ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Mondo, ultime notizie. Usa: non abbiamo prove che ostaggi Hamas siano ancora vivi. Netanyahu: nessun cessate il fuoco senza rilascio ostaggi

Biden chiede a Netanyahu tre giorni di tregua per progredire nelle trattative per il rilascio degli ostaggi, ma il premier israeliano non arretra e spinge le truppe nel cuore di Gaza City. L’esercito afferma di aver colpito 14mila obiettivi di Hamas in un mese. I ministri degli Esteri del G7 sono «uniti» nel continuare a fornire «forte sostegno» all’Ucraina e a sanzionare la Russia, ha detto oggi il Giappone condannando poi il trasferimento delle armi nordcoreane a Mosca

a cura di Vittorio Nuti

Gaza, le interminabili code per l'acqua
  • Usa: l’Ucraina può riconquistare il territorio

    Gli Stati Uniti sono ancora convinti che l’Ucraina “possa riconquistare il loro territorio”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che le forze di Kiev “sono state sottovalutate dall’inizio di questo conflitto”.

  • Israele, distrutto tunnel adiacente a una scuola dell'Unrwa

    L'esercito israeliano ha dichiarato questa sera di aver individuato e distrutto un tunnel di Hamas adiacente a una scuola dell'Unrwa (l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi) nel nord della Striscia di Gaza. Le truppe della 551ma Brigata e dell'elite Yahalom combat engineering hanno trovato l'ingresso del tunnel nell'area di Beit Hanoun e lo hanno demolito.

  • 50 mila palestinesi passati oggi dal nord al sud di Gaza

    Cinquantamila palestinesi sono passati oggi, seguendo le istruzioni dell'esercito israeliano, dal settore nord in quello meridionale della Striscia. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui il corridoio umanitario approntato anche oggi per loro sara' messo a disposizione ancora domani a beneficio di quanti vogliano lasciare la zona dei combattimenti. ''Essi comprendono che Hamas sta perdendo il controllo nel nord della Striscia'', ha affermato Hagari. ''La leadership di Hamas e' tagliata fuori. Siede nei bunker, ha perso il contatto con la popolazione e con i suoi stessi terroristi''.

  • Netanyahu, nessun cessate il fuoco senza rilascio ostaggi

    “Senza la liberazione degli ostaggi non ci sarà nessun cessate il fuoco”. Lo ha ripetuto stasera il premier israeliano Benyamin Netanyahu mentre si moltiplicano le voci su una trattativa per una possibile tregua in cambio della liberazione di alcuni prigionieri. “Voglio mettere da parte tutte le voci inutili che sentiamo da tutte le direzioni e ripetere una cosa chiara: non ci sarà cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi”, ha detto Netanyahu.

  • Usa, non abbiamo prove che ostaggi Hamas siano ancora vivi

    “Non abbiamo prove che gli ostaggi in mano ad Hamas, compresi i cittadini Usa, siano ancora in vita”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che “potrebbe essere necessaria più di una pausa umanitaria per farli uscire tutti”.

  • Vice premier Kiev, 'andremo spediti sulle richieste Ue'

    “Il messaggio principale che abbiamo ricevuto oggi è che i colloqui di adesione dovrebbero iniziare e che i progressi dell'Ucraina nelle riforme sono ben riconosciuti: per quanto riguarda gli ulteriori passi, siamo fiduciosi e determinati a procedere rapidamente”. Lo dice la vice premier ucraina Olga Stefanishyna, che ha la delega sull'integrazione con l'Ue. “L'Ucraina non chiede sconti o trattamenti speciali. Ci stiamo muovendo in linea con tutte le procedure previste dalle norme Ue e stiamo facendo il possibile per garantire che i 27 abbiano una base solida per prendere le decisioni politiche necessarie”, dice.

  • Israele, Hamas usa ambulanze per trasferire armi e uomini

    Hamas sfrutta “le ambulanze, gli ospedali, le cliniche, le moschee e le scuole a fini terroristici”. Lo denuncia il portavoce militare israeliano diffondendo la registrazione di una telefonata di un operativo di Hamas che sostiene di poter lasciare la Striscia “con qualsiasi ambulanza voglia”. Hamas, ha aggiunto il portavoce, “usa le ambulanze per trasferire armi e operativi dentro la Striscia” e utilizza strutture civili e gli stessi civili “come scudi umani”.

  • Biden e Xi si preparano a riavviare comunicazioni militari

    Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping si preparano ad annunciare la ripresa delle comunicazioni militari fra i due Paesi quando si incontreranno la prossima settimana per l'Apec. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la riapertura dei canali di comunicazione militari è per Biden una priorità per stabilizzare le relazioni con Pechino e ridurre il rischio di incomprensioni militari. Le comunicazioni militari sono state interrotte lo scorso anno in protesta per la visita a Taiwan dell'allora Speaker della Camera Nancy Pelosi.

