Mondialpol alza gli stipendi fino al 38% e la Procura revoca il commissariamento
L’azienda ha deciso di aumentare i salari con un percorso progressivo che porterà a regime, alla scadenza del contratto di lavoro, nel 2026, un aumento del 38%
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Mondialpol, tra le maggiori società nei servizi di vigilanza privata, alza gli stipendi e la Procura di Milano revoca il provvedimento di controllo giudiziario a cui era stato posta per caporalato e sfruttamento dei lavoratori la società Mondialpol.
La società, in una nota, spiega di aver deciso di innalzare i salari degli addetti ai servizi di sicurezza non armata del 20% dal primo settembre 2023: «È stato definito un percorso progressivo che porterà a un aumento del 38% alla scadenza del Ccnl prevista per il primo aprile 2026».
La decisione nasce con l’obiettivo «della sempre maggiore professionalizzazione e fidelizzazione degli addetti e così concretizzare salari più equi rispetto al contesto economico attuale del settore».
Il ceo di Vedetta 2 Mondialpol, Fabio Mura, spiega che «l’azienda ha sempre riconosciuto il contenuto del contratto nazionale, anzi, spesso lo abbiamo anticipato introducendo di nostra iniziativa miglioramenti salariali e operativi». «Abbiamo individuato nella posizione della magistratura - prosegue - la via per sostenere i lavoratori al fine di superare un momento economicamente difficile e, da qui, la decisione di aderire a queste indicazioni è stata immediata». Adesso «stiamo condividendo l’iniziativa con tutti i nostri fornitori di servizi - conclude - così da garantire salari non inferiori a quelli da noi riservati al nostro personale dipendente».
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