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Mondo ultime notizie. Mar Nero, jet russi intercettano aerei britannici

Secondo il canale televisivo Nbc News, il presidente americano Joe Biden intende chiedere al Congresso di stanziare circa 60 miliardi di dollari per l’assistenza all’Ucraina. Il ministero degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, ha detto che dopo l’incontro del 13 settembre allo spazioporto di Vostochny tra i leader russo e nordcoreano Valdimir Putin e Kim Jong-un, i rapporti tra i due Paesi si sono rafforzati.

Allerta terrorismo in Francia, riaperta la Reggia di Versailles
  • Von der Leyen: la Russia e Hamas sono uguali

    «La Russia e Hamas sono uguali. Come ha detto il presidente Zelenski la loro essenza è la stessa». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un intervento all’Hudson Institute di Washington prima del vertice con Joe Biden alla Casa Bianca. Russia e Hamas, ha proseguito «hanno deliberatamente colpito civili innocenti, compresi neonati e bambini, uccisi e presi in ostaggio». «E’ un modo barbaro di combattere e, lasciato senza controllo, ha il potenziale di diffondersi, dall’Europa, in tutto il Medio Oriente fino all’Indo Pacifico», ha dichiarato la presidente della Commissione europea.

  • Usa, dietrofront di Jordan: chiederà terzo voto sulla sua candidatura a speaker

    Resta il caos alla Camera Usa, dove il «falco» repubblicano Jim Jordan, stretto alleato di Donald Trump, ha fatto marcia indietro annunciando che chiederà un terzo voto in aula sulla sua candidatura a speaker dopo aver detto che avrebbe sostenuto la proposta di allargare i poteri di Patrick McHenry, che regge la carica pro tempore. Il dietrofront è arrivato dopo una furiosa reazione da parte della base repubblicana, inclusi molti suoi sostenitori di estrema destra, secondo cui dare più poteri a McHenry significherebbe cedere il controllo della Camera ai democratici e creare un brutto precedente.

  • Onu, il Consiglio di Sicurezza rinnova per un anno le sanzioni ad Haiti

    Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rinnovato oggi per un anno il regime di sanzioni applicato nei confronti di chi alimenta e sostiene le violenze ad Haiti. «Profondamente preoccupato per l’estrema violenza delle bande organizzate che affligge Haiti - si legge in un comunicato stampa dell’organismo - il Consiglio di sicurezza ha adottato all’unanimità la risoluzione 2700 (2023) che proroga di un anno l’embargo sulle armi, i divieti di viaggio e il congelamento dei beni imposti a individui ed entità che minacciano la pace, la sicurezza o stabilità del paese».

  • Kiev: «Non siamo in grado di abbattere tutti i missili russi»

    L’esercito ucraino non è in grado di abbattere i missili balistici nemici Iskander e Kinzhal in tutte le direzioni. Lo sostiene il portavoce dell’aeronautica ucraina, Yuri Ignat, citato da Rbc Ucraina. La ragione principale, spiega Ignat commentando gli ultimi attacchi di Mosca, è la mancanza di fondi e di equipaggiamento come i Patriot. “Per quanto riguarda il numero di obiettivi abbattuti, dobbiamo capire che la balistica è balistica, e per abbatterla abbiamo bisogno di mezzi che, purtroppo, non abbiamo a sufficienza. Abbiamo bisogno di Patriot in grado di gestire sia i Kinzhal che gli Iskander. Questo è stato dimostrato nella regione di Kiev”, ha detto Ignat. Il portavoce ha aggiunto che la difesa aerea ucraina viene rafforzata dalle armi occidentali, ma non copre ancora tutte le aree da possibili attacchi nemici. “Se non possiamo abbattere i missili balistici in una determinata direzione, è meglio mettersi al riparo” ha aggiunto il portavoce. Secondo Ignat le capacità della vecchia flotta di difesa aerea sovietica stanno diminuendo e per questo motivo, è necessario che “i partner forniscano un numero maggiore di questi sistemi - Patriot, IRIS-T e altri”.