  • Usa: «Dopo guerra non vogliamo a Gaza né Hamas né rioccupazione Israele»

    “Sappiamo cosa non vogliamo vedere a Gaza dopo il conflitto. Non vogliamo vedere Hamas al comando. Non vogliamo vedere una rioccupazione da parte di Israele. Ma quello che vedremo, quello che vogliamo vedere, penso che lo stiamo ancora scoprendo”. Lo ha dichiarato alla Cnn il portavoce del consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca, John Kirby.

  • Onu, a Gaza 10.000 morti in un mese: «Questo sfida l’umanità»

    “Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dal 7 ottobre sarebbero state uccise 10.000 persone. 10.000 persone in un mese. Questo sfida l’umanità”. Lo ha detto il capo degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths. Il quale ha ricordato che mentre era a Gerusalemme la settimana scorsa ha parlato con Suhail, un avvocato di Gaza, che ha perso 20 familiari stretti: “Gli ho parlato al telefono mentre mi ha detto i loro nomi, mi ha detto ’li ho seppelliti con le mie mani’. Quando è troppo è troppo”.

  • Bbc, colloqui in corso per rilascio 12 ostaggi in cambio pausa umanitaria

    Londra, 8 nov. (Adnkronos) - Sono in corso discussioni che potrebbero portare al rilascio di 12 ostaggi nelle mani di Hamas, la metà dei quali americani, in cambio di una pausa umanitaria di tre giorni. Lo ha riferito una fonte al corrente con i colloqui citata dalla Bbc. La pausa, evidenzia la fonte, consentirebbe a Hamas di rilasciare gli ostaggi e all’Egitto di fornire aiuti umanitari sia al sud che al nord di Gaza. Il nodo riguarda la durata della pausa e la situazione nel nord, dove si registrano intensi combattimenti.

     

  • Russia, agenzia Regno Unito accusa, utilizza oro per aggirare sanzioni

    La National Crime Agency (Nca) del Regno Unito ha emesso mercoledì un avviso che mette in guardia le istituzioni finanziarie “sul fatto che la Russia stia usando l’oro come mezzo per minare l’impatto del regime di sanzioni del Regno Unito”. In particolare l’agenzia ha registrato “tentativi deliberati di riciclare l’oro soggetto a sanzioni per mascherarne l’origine, in modo che possa essere nascosto nelle catene di approvvigionamento e venduto nel Regno Unito e in tutto il mondo”, si legge in un comunicato. Secondo la Nca, l’oro è una fonte cruciale di entrate per finanziare l’esercito russo in Ucraina - seconda solo al petrolio e al gas - e rappresenta un valore di 12,6 miliardi di sterline per l’economia russa nel 2021. Dal 21 luglio 2022, afferma l’agenzia, l’oro russo è stato spedito sempre più spesso in Paesi che non applicano sanzioni. “Una volta fuso, rifuso o raffinato, l’origine dell’oro non può essere determinata con un esame, poiché tutti i segni distintivi vanno persi”. Il 1 novembre il Ministero degli Esteri britannico ha annunciato nuove sanzioni contro 29 persone ed entità del settore russo dell’oro e del petrolio. Si tratta di “oligarchi e società russe – come Nord Gold PLC e Highland Gold Mining Limited - e facilitatori di Paesi terzi che alimentano le entrate belliche della Russia”, ha dichiarato il dipartimento in un comunicato separato. Le nuove sanzioni prendono di mira anche una rete con sede negli Emirati Arabi Uniti responsabile di aver convogliato in Russia “oltre 300 milioni di dollari di entrate” grazie al metallo prezioso. Ad oggi, il Regno Unito ha applicato misure di questo tipo su più di 1.800 persone, società e gruppi.

  • Israele, Corte Suprema conferma divieto manifestare contro guerra a Gaza

    La Corte Suprema israeliana oggi ha rigettato un ricorso presentato contro il divieto di manifestare contro il conflitto nella Striscia di Gaza, confermando la misura adottata dalla polizia contro le dimostrazioni convocate in località con forti comunità arabo-israeliane. Il ricorso era stato presentato dal partito di sinistra Hadash e dall’organizzazione per i diritti umani Adalah che si erano rivolte ai sommi giudici israeliani per ottenere l’autorizzazione alle dimostrazioni a Sakhin e Umm al Fahm. La Corte Suprema ha riconosciuto il diritto a manifestare come un diritto fondamentale, ma allo stesso tempo ha fatto riferimento alla “realtà complicata”, sostenendo la decisione della polizia di vietare le proteste nel timore che possano creare problemi per la sicurezza.

  • Media, Egitto vicino a chiudere intesa per tregua umanitaria

    L’Egitto è vicino a chiudere un accordo per una tregua umanitaria a Gaza sulla base di uno scambio che prevede il rilascio di ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi. Lo hanno rivelato fonti informate all’emittente al-Qahera News, secondo quanto riporta il sito di al-Ahram.

