata alle collezioni p-e 2024, in programma dal 16 al 20 giugno subito dopo Pitti Uomo. La settimana della moda uomo riflette il dinamismo del settore: in programma a Milano ci sono 72 appuntamenti, tra cui molte sfilate di big brand - ad aprire sarà lo show maschile di Valentino - e altre di nuovi talenti. E poi eventi come il Fashion Film Festival Milano, giunto alla nona edizione.

A sottolineare l’importanza del settore moda per il capoluogo lombardo è stata anche Alessia Cappello, assessora al Comune di Milano con delega alla Moda: «L’ultima fashion week ha portato in città un indotto di 70 milioni di euro e il turismo è ripartito con numeri da record». Cappello, che ha anche la delega al Lavoro, ha voluto accendere i riflettori proprio sulla mancanza di manodopera nel settore moda-lusso e sull’importanza di lavorare attivamente per rendere il settore più appetibile agli occhi dei più giovani: «Facciamo qualcosa, le istituzioni insieme con la filiera, per rendere i mestieri artigianali attrattivi».

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