  • Ue: «Controlli a confini danneggiano la libertà di circolazione»

    “Ci sono molte sfide che l’area Schengen deve affrontare, i controlli interni sono una di queste perché anche se giustificati da cose gravi, danneggiano la libertà di circolazione”. Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari Interni Ylva Johansson in conferenza stampa a Lussemburgo. “Rispetto al passato tuttavia c’è più dialogo con gli Stati membri, più coordinamento, più operazioni congiunte e meno persone che sono bloccate” al confine.

  • Cina: Putin lascia Pechino senza gli accordi a cui teneva

    La visita di Vladimir Putin a Pechino non ha avuto successo. Malgrado lo sforzo dell’apparato di propaganda di descrivere il secondo viaggio del Presidente russo all’estero, dopo il Kirghizistan, in seguito alla sua incriminazione da parte del Tribunale dell’Aja lo scorso marzo, come una vittoria simbolica sull’Occidente, il segno del suo non essere isolato, Putin è tornato in Russia senza aver stretto gli accordi significativi nel settore dell’energia, per il raddoppio del gasdotto siberiano, o dell’agricoltura, con l’aumento delle esportazioni i grano (al momento la Cina importa dalla Russia solo l’1,5 per cento del suo fabbisogno) che aveva invece sperato di stringere. La notizia diffusa dalla Tass di un “grande contratto sui grano” del valore di 25 miliardi di dollari è stata liquidata dall’analista specializzato in grano Anrei Sizov, come una dichiarazione di Pr di una società privata. “Tutte le notizie su questo mega contratto arrivano dalla Russia. Il resto del mondo è fuori gioco”, ha detto in una intervista a Moscow Times che ha ricostruito il reale risultato del viaggio di Putin.

  • Kiev: «Domato grosso incendio a Vovchansk dopo attacchi russi»

    Le forze russe hanno bombardato Vovchansk, nella regione ucraina di Kharkiv, ferendo due persone e provocando un grande incendio domato alle 15, dopo quasi tre ore dall’attacco. Lo riportano su Telegram l’amministrazione militare regionale e Servizio statale d’emergenza ucraino. Secondo l’amministrazione, le due persone colpite sono “residenti locali, uomini di 74 e 69 anni” che hanno “riportato ferite da esplosione di mine e schegge” dopo che il raid di Mosca “ha causato un incendio su larga scala in un cortile privato”. “L’incendio - precisa il Servizio statale d’emergenza ucraino - ha interessato un’area di 350 metri quadrati. Sono andati a fuoco un garage, 2 annessi e un’automobile. I soccorritori della 47esima unità statale dei vigili del fuoco e del soccorso, composta da una unità operativa e da una squadra di vigili del fuoco, sono arrivati immediatamente sul posto. In totale, 2 autopompe e 9 vigili del fuoco. Alle 15.00 sono riusciti a spegnere l’incendio”.

  • Venezuela: Usa alleggeriscono sanzioni, Maduro apre ad elezioni e rimpatrio migranti

    Gli Stati Uniti alleggeriscono le sanzioni al Venezuela, il giorno dopo che Nicolas Maduro e l’opposizione, sostenuta da Washington, hanno trovato un accordo per svolgere elezioni presidenziali il prossimo anno. E nello stesso giorno dell’annuncio della parziale sospensione delle sanzioni su petrolio, gas ed oro, le autorità di immigrazione americane hanno riavviato i rimpatri in Venezuela, con un primo gruppo di 130 migranti. L’amministrazione Biden aveva annunciato la ripresa dei rimpatri già nei giorni scorsi, nell’ambito delle misure per cercare di frenare gli arrivi al confine meridionale. Le persone in fuga dal Venezuela rappresentano una parte consistente di questo flusso, quasi mezzo milione di persone dal 2020 ad oggi. Per 470mila di loro gli Stati Uniti hanno esteso temporaneamente lo status di rifugiati, di fronte alla situazione di grande crisi economica e politica impedisce di farli tornare nel loro Paese. Ma questo sarà valido solo per chi è arrivato prima del 31 luglio, tutti i venezuelani entrati irregolarmente negli Stati Uniti dopo questa data potranno essere rimpatriati.