     

  • Unione europea, “no alla presenza di Israele per sicurezza di Gaza”

    “Innanzitutto Gaza non può essere un rifugio per i terroristi e non può essere governata dalle organizzazioni terroristiche. Ci deve essere un’unica autorità palestinese. Non ci deve essere alcuna presenza di lungo termine di Israele per la sicurezza di Gaza, il territorio di Gaza non può essere amputato o ridotto. Allo stesso tempo non ci può essere uno sfollamento forzato” dei palestinesi. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all’Eurocamera di quelle che considera le sue priorità per un piano politico successivo alla guerra in Medio Oriente.

  • Michel, “assedio di Gaza non rispetta le leggi umanitarie”

    “Nulla può giustificare quanto successo. Non possiamo permettere che si ripeta mai più un attentato terroristico come quello di Hamas. Hamas non deve avere il futuro al governo di Gaza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Charles Michel parlando all’Eurocamera. “Il diritto di Israele di difendersi deve essere in linea con le leggi internazionali e umanitarie. Un assedio di Gaza non lo è. Chiediamo delle pause umanitarie, più la situazione peggiora più sarà difficile avere una pace duratura”, ha sottolineato Michel spiegando che, alla conferenza di Parigi di domani, “concorderemo un maggior sostegno” per i palestinesi.

  • Hamas al Nyt, agito così per rilanciare questione Palestina

    Era necessario “cambiare l’intera equazione e non solo avere uno scontro. Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo”: cosi’ Khalil al-Hayya, alto dirigente di Hamas, spiega in una intervista al New York Times da Doha lo scopo dell’attacco senza precedenti in Israele. “Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco”, gli ha fatto eco Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas.

  • Israele: nostre truppe entrate nel centro dei Gaza City

    Israele ha dichiarato che le sue truppe sono entrate nel centro della città principale di Gaza, continuando la loro offensiva contro Hamas, mentre il più alto diplomatico statunitense ha segnalato che probabilmente ci sarà un “periodo di transizione” postbellico prima che sia chiaro chi prenderà il controllo del territorio. “Le forze dell’IDF sono nel cuore di Gaza City”, ha annunciato oggi il ministro della Difesa Yoav Gallant, riferendosi alle Forze di Difesa Israeliane. “Sono arrivate da nord e da sud. L’hanno presa d’assalto in pieno coordinamento tra forze di terra, aria e mare”. Israele descrive Gaza City come il “centro di gravità” delle operazioni di Hamas. Il governo è determinato a porre fine al dominio del gruppo militante sulla Striscia dopo l’attacco alle comunità israeliane meridionali del 7 ottobre, che ha ucciso circa 1.400 persone.

  • Draghi, “l’Ue non faccia compromessi sui suoi valori”

    (ANSA) - ROMA, 08 NOV - “La guerra in Ucraina è stata preceduta da una lunga serie di arretramenti sui nostri valori fondamentali: l’ammissione della Russia al G8 nonostante il mancato riconoscimento della sovranità ucraina, la promessa mancata di un intervento in Siria nel caso in cui Assad avesse usato il gas come arma, la Crimea, il ritiro dall’Afghanistan. La lezione che se ne può trarre è che non dobbiamo mai scendere a compromessi sui nostri valori fondamentali”, su cui è stata costruita l’Ue cioè pace, democrazia, libertà, sovranità nazionale: lo ha detto l’ex premier Mario Draghi, parlando ad un evento del Financial Times. (ANSA).

  • Israele, due soldati feriti da razzi lanciati dal Libano

    Due soldati israeliani sono stati feriti da un missile anticarro lanciato dal Libano contro le truppe nell’area della comunità settentrionale di Dovev. Lo riferisce l’esercito israeliano, spiegando che altri due razzi sono stati lanciati contro le aree di Shtula e Yiftah, al confine. L’esercito sta rispondendo con colpi di artiglieria. Nelle ultime settimane Hezbollah ha effettuato decine di attacchi missilistici contro il nord di Israele.

     

  • Gaza, moschea simbolo di Khan Yunis distrutta dalle bombe

    Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunis, a Sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi. Al momento dell’attacco era a quanto pare vuota, ma mezzi di soccorso stanno egualmente accorrendo sul posto.

  • Usa, rimossi 21 magneti dallo stomaco di un adolescente

    Ben 21 calamite nella pancia di un giovane che, interrogato, ha negato di averle ingerite: è l’incredibile caso clinico presentato sul BMJ Case Reports, da medici del Sistema Sanitario Guthrie, a Sayre, in Pennsylvania. Il team medico descrive come hanno individuato i magneti e li hanno rimossi. Ricerche precedenti hanno dimostrato che l’ingestione di magneti può essere dannosa. Il loro campo magnetico e le proprietà caustiche possono causare danni nel tratto digestivo. L’adolescente è stato trasferito presso la struttura da un altro ospedale (al cui pronto soccorso si era recato con crampi addominali) con sospetto di oggetti metallici di qualche tipo nello stomaco. Il ragazzo ha detto al personale medico di entrambi gli ospedali di non sapere come gli oggetti potessero essere finiti nello stomaco.

