Momento nero per Credit Suisse: l’affare Archegos dopo la voragine Greensill
Come altre banche coinvolte, Credit Suisse sta uscendo dalle sue posizioni e non può quindi ancora quantificare le perdite
di Lino Terlizzi
I punti chiave
2' di lettura
Dopo la vicenda Greensill, la questione Archegos. Periodo complicato per Credit Suisse, la grande banca elvetica ieri ha visto il suo titolo diventare bersaglio di forti vendite alla Borsa di Zurigo, con un ribasso del 13,8%, a 10,75 franchi, al termine della seduta. La ragione della caduta dell'azione sta appunto nel coinvolgimento della banca nella crisi del fondo americano Archegos Capital Management. Un nuovo capitolo che arriva a breve distanza da quello delle difficoltà emerse per la società finanziaria anglo-australiana Greensill, in cui pure l'istituto elvetico è stato coinvolto.
L’impatto sui risultati del I trimestre
In un suo comunicato, Credit Suisse ha affermato di aver riportato perdite a causa dell'esposizione nei confronti di un hedge fund americano; come altre banche coinvolte, Credit Suisse sta uscendo dalle sue posizioni e non può quindi ancora quantificare le perdite, che potrebbero comunque avere un impatto non secondario sui risultati del primo trimestre, ha precisato l'istituto, nonostante il trend positivo degli affari annunciato in precedenza. Un avvertimento sugli utili trimestrali, quindi, con l'impegno a dare maggiori informazioni più avanti. Credit Suisse non ha fatto il nome del fondo ma molti media, sia negli USA che in Europa, non hanno dubbi: per tutti si tratta di Archegos.
Decisiva l’azione dei creditori
Fondato dal finanziere Bill Hwang, il fondo- family office Archegos sarebbe stato in pratica costretto dai creditori, che avrebbero individuato i suoi molti punti di debolezza, a cedere la settimana scorsa grandi volumi di azioni: 20 miliardi di dollari secondo l'agenzia Bloomberg, 30 miliardi di dollari secondo il Wall Street Journal. L'esposizione di Archegos sarebbe stata particolarmente ampia per quel che riguarda i titoli del colosso USA dei media ViacomCBS, che nei giorni scorsi sono molto scesi, e alcune azioni tecnologiche cinesi. Secondo le maggiori agenzie e secondo numerose voci di mercato, altre grandi banche internazionali, oltre a Credit Suisse, sono in vario modo coinvolte in questa crisi di Archegos. Una certezza è il coinvolgimento nella vicenda della giapponese Nomura, la cui azione a Tokyo ieri è scesa del 16%. Per il gigante nipponico le prime indicazioni sono di una perdita legata ad Archegos che potrebbe essere di circa 2 miliardi di dollari.
I rimborsi miliardari per Greensill
Una verifica più estesa di nomi e cifre si avrà nella prossima fase, ma intanto questo nuovo caso di caduta di un fondo di investimento aggressivo ha provocato onde che hanno colpito i titoli di un'ampia parte del settore bancario in varie Borse.Tornando a Credit Suisse, la banca rossocrociata aveva annunciato a metà marzo che erano già cominciati i rimborsi agli investitori per i quattro fondi di investimento curati in collaborazione con la Greensill, società colpita da una bufera legata anche alla sua esposizione nei confronti dell'imprenditore anglo-indiano Sanjeev Gupta, attivo nell'acciaio. Questi fondi avevano a inizio marzo un patrimonio stimato in 10 miliardi di dollari.
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