  • Usa, Powell: «Fed procede con cautela, ma l’inflazione è ancora troppo alta»

    La Fed “sta procedendo con cautela” dati “i rischi e le incertezze” ma anche la molta strada fatta con i rialzi dei tassi. Lo afferma il presidente della Fed Jerome Powell, sottolineando che l’inflazione resta “troppo alta”. “Ulteriori prove” e conferma sulla forza dell’economia potrebbero meritare altri rialzi, mette in evidenza Powell.

  • Mosca: jet russi intercettano aerei britannici su Mar Nero

    Due jet russi Sukhoi-27 si sono alzati in volo sul Mar Nero per intercettare un aereo da ricognizione RC-135 e due caccia Typhoon britannici ed impedire loro di violare lo spazio aereo russo. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. Gli aerei intercettati hanno fatto una virata a U allontanandosi dal confine senza incidenti, aggiunge il ministero.

  • Zelensky sente Guterres: «Contiamo sul sostegno dell’Onu»

    “Ho avuto una conversazione telefonica con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Grazie per il lavoro del team Onu in Ucraina sulla risposta umanitaria, in particolare per il piano di preparazione da 435 milioni di dollari per la stagione invernale”. Lo ha scritto su X il presidente ucraino. “La partecipazione attiva delle Nazioni Unite all’attuazione della Formula di pace e la loro disponibilità a inviare un rappresentante al prossimo incontro dei consiglieri diplomatici e di sicurezza sono molto importanti per l’Ucraina”, aggiunge, spiegando che “dopo l’incontro dei consulenti a Jeddah, è anche importante che il prossimo evento non abbia meno successo e produca risultati concreti. Per questo è necessario mantenere il sostegno dei paesi del ”Sud del mondo”. Per questo l’Ucraina conta sull’Onu”. Con Guterres Zelensky ha inoltre “condiviso le peculiarità del funzionamento del corridoio alternativo del grano attraverso il Mar Nero e le informazioni sulla continuazione dell’iniziativa Grain from Ukraine. Ed abbiamo discusso in dettaglio della situazione in Medio Oriente e degli sforzi umanitari necessari per aiutare la popolazione civile”.

  • Incontro ambasciatori Nato su faccia a faccia Putin-Orban

    Gli ambasciatori dei Paesi membri della Nato e della Svezia in Ungheria si sono incontrati a Budapest per discutere del bilaterale che ha avuto luogo nei giorni scorsi a Pechino, a margine del forum One Belt, One Road, tra il premier ungherese Viktor Orbán e il presidente russo, Vladimir Putin. Lo riporta Free Europe, citando l’ambasciatore americano a Budapest, David Pressman. “Siamo tutti preoccupati che il primo ministro ungherese abbia incontrato il presidente Putin mentre la Russia è in guerra con l’Ucraina come aggressore” ha dichiarato il diplomatico Usa alla testata. “Se abbiamo legittime preoccupazioni in materia di sicurezza, ci aspettiamo che vengano prese sul serio”, ha aggiunto. Il diplomatico americano ha inoltre definito “preoccupante” anche il linguaggio utilizzato dal primo ministro per descrivere la guerra in Ucraina. Durante il faccia a faccia con Putin, Orbán ha parlato di “operazione militare”, riecheggiando l’espressione ’operazione speciale’ impiegata dal Cremlino per indicare l’invasione russa contro l’Ucraina.

  • Rapporto del Pentagono: l’arsenale nucleare cinese conta più di 500 testate

    La Cina ha più di 500 testate nucleari operative nel suo arsenale e probabilmente avrà più di 1.000 testate entro il 2030, ha affermato il Pentagono nel suo rapporto annuale sull’esercito di Pechino pubblicato oggi.

    Nonostante il numero crescente di armi nucleari cinesi, queste sono ancora molto inferiori a quelle di Russia e Stati Uniti.

    Gli Stati Uniti hanno una scorta di circa 3.700 testate nucleari, di cui circa 1.419 testate nucleari strategiche sono state schierate. La Russia ha circa 1.550 armi nucleari schierate e, secondo la Federation of American Scientists, una scorta di 4.489 testate nucleari.

    In un precedente rapporto, il Pentagono stimava che Pechino avesse più di 400 testate nucleari operative nel 2021.