  • Brasile, per Bolsonaro terza condanna all’ineleggibilità

    Il giudice Benedito Gonçalves del Tribunale superiore elettorale (Tse) ha condannato per la terza volta l’ex presidente Jair Bolsonaro e il suo candidato a vicepresidente, Walter Braga Netto a otto anni di ineleggibilità per abuso di potere manifestato durante le celebrazioni del Bicentenario dell’Indipendenza, il 7 settembre 2022. La decisione, riferisce la tv Globo, è stata adottata all’inizio della settimana, pochi giorni prima della conclusione, oggi, del suo mandato di giudice del Tse. La settimana scorsa Bolsonaro e Braga Netto erano stati condannati dal plenum del Tribunale elettorale per gli stessi fatti. Le condanne per questo tipo di reato non sono cumulabili.

  • Qatar negozia con Israele e Hamas rilascio ostaggi per tregua

    Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza di uno o due giorni: lo riferiscono fonti a conoscenza del dossier citate dalla France Presse. Ieri Axios aveva riferito di una richiesta del presidente Usa Joe Biden al premier israeliano Netanyahu di una tregua di qualche giorno per favorire la liberazione dei prigionieri.

  • Fuori casa il 70% dei palestinesi, in corso esodo in massa verso sul della Striscia

    Israele sta subendo crescenti pressioni sulla situazione dei civili a Gaza da parte di alcuni dei suoi più stretti alleati, mentre migliaia di palestinesi escono a piedi dal nord dell’enclave a causa della scarsità di cibo e acqua e della paura di avvicinarsi alle forze israeliane. Oltre il 70% dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza ha già lasciato le proprie case, ma il numero di persone che si sta dirigendo verso sud è aumentato di recente, mentre le truppe israeliane combattono i militanti all’interno di Gaza City e la situazione umanitaria diventa sempre più grave.

  • Un altro giudice della Cpi nella lista dei ricercati di Mosca

    La Russia ha inserito nella sua lista dei ricercati un altro giudice della Corte penale internazionale, Sergio Godinez, dopo che questa a marzo ha emesso un mandato d’arresto nei confronti del presidente Vladimir Putin, accusato di deportazione di bambini ucraini nell’invasione del Paese. Lo riporta la Tass. Dopo l’incriminazione di Putin, la Russia ha preso di mira diversi giudici della Corte penale internazionale: ha aperto un’inchiesta contro tre di loro e il procuratore Karim Khan, accusandoli di “attacco a un rappresentante di uno Stato estero sotto protezione internazionale con lo scopo di complicare le relazioni internazionali” e di incriminazione di “una persona che si sa innocente”. A settembre ha inserito nella sua lista dei ricercati anche il presidente della Corte penale internazionale, Piotr Hofmanski.

    Presidente Cpi: mandato d'arresto per Putin, accuse credibili
  • Israele, migliaia di palestinesi stanno evacuando da nord Striscia

    Le forze di difesa israeliane affermano che migliaia di palestinesi stanno evacuando dal nord di Gaza attraverso un corridoio umanitario sulla strada Salah a-Din. Lo riporta il Times of Israel. L’Idf ha pubblicato dei filmati dove si vedono i civili spostarsi. Molto portano con loro una bandiera bianca per essere identificati come non belligeranti.

  • Gaza, rivolta nel Labour Party inglese, ministro ombra lascia l’incarico

    Continua ad allargarsi la rivolta nel Labour britannico contro il leader sir Keir Starmer per la sua linea sulla guerra fra Israele e Hamas e soprattutto per il persistente ’no’ al chiedere un cessate il fuoco immediato per la popolazione di Gaza sotto attacco. Imran Hussain, deputato di origini pachistane, ha lasciato per protesta il suo incarico di ministro responsabile per i diritti dei lavoratori nell’esecutivo ombra del partito d’opposizione affermando che la sua posizione sul conflitto mediorientale differisce “sostanzialmente” da quella di Starmer per quanto riguarda la richiesta di un cessate il fuoco, “essenziale per porre fine allo spargimento di sangue” e garantire aiuti umanitari sufficienti agli abitanti della Striscia. In una lettera ha anche ribadito di “condannare inequivocabilmente” gli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre e di essere fermamente d’accordo sul fatto che “ogni Paese ha il diritto di difendersi”. La rivolta interna per Gaza rappresenta quindi un problema crescente per Starmer, che gode di un ampio vantaggio nei sondaggi sui conservatori al governo in vista delle elezioni politiche previste fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Nei giorni scorsi alcuni consiglieri laburisti eletti nelle amministrazioni locali si erano dimessi per protesta mentre in precedenza pezzi da novanta dello schieramento - come il sindaco di Londra Sadiq Khan e quello di Manchester Andy Burnham, oltre al leader della compagine politica per la Scozia, Anas Sarwar, di origini pachistane e musulmane come il primo cittadino della capitale - avevano chiesto insieme a più di 60 deputati di cambiare la linea del partito.

