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Mondiali di ciclismo a cronometro: l’oro al belga Evenepoel. Ganna magnifico secondo

Ganna, che sei giorni fa aveva conquistato la medaglia d'oro nell'inseguimento individuale, questa volta si deve “accontentare” di un argento che lo pone ancora una volta tra i protagonisti di un Mondiale dove aveva anche trascinato il quartetto dell'inseguimento a un altro secondo posto

di Dario Ceccarelli

(AFP)

3' di lettura

Diciamolo: ci aveva abituati troppo bene. Questa volta Filippo Ganna non ce l'ha fatta. Non ha sbagliato quasi nulla ma sulla sua strada, in questo mondiale a cronometro di Stirling in Scozia, l'azzurro si è dovuto inchinare alla luminosa classe di Remco Evenepoel, nuovo campione del mondo della specialità con il tempo di 55 minuti 19“ 23 alla media di 51.843 km/h. Una prova quasi perfetta, quella del belga, realizzata su un percorso di 47,8 chilometri con una pendenza finale di circa 800 metri in pavè.

Una sfida fantastica giocata sul filo dei secondi. Ganna, che sei giorni fa aveva conquistato la medaglia d'oro nell'inseguimento individuale, questa volta si deve “accontentare” di un argento che lo pone ancora una volta tra i protagonisti di un Mondiale dove aveva anche trascinato il quartetto dell'inseguimento a un altro secondo posto. E scusate e è poco.Una sfida all’ultimo respiro, dicevamo. In cui si è inserito, a sorpresa, anche il giovane britannico Josuha Tarling, classe 2004, ottimo pistard, terzo sul podio con una prestazione straordinaria, a 48 secondi dal belga, che lo lancia per il futuro tra i protagonisti di questa specialità. Per Evenepoel, 23 anni, una nuova conferma del suo enorme talento. Dopo aver perso domenica scorsa la maglia iridata della corsa in linea, questa volta non ha lasciato nulla al caso. Concentratissimo e determinato, è riuscito a passare in vantaggio su Ganna tra il primo e il secondo intertempo. Qui ha guadagnato quei 12 secondi che ha poi conservato fino al traguardo

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.L'ultimo chilometro, un rampa in lieve salita resa più dura dal pavè, non ha modificato la sfida tra i due rivali. In pratica è stata una corsa parallela, in una giornata che ha visto tutti gli altri big (in particolare Van Aert e Pogacar) concludere la prova con ritardi pesanti. Evenepoel si è anche riscattato da una stagione non particolarmente brillante che l'aveva visto ritirarsi tra le polemiche con la maglia rosa, dal Giro d'Italia. Il suo obietto, evidentemente, era la prova a cronometro. Durante la prova, infastidito dalle continue segnalazione via radio della sua ammiraglia, si è anche permesso di far notare che non aveva bisogno di quelle continue sollecitazione facendo segno con la mano di lasciarlo tranquillo. Come a dire: so quello che faccio, non distraetemi.

“Sono soddisfatto. Sono il primo belga a vincere una crono. Il percorso era ideale” ha detto il vincitore. “Posso andare ancora più forte, ma dopo 20 minuti ho capito che questa sarebbe stata una grande giornata. Tutto il lavoro fatto per preparare la cronometro alla fine ha pagato”. Da segnalare anche l’ottima prova di Mattia Cattaneo che ha chiuso all’ottavo posto. Tornando a Ganna, è ora di far notare che non può essere sempre il santo salvatore del ciclismo azzurro. Assente sulla strada, deludente nelle grandi corse a tappe, a corrente alterna in pista, il nostro movimento deve uscire dalla sua crisi senza chiedere continuamente aiuto a Top Ganna, che sarà pure super, ma anche lui è un umano, non un marziano.

Ricordiamo, tra l'altro, che il piemontese è già stato campione del mondo a cronometro nel 2020 e nel 2021. E nella sua carriera ha già conquistato, oltre all'oro alle Olimpiadi, ben nove titoli mondiali. Questo sarebbe stato il decimo. Ma Ganna ha solo 27 anni. Ha tempo, coraggio e classe per riuscirci.

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