    «Vediamo che laRepubblica popolare cinese continua a modernizzare, diversificare ed espandere abbastanza rapidamente le sue forze nucleari», ha detto ai giornalisti un alto funzionario americano durante un briefing sul rapporto.

    Il rapporto aggiunge che la Marina cinese dispone oradi più di 370 navi e sottomarini, rispetto alle 340 navi dell’anno scorso.

    L’espansione della forza navale è fondamentale per il tentativo del presidente Xi Jinping di rendere la Cina la potenza militare preminente nella regione e Pechino possiede già la più grande marina del mondo.

    Il rapporto ribadisce la preoccupazione per le pressioni di Pechino sull’autogovernata Taiwan, un’isola che la Cina considera una provincia separatista. Ma Washington è ansiosa di rilanciare le comunicazioni militari con la Cina.

    La settimana scorsa il Pentagono ha dichiarato di aver accettato l’invito a partecipare al principale forum annuale sulla sicurezza della Cina a fine ottobre, ultimo segnale di un potenziale rafforzamento dei legami tra le forze armate dei due paesi.

  • Presentato al Ministero videoreportage su liberazione Bucha

    Si è svolto a Roma, nella mattinata di oggi, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, in via del Collegio Romano 27, la presentazione del Videoreportage ’Dopo l’inverno: la liberazione della città ucraina di Bucha e la gestione psicologica dello stress post-tramautico’. L’evento ha visto la partecipazione del sottosegretario al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni.

    Il cortometraggio ha esplorato la vita nella città ucraina di Bucha a pochi giorni dalla liberazione dall’occupazione russa. Un documentario raccontato attraverso le voci di alcune delle tante donne ucraine che hanno vissuto in prima linea il conflitto.

    “Le news come sono concepite oggi - ha dichiarato durante la presentazione il regista Riccardo Romani, autore del cortometraggio -, hanno perso la loro vocazione all’approfondimento e alla spiegazione. Il flusso di notizie è pensato esclusivamente per scatenare emozioni e, spesso, reazioni. Capire quel che succede? Difficile. Ed è per questo che ”Dopo l’inverno” è un piccolo progetto dal grande significato. Sono grato a Mesit e al dottor Trabucco Aurilio che hanno voluto dare risalto a questo reportage. La voce di Natalya Zeretza è di quelle che sarà difficile dimenticare”, ha aggiunto Romani.

  • Gli Stati Uniti sospendono alcune sanzioni al Venezuela

    Gli Stati Uniti hanno annunciato la revoca temporanea di numerose sanzioni al Venezuela, comprese quelle nel settore del petrolio e del gas. L’iniziativa è giunta dopo che il governo e l’opposizione del Paese hanno accettato la supervisione internazionale delle prossime elezioni.

    In una nota, il dipartimento del Tesoro Usa ha quindi annunciato che “sono state rilasciate licenze generali che autorizzano transazioni che coinvolgono il settore del petrolio e del gas e il settore dell’oro del Venezuela, oltre ad eliminare il divieto del commercio secondario”.

  • Russia: Lavrov ribadisce partnership strategica con Corea del Nord

    La visita in Corea del Nord del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ribadisce la partnership strategica fra i due paesi. I rapporti bilaterali hanno raggiunto “nuova vitalità”, ha affermato il capo della diplomazia nordcoreana, Choe Son Hu , spiegando che la visita del collega di Mosca serve a realizzare “gli storici accordi ” raggiunti il mese scorso durante la visita in Russia del leader nordcoreano Kim Jong un. Lavrov ha avuto anche un incontro di un ora con Kim, ma i dettagli dei colloqui non sono stati resi noti. Al suo arrivo nel paese, il capo della diplomazia russa ha ringraziato la Corea del Nord per il sostegno a Mosca riguardo alla guerra in Ucraina e per aver riconosciuto l’annessione dei territori occupati. Nessun cenno è stato però fatto in pubblico agli aiuti militari che, secondo l’Occidente, sarebbero stati inviati a Mosca. I capi delle due diplomazie “hanno sottolineato la determinazione a resistere alle aspirazione egemoniche degli Stati Uniti che potrebbero risultare in una escalation nella regione dell’Asia-Pacifico”, ha reso noto un comunicato del ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass. Lavrov è stato accolto ieri a Pyongyang da una folla festante di centinaia di persone che agitavano mazzi di fiori. Si ritiene che la sua visita serva anche a preparare un viaggio del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang.