  • Media, truppe israeliane a 700 metri da ospedale al-Shifa

    Le truppe israeliane si starebbero spostando ulteriormente nel centro di Gaza e si troverebbero ora a soli 700 metri dall’ospedale di al-Shifa. Lo scrive al Jazeera citando testimoni. Secondo le forze di Tel Aviv in zona si troverebbe un centro di comando di Hamas e i soldati si dicono determinati a distruggerlo. Tuttavia sia l’amministrazione dell’ospedale che alcuni dipendenti hanno smentito questa affermazione.

  • Ministero Sanità Hamas, salgono a 10.569 le vittime a Gaza

    Sono almeno 10.569 le persone morte nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo l’ultimo bilancio del ministero della Sanità di Hamas. Fra le vittime, 4.324 sono i minori e 2.823 le donne, secondo quanto indicano le autorità della fazione palestinese.

  • Mosca: «C’è un rischio crescente dell’uso di armi nucleari»

    Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, ha dichiarato che “c’è un rischio crescente dell’uso di armi nucleari, chimiche e biologiche” e ha puntato il dito contro Washington affermando che “la situazione della sicurezza globale è peggiorata a causa della politica distruttiva degli Stati Uniti”. Lo riporta la Tass. “Le sue azioni irresponsabili non solo facilitano l’acuirsi delle vecchie crisi e l’emergere di nuove crisi, ma ostacolano anche la soluzione pacifica dei conflitti, come possiamo osservare oggi in Medio Oriente”, ha affermato Patrushev.

  • Ucciso a Gaza militare israeliano d’élite, il 32esimo dall’attacco di terra

    L’esercito israeliano ha annunciato che il sergente dell’unità d’élite Shaldag, Jonathan Chazor, di 22 anni, è stato ucciso ieri combattendo contro i terroristi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Chazor era originario della comunità settentrionale di Katzir. La sua morte porta a 32 il bilancio dei soldati uccisi nell’offensiva di terra di Israele a Gaza, e a 350 dal 7 ottobre.

     

  • Scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele

    Uno scambio di fuoco è in corso tra Israele e gli Hezbollah libanesi lungo la linea del fronte aperta da un mese tra il nord di Israele e il sud del Libano. Lo riferiscono media libanesi e fonti locali nei pressi della linea di demarcazione tra i due paesi. In queste ore le aree più colpite dallo scambio di fuoco sono il settore centrale e occidentale della linea di demarcazione. Non si registrano al momento vittime.

    Hezbollah, cosa e' e su chi puo' contare
  • Esercito Israele, “leader Hamas sono morti che camminano”

    I leader di Hamas sono “uomini morti che camminano” poiché è solo questione di tempo prima che vengano “catturati o uccisi” dalle forze israeliane: lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Jonathan Conricus, a Sky News Australia. La “direttiva” è quella di “uccidere o catturare” tutti i leader di Hamas “che hanno pianificato, facilitato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele”, ha aggiunto.

  • Mosca, Russia e Cina non intendono creare un blocco militare

    La Russia e la Cina non intendono creare un blocco militare: lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, durante i negoziati con il vicepresidente della Commissione militare centrale cinese, Zhang Youxia, a Mosca. Lo riporta la Tass. Le relazioni tra la Russia e la Cina costituiscono un modello di interazione strategica basato su fiducia e rispetto, ha affermato Shoigu. “A differenza di alcuni Paesi occidentali aggressivi, noi non stiamo creando un blocco militare - ha sottolineato -. Le relazioni tra Russia e Cina sono un modello di interazione strategica basata sulla fiducia e il rispetto”. Il ministro ha suggerito di “discutere ulteriori passi per aumentare la cooperazione bilaterale nel settore della difesa, nonché a scambiare opinioni sull’agenda internazionale”.

  • G7: «Pronti a relazioni costruttive con la Cina»

    I ministri degli Esteri del G7 sono «pronti a costruire relazioni costruttive e stabili con la Cina, riconoscendo l’importanza di impegnarci in modo sincero ed esprimere le nostre preoccupazioni direttamente alla Cina. Agiamo nel nostro interesse nazionale. Riconosciamo la necessità di lavorare con la Cina sulle sfide globali e sulle aree di interesse comune. Chiediamo alla Cina di impegnarsi con noi su questi temi», si legge nella dichiarazione finale al termine della riunione a Tokyo. «I nostri approcci politici non sono pensati per danneggiare la Cina né cerchiamo di ostacolare il progresso economico e lo sviluppo del Paese. Non è decoupling (il disaccoppiamento economico). Allo stesso tempo», si riconosce che «la resilienza economica richieste de-risking e diversificazione. Continueremo a spingere per garantire condizioni di parità per i nostri lavoratori e le nostre aziende», si legge ancora. «Contrasteremo le pratiche dannose, come il trasferimento illegittimo di tecnologia o la divulgazione di dati».

