Moda, le grandi sfide 2022: dai prezzi in salita al metaverso
Il 50% degli executive dei brand di moda ritiene che l’anno in arrivo sia “challenging”: ecco cinque sfide globali che il settore moda si troverà a dover affrontare nel 2022
di Marta Casadei
I punti chiave
- I consumi dovranno fare i conti con l’aumento dei prezzi (dovuto all’incremento dei cisti di energia e materie prime)
- La moda, anche sotto la spinta dei consumatori, sta implementando la circolarità a più livelli
- Gli investimenti dei brand nel 2022, poi, saranno sempre più focalizzati sul metaverso tra Nft, giochi e show virtuali
2' di lettura
Aumento dei prezzi; allentamento delle restrizioni (e ripresa di eventi e viaggi); scelte economiche e politiche che avranno un impatto su grandi mercati come la Cina. Ma anche sostenibilità (nella produzione e soprattutto nei consumi: con il boom del resale). E, infine, il metaverso: un universo parallelo digitale che è entrato nella sfera degli interessi (e degli investimenti) dei brand. Se il 50% degli executive dei brand di moda (secondo il report The State of Fashion 2022 di McKinsey e Bof) ritiene che l’anno in arrivo sia “challenging” e quindi sfidante, quelle elencate sono cinque delle tante sfide che il settore moda si troverà a dover affrontare nel 2022.
Ripresa tra prezzi alti e scelte politiche
Le previsioni parlano di un nuovo anno all’insegna della ripresa economica, con la fascia di lusso che ha già raggiunto i livelli pre Covid-19 alla fine del 2021 e i segmenti premium e mass che dovrebbero tagliare il traguardo in corso d’anno: il ritorno alla vita sociale, infatti, spingerà le persone ad acquistare capi e accessori per rinnovare il proprio guardaroba. A scoraggiare i clienti, però, potrebbero essere i prezzi in aumento, spinti dall’incremento dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica.
Uno scenario complesso che, oltretutto, non è esente dall’influenza delle scelte politiche e dalle mosse economiche dei singoli Paesi: se la riforma fiscale, per esempio, in Italia (dove le vendite risentono della mancanza dei turisti internazionali) dovrebbe portare qualche euro in più nelle tasche di un ceto medio che negli ultimi 20 anni ha perso potere d’acquisto, in un Paese come la Cina, dove la middle class si sta arricchendo, il governo ha varato una politica come quella la common prosperity che pesa sull’outlook del mercato del lusso, almeno per Goldman Sachs.
Sostenibilità e metaverso
Quando si parla di sfide, tuttavia, non si fa sempre riferimento ad aspre battaglie per difendersi dalle conseguenze di eventi imprevedibili. Ma anche a percorsi (difficili e a volte tortuosi, certamente) di crescita e cambiamento. È il caso della sostenibilità: la moda, anche sotto la spinta dei consumatori, sta implementando la circolarità a più livelli. Anche quello dei consumi, con il fenomeno del resale che non solo sta crescendo, ma comincia a interessare e coinvolgere i brand (come testimonia, tra gli altri, il Vintage project di Valentino).
Gli investimenti dei brand nel 2022, poi, saranno sempre più focalizzati sul metaverso che già nel 2021 ha catalizzato debutti e progetti di peso: dal centro di ricerca Brave Virtual Xperience appena inaugurato da Otb (Diesel) alla rivalità tra i giganti dello sport Nike e Adidas che si è dispiegata anche in versione virtuale, passando per la vendita di sette dei nove Nft della collezione “Genesi” di Dolce&Gabbana per 5,6 milioni di dollari. Non c’è dubbio che il futuro della moda sarà fatto sempre di più di Nft, giochi e show virtuali.
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