  • Media indipendenti russi: «Colpito deposito di armi in Crimea»

    L’obiettivo degli attacchi ucraini di ieri sulla Crimea sarebbero stati i depositi di armi che, secondo il media indipendente russo Astra, sarebbero anche stati colpiti. Astra lo riferisce citando fonti locali. In particolare, un missile sarebbe piombato sui magazzini della flotta russa del Mar Nero, dell’unità militare 63876, vicino al villaggio di Sakharna Golovka, nei pressi di Sebastopoli. “Il territorio dell’unità militare è stato danneggiato e un soldato è stato ferito”, si legge sul canale Telegram di Astra e, chiarisce, più di 350 agenti di polizia sono stati evacuati dagli edifici del ministero degli Interni di Sebastopoli.

  • Kiev: «Gravi perdite di equipaggiamento russo vicino Avdiivka»

    L’Intelligence militare ucraina (Gur) conferma le gravi perdite di equipaggiamento degli occupanti nei pressi di Avdiivka. Lo riferisce Andriy Yusov, portavoce del (Gur), citato da Rbc Ucraina. Nell’area della città del Donetsk le forze di Mosca stanno conducendo un’offensiva che va avanti ormai da giorni. Yusov ha confermato le informazioni che circolavano sui canali Telegram secondo cui oltre 60 unità di equipaggiamento militare russo erano state distrutte a Krasnohorivka, vicino ad Avdiivka. “Queste non sono le cifre definitive, e le perdite degli invasori potrebbero essere ancora maggiori in termini di attrezzature e uomini”, ha concluso il portavoce del Gur.

  • Zelensky visita regione di Kiev: «Alloggi per chi non ha casa»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenky ha fatto sapere su Telegram di essere al lavoro “nella regione di Kiev”, dove ha visitato “la costruzione di alloggi per i nostri concittadini le cui case sono state distrutte dai combattimenti”. Zelensky ha ringraziato “tutti coloro che lavorano per la ricostruzione del nostro Paese e si preoccupano dei bisogni della gente” rivendicando che verrà ripristinato “tutto ciò che l’occupante ha distrutto”, perché “l’Ucraina non sarà mai un Paese di rovine”.

  • Parlamento ucraino verso bando chiesa ortodossa di Mosca

    La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato in prima lettura il disegno di legge che vieta le attività delle organizzazioni religiose legate alla Russia in Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda citando alcuni post su Telegram di deputati ucraini. Secondo quanto riferito, 267 parlamentari hanno votato a favore del progetto normativo che se approvato definitivamente potrebbe portare al divieto delle attività della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca nel Paese.

  • Kiev, «ulteriori progressi su riva est Dnipro»

    Le forze militari ucraine rivendicano ulteriori progressi sulla riva est del fiume Dnipro, nel sud dell’Ucraina. Il comando ucraino ha reso noto che i militari russi hanno bombardato il villaggio di Pishchanivka, nella zona occupata dalle forze di Mosca nella regione di Kherson. Questo implica la presenza di combattenti di Kiev all’interno del territorio. In precedenza, era stata bombardata la riva ucraina del fiume Dnipro, con diverse vittime civili.

  • Mosca e Pyongyang ’determinati a resistere a egemonia Usa’

    Durante la visita del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in Corea del Nord “le parti hanno enfatizzato la loro determinazione a resistere alle aspirazioni egemoniche degli Stati Uniti che conducono ad un aggravamento della situazione nella regione Asia-Pacifico”. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca in un comunicato.

  • Sospetto uomo armato a Bruxelles segnalato in tram

    Alcuni passeggeri del tram 7 di Bruxelles hanno segnalato alla polizia la presenza di un uomo che sembrava portare un’arma alla cintura. Lo riportano i media belgi. L’uomo, che indossava una giacca verde e un passamontagna, è sceso alla fermata Diamant, nel quartiere di Schaerbeek. Subito dopo la segnalazione la polizia è giunta sul posto interrompendo il traffico. L’autista è stato informato e i passeggeri sono stati fatti scendere. Le due persone che avevano inoltrato la segnalazione sono state interrogate e le forze di sicurezza stanno ora visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza.