    Il vertice dei ministri degli Esteri del G7 a Tokyo (Ansa)

  • Cremlino: «Occidente aggressivo, ma la Russia ha la sua dottrina nucleare»

    Il Cremlino ha dichiarato mercoledì che l’Occidente ha dimostrato la sua aggressività nei confronti della Russia, ma ha ribadito che quando si tratta di armi nucleari, Mosca ha la sua dottrina nucleare che non è stata cambiata. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha dichiarato mercoledì che le politiche «distruttive» degli Stati Uniti e dei loro alleati stanno aumentando il rischio di utilizzo di armi nucleari, chimiche o biologiche. Interrogato sulle osservazioni, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che: «Patrushev è il segretario del Consiglio di Sicurezza. Fa parte del Cremlino. E le sue dichiarazioni sono dichiarazioni del Cremlino».

  • Blinken: «Israele non deve rioccupare Gaza»

    Israele non deve «rioccupare» Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, rispondendo alle domande in conferenza stampa da Tokyo, al termine del G7.

    Medioriente, Blinken: "Stiamo lavorando per aiuti a Gaza"
  • Afghanistan, Isis rivendica attentato al minibus costato la vita a sette persone

    L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’esplosione di un minibus a Kabul nella tarda serata di martedì che ha ucciso almeno sette persone. Il gruppo militante sunnita ha dichiarato che i suoi membri hanno fatto esplodere un ordigno sull’autobus che trasportava musulmani sciiti. Secondo il portavoce della polizia Khalid Zadran, nell’attacco avvenuto nel quartiere sciita occidentale della capitale afgana, Dashti Barchi, sono rimaste ferite altre venti persone. L’attentato è il secondo che colpisce la zona in altrettante settimane. Quattro persone sono state uccise e sette sono rimaste ferite quando un’esplosione ha colpito un club sportivo nel quartiere il 26 ottobre. L’Isis ha rivendicato la responsabilità anche di quell’attacco.

    L’area di Dashti Barchi a Kabul è stata ripetutamente presa di mira dall’affiliato del gruppo dello Stato Islamico in Afghanistan. Il gruppo ha compiuto importanti assalti a scuole, ospedali e moschee e ha attaccato anche altre aree sciite in tutto il Paese.

    (Epa)

  • Onu: triplicato in 24 ore il numero dei palestinesi in fuga verso Sud

    Il numero dei civili palestinesi in fuga dalle zone di combattimento nel nord di Gaza continua ad aumentare con l’intensificarsi della campagna aerea e di terra delle forze israeliane. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, circa 15mila persone sono fuggite martedì, rispetto alle 5mila di lunedì e alle duemila di domenica. Nel riferirne, Times of Israel precisa che i civili possono spostarsi all’interno di una finestra temporale di quattro ore fissata quotidianamente dall’esercito israeliano, che garantisce un passaggio sicuro da Gaza City e dai suoi dintorni verso sud. La maggior parte di coloro che fuggono sono bambini, anziani e persone con disabilità, sottolinea l’agenzia delle Nazioni Unite. Molti sono arrivati a piedi con pochissimi effetti personali.

    (Afp)

  • Papa: «La guerra è sconfitta, Dio ci porti una pace giusta»

    «Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese e israeliano. Che il Signore ci porti ad una pace giusta. Si soffre tanto, soffrono i bambini, soffrono gli ammalati, i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamolo, sempre è una sconfitta». Lo ha detto il Papa alla fine dell’udienza generale.

    Papa Francesco (Ap)

  • Ucraina, politico filorusso ucciso da un’autobomba

    Un deputato ed ex ufficiale militare della regione ucraina di Lugansk (est) occupata dalla Russia, Mikhail Filiponenko, è morto nell’esplosione della sua auto: lo riporta oggi il sito di notizie locale Lug-info gestito da funzionari insediati da Mosca nella regione. Il figlio della vittima, Ivan Filiponenko, ha detto a Lug-Info che suo padre ha riportato «ferite mortali» nell’esplosione. Secondo questo media, Filiponenko era un membro del Parlamento locale ed ex ufficiale dell’esercito separatista di Lugansk.

    Mikhail Filiponenko

  • La Cina pubblica il piano per ridurre la produzione di metano

    La Cina ha pubblicato l’atteso piano per ridurre la produzione di metano privo di target specifici, in un segnale interpretato dagli osservatori come un ulteriore avvicinamento al nuovo accordo sul clima con gli Usa, rilanciando le attese sulla Cop28 di Dubai di fine mese. Pechino si è impegnata per la prima volta sul tema alla Cop26 di Glasgow nel 2021, parte di un’intesa congiunta con gli Usa. Tuttavia, per due anni il piano non si è concretizzato e la sua pubblicazione da parte del ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente è maturata mentre gli inviati sul clima di Stati Uniti e Cina erano alle prese con i quattro giorni di colloqui a Sunnylands, in California. I due Paesi, infatti, potrebbero presto avviare i lavori per un nuovo accordo sul clima in vista dell’incontro di San Francisco tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping della prossima settimana e della conferenza sul clima Cop28 dell’Onu.