  • Premio Sacharov 2023 a Mahsa Amini e alle donne iraniane

    Il Premio Sacharov 2023 per la libertà di pensiero va a Jina Mahsa Amini e al movimento di protesta iraniano Donna, vita e libertà. La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha annunciato la decisione sulla più alta onorificenza dell’Eurocamera per i diritti civili, giovedì mattina in plenaria a Strasburgo.

  • Putin, contro i nostri atleti una ’discriminazione etnica’

    Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che il divieto alla partecipazione degli atleti russi alle competizioni internazionali è una “discriminazione etnica”. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Putin parlava ad un forum sullo sport russo a Perm.

  • Cina: Putin, ’cooperazione in Energia senza precedenti’

    Il Presidente russo Vladimir Putin sottolinea che la cooperazione con la Cina nel settore energetico “senza precedenti”, dopo il vertice con Xi Jinping. “La partnership complessiva e la cooperazione strategica fra la Russia e la Cina ha raggiunto un livello senza precedenti e continua a svilupparsi in modo dinamico”, ha affermato Putin nel suo discorso al Forum sull’energia organizzato a Pechino. “E uno dei settori chiave di questa relazione è la cooperazione nel settore dell’energia che sta diventando sempre più attiva”, ha aggiunto. Più del 75 per cento delle esportazioni russe in Cina sono legate all’energia, ha reso noto il ceo di Rosneft, Igor Sechin. Quest’anno le esportazioni di gas russo in Cina raggiungeranno il massimo storico, con più di 30 miliardi di metri cubi di gas. Nel 2023, la Russia è stato poi il primo Paese per petrolio fatto arrivare in Cina, superando l’Arabia saudita. Il prossimo anno dovrebbe poi iniziare la costruzione del gasdotto “Power of Siberia 2” dalla Russia alla Cina.

  • Berlino, ferma condanna delle violenze contro la polizia

    “Vorrei condannare in modo molto chiaro quanto accaduto ieri sera nelle strade di Berlino. Abbiamo un alto grado di libertà di associazione e questo vale anche per le manifestazioni di piazza, ma quello che non va bene è l’uso della violenza, soprattutto contro le forze di polizia”. Lo ha detto la ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser, a Lussemburgo, soffermandosi sulla manifestazione filo-palestinese che si è tenuta ieri sera a Neukoelln. “Non accettiamo queste forme” di protesta, ha ribadito Faeser, sottolineando che l’impegno di Berlino “è rivolto alla protezione delle istituzioni ebraiche e di tutti gli ebrei in Germania”.

  • Berlino, ’è necessario garantire il rimpatrio dei criminali’

    “Abbiamo bisogno di soluzioni per garantire che il rimpatrio dei criminali” che mettono “a rischio” la sicurezza in Ue “abbia effettivamente luogo”. Lo ha detto la ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser, a margine della riunione con gli omologhi europei a Lussemburgo. Affinché i rimpatri funzionino “è assolutamente essenziale” coinvolgere “gli Stati in cui le persone pericolose e criminali devono essere rimpatriate”, ha spiegato la ministra, indicando che il tema è “al centro dell’attenzione soprattutto dalla Svezia, del Belgio, della Francia, e della Germania”.

  • ’Truppe ferite nei raid con droni alle basi Usa in Iraq’

    Forze della coalizione sono rimaste leggermente ferite in Iraq in un’ondata di attacchi di droni nelle ultime 24 ore contro le basi Usa in Iraq. Lo scrive l’Associated Press citando un funzionario americano. Due droni - scrive - hanno preso di mira la base aerea di al Asad nell’Iraq occidentale, utilizzata dalle forze Usa, e un drone ha preso di mira una base nel nord del Paese. Le forze americane li hanno intercettati tutti e tre, distruggendone due ma danneggiando solo il terzo, che ha provocato lievi feriti tra le forze della coalizione nella base occidentale, secondo una dichiarazione di ieri del Comando Centrale degli Usa.