  • G7, documento finale su Gaza: condanna ad Hamas ma sì pause umanitarie

    Gli alti diplomatici del G7 hanno annunciato mercoledì, dopo intensi incontri a Tokyo, una posizione unificata sulla guerra tra Israele e Hamas, condannando Hamas, sostenendo il diritto di Israele all’autodifesa e chiedendo «pause umanitarie» per accelerare gli aiuti ai civili disperati della Striscia di Gaza. In una dichiarazione rilasciata dopo due giorni di colloqui, le nazioni hanno cercato di bilanciare la critica inequivocabile agli attacchi di Hamas contro Israele e «la necessità di un’azione urgente» per aiutare i civili nell’enclave palestinese assediata.

  • Lavrov: «Tentativi Onu sul commercio del grano ancora senza risultati»

    Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov torna a parlare dell’accordo sul grano: «I tentativi Onu di rilanciare l’iniziativa sui cereali nel Mar Nero sono ancora senza risultati», ha dichiarato. Proseguendo all’attacco: «L’Occidente ha distrutto l’economia globale imponendo sanzioni alla Russia», mentre «la transizione verde» imposta sempre dagli occidentali, «ha provocato crisi sul mercato globale del petrolio e del gas».

    Sergey Lavrov (Afp=

  • Iran, Raisi: «Guerra a Gaza al centro del vertice Eco»

    La guerra a Gaza sarà all’ordine del giorno del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione economica (Eco) che si terrà in Uzbekistan dall’8 al 9 novembre: lo ha detto oggi il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, prima di lasciare Teheran per un tour di due tappe in Tagikistan e Uzbekistan. Criticando «l’inazione delle organizzazioni internazionali contro gli attacchi israeliani a Gaza», il presidente ha sottolineato: «I meccanismi mondiali di sostegno agli oppressi sono inefficienti e ingiusti». Secondo l’agenzia di stampa Irna, che cita Raisi, durante la visita in Tagikistan, verranno firmati tra i due Paesi accordi nei settori dell’energia e dei trasporti.

    Ebrahim Raisi (Epa)

  • Ucraina: G7, retorica nucelare russa è inaccettabile

    “L’irresponsabile retorica nucleare della Russia e il suo annunciato dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia sono inaccettabili. Qualsiasi utilizzo di armi chimiche, biologiche o nucleari da parte della Russia avrebbe gravi conseguenze”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale Esteri del G7 di Tokyo. “Ci rammarichiamo profondamente della decisione della Russia di revocare la ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari”, si legge ancora.

  • G7, rilasciare tutti gli ostaggi senza precondizioni

    I ministri degli Esteri del G7 chiedono “il rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale al termine della riunione di Tokyo da cui arrivano “solidarietà e condoglianze alle vittime di questi attacchi e ai loro familiari, così come a tutti i civili, palestinesi, israeliani e altri, compresi i nostri cittadini, che sono morti o sono rimasti feriti durante questo conflitto”. “Israeliani e palestinesi hanno pari diritto a vivere in sicurezza, dignità e pace”.

  • G7, impegnati a donare altri 500 milioni a palestinesi

    “Dal 7 ottobre, i membri del G7 si sono impegnati a donare ulteriori 500 milioni di dollari al popolo palestinese, anche attraverso le agenzie delle Nazioni Unite e altri attori umanitari. Invitiamo i paesi di tutto il mondo a unirsi a noi in questo sforzo”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale Esteri del G7 di Tokyo.

    A Jenin, il nostro inviato dentro al campo profughi

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  • Ucraina: 3 civili uccisi nella regione di Donetsk in 24 ore

    Le truppe russe hanno ucciso tre civili nella regione orientale ucraina di Donetsk nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il capo ad interim dell’amministrazione militare regionale, Igor Moroz, come riporta Ukrinform. “Il 7 novembre, i russi hanno ucciso tre residenti della regione di Donetsk, a Bahatyr,” ha scritto Moroz su Facebook. Dall’inizio dell’invasione, l’esercito russo ha ucciso almeno 1.762 civili nella regione e almeno 4.290 persone sono rimaste ferite, ha aggiunto.

  • Militari israeliani: “ucciso capo fabbricazione armi Hamas”

    Le forze israeliane (Idf) hanno annunciato l’uccisione di Mohsen Abu Zina, considerato il responsabile di Hamas per la fabbricazione di armi. Lo riferisce il sito israeliano di notizie Ynet. “Nel quadro del suo ruolo - secondo i militari israeliani - Mohsen Abu Zina è stato uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi usati dai terroristi di Hamas”.

  • Accordo ministri Esteri G7 per documento finale su Gaza

    I ministri degli Esteri del G7 hanno trovato un accordo per una dichiarazione congiunta a conclusione della ministeriale G7 a Tokyo, nella quale si sono detti “più uniti che mai nel perseguimento della pace internazionale, della sicurezza, e prosperità”. “Ribadiamo la nostra forte opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status pacificamente stabilito dei territori con la forza o la coercizione in qualsiasi parte del mondo. Tali tentativi minano lo stato di diritto, che protegge tutte le nazioni, soprattutto quelle vulnerabili, così come la sicurezza globale e la dignità umana”, si legge nella dichiarazione.

  • G7, Israele ha diritto a difesa ma in conformità con norme

    “Condanniamo inequivocabilmente gli attacchi terroristici di Hamas e altri in tutto Israele iniziati il 7 ottobre 2023, nonché gli attacchi missilistici in corso contro Israele. Sottolineiamo il diritto di Israele a difendere se stesso e il suo popolo in conformità con il diritto internazionale nel tentativo di prevenire che ciò si ripeta”. E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta della riunione dei ministri degli Esteri G7 a Tokyo. “Chiediamo il rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni”.

  • G7, violenza dei coloni sui palestinesi è inaccettabile

    “L’aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura”. E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta della riunione dei ministri degli Esteri G7 a Tokyo.

  • Mo: Baerbock, “200 tedeschi hanno lasciato Gaza, servono pause umanitarie”

    Sono “oltre 200” i cittadini tedeschi che con i loro familiari hanno potuto lasciare la Striscia di Gaza. Lo ha confermato il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock. “Questo dà speranza nel mezzo della situazione terribile a Gaza”, ha scritto sul social X, con un ringraziamento “ai nostri partner in Egitto per il loro sostegno”. Berlino continuerà “a lavorare finché ogni tedesco che vuole lasciare il paese potrà farlo”, ha aggiunto. “Le immagini da Gaza non lasciano nessuno indifferente” ed “è per questo che mi sto battendo per cessate il fuoco umanitari”, ha proseguito Baerbock, che è a Tokyo con i ministri degli Esteri del G7. Il ministro ha detto di aver “avuto innumerevoli colloqui con tutti i partner” e, ha aggiunto, “ora deve diventare realtà” perché a Gaza la popolazione ha bisogno di acqua, pane, cure mediche.

  • Israele, 31 i soldati morti in combattimento a Gaza

    Sono saliti a 31 i soldati israeliani morti dall’avvio dell’operazione terrestre a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. L’ultimo in ordine di tempo - ha fatto sapere l’esercito - è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410/a Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre - secondo la stessa fonte - ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri

  • Libano: Israele, bombardati obiettivi di Hezbollah

     Israele ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore. Lo rendo noto l’esercito israeliano, definendo i suoi attacchi come “risposte al fuoco” contro lo Stato ebraico e a “un obiettivo aereo sospetto” rilevato in territorio israeliano. Nella tarda serata di ieri il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha detto che gli aerei da guerra delle Idf hanno colpito più volte obiettivi di Hezbollah il Libano tra cui un “magazzino, posizioni di lancio, infrastrutture e siti in cui si trovano mezzi tecnologici”.

    A Tel Aviv installazione per gli ostaggi nelle mani di Hamas
  • Biden celebra vittoria aborto in Ohio, protette libertà

    “Gli americani hanno votato ancora una volta per proteggere le loro libertà fondamentali, e la democrazia ha vinto. Gli elettori dell’Ohio e del resto del Paese hanno respinto i tentativi dei repubblicani Maga di imporre divieti estremi sull’aborto”. Lo afferma il presidente Joe Biden, plaudendo all’approvazione della misura che tutela il diritto all’aborto nella Costituzione statale.

    Il Presidente Usa Joe Biden (AFP)

  • «G7 condanna trasferimento armi nordcoreane in Russia»

    «I ministri degli Esteri del G7 hanno condannato con forza i ripetuti lanci di missili balistici della Corea del Nord e i trasferimenti di armi dalla Corea del Nord alla Russia, che violano direttamente le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri giapponese a conclusione della sessione dedicata all’Indo-pacifico della ministeriale Esteri del gruppo in corso a Tokyo. «Per quanto riguarda la Corea del Nord, il ministro (degli Esteri giapponese) Kamikawa ha dichiarato che il Giappone rimane seriamente preoccupato per le intensificate attività nucleari e missilistiche» di Pyongyang, sottolinea la nota.

    Ucraina, 620° giorno di guerra

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  • Biden chiede tre giorni di tregua, ma Netanyahu non arretra

    Biden chiede a Netanyahu tre giorni di tregua per progredire nelle trattative per il rilascio degli ostaggi, ma il premier israeliano non arretra e spinge le truppe nel cuore di Gaza City. L’esercito afferma di aver colpito 14mila obiettivi di Hamas in un mese di guerra.

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