  • Lavrov incontra Kim Jong-un a Pyongyang

    Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha incontrato oggi a Pyongyang il leader nordcoreano Kim Jong-un, con il quale ha avuto un colloquio di oltre un’ora. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.

    Il viaggio di Kim Jong Un in Russia nelle immagini della tv di Stato nordcoreana
  • Cina contro sanzioni Usa su piani missili e droni iraniani

    La Cina ha condannato le nuove sanzioni “illegali” Usa contro individui ed entità, anche con sede nel Dragone e a Hong Kong, sul presunto sostegno ai programmi missilistici e dei droni dell’Iran. “Siamo sempre fermamente contrari alle sanzioni unilaterali illegali Usa e tuteleremo con determinazione diritti e interessi legittimi di aziende e cittadini cinesi”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. Ieri, al forum sulla Belt and Road, il presidente Xi Jinping ha rimarcato che “ciò contro cui ci opponiamo sono sanzioni unilaterali, coercizione economica, disaccoppiamento e interruzione della supply chain”.

    Cina, Xi Jinping accoglie Putin a Pechino
  • Tajani, «nessun rischio di attentati in Italia»

    “Abbiamo chiuso soltanto Schengen al confine con la Slovenia per evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi che possano colpire nel nostro Paese o in Europa. Non abbiamo rischi di attentati, non c’è nessun segnale in questa direzione però non possiamo abbassare la guardia, anzi la alziamo proprio per la prevenzione” e “per proteggere i siti, in particolare quelli frequentati da cittadini di religione ebraica, per impedire che ci siano azioni violente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mattino Cinque, sottolineando che la sospensione di Schengen “ha tempi limitati”.

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  • Riunione Ue sulle misure anti-terrorismo a Lussemburgo

    I ministri dell’Interno Ue hanno avuto una colazione di lavoro, prima del Consiglio Affari Interni a Lussemburgo, tutta incentrata sull’anti-terrorismo. “Abbiamo discusso dello scambio di informazioni tra le nostre intelligence e di come combattere l’immigrazione illegale per assicurarci che eventi come quelli dei giorni scorsi non accadono di nuovo”, ha detto la ministra dell’Interno Annelies Verlinden.

    Allerta terrorismo, evacuati aeroporti in Francia e Belgio
  • Giunto a Caracas il primo volo con venezuelani deportati da Usa

    Il primo volo con più di 100 venezuelani deportati dagli Stati Uniti è atterrato ieri a Caracas. L’iniziativa coincide con la decisione del governo di Joe Biden di allentare alcune delle sanzioni contro il petrolio, il gas e l’oro di Caracas dopo l’accordo sulle elezioni firmato due giorni fa a Barbados fra l’esecutivo del presidente Nicolas Maduro e l’opposizione del Venezuela. L’aereo statunitense è partito da Harlingen, in Texas, ed è atterrato all’aeroporto internazionale di Caracas a Maiquetía dopo uno scalo per fare rifornimento a Miami, secondo un comunicato della United States Immigration and Customs Enforcement (Ice). A bordo del volo c’erano circa 130 immigrati venezuelani entrati irregolarmente negli Stati Uniti, ha riferito l’Ice. Il 5 ottobre, la Casa Bianca ha annunciato che avrebbe ripristinato i voli diretti a Caracas per i venezuelani deportati dopo aver raggiunto un accordo con il governo Maduro

  • Schinas, affrontare tema sicurezza a livello Ue

    “Dobbiamo affrontare le conseguenze” della guerra in Medio Oriente, “oggi valuteremo come proteggere le comunità ebraiche e le vite degli europei”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione Ue Margaritis Schinas arrivando al Consiglio Affari Interni a Lussemburgo. “Quattro anni fa noi abbiamo preso la decisione di portare tutti gli aspetti della sicurezza sotto un solo tetto, quello europeo, che noi chiamiiamo l’Unione della sicurezza. E’ stata una scelta giusta e ci permette di affrontare questo tema in modo complessivo”, ha poi aggiunto rispondendo ad una domanda sull’allerta alzata da una decina di Paesi membri.

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  • Johansson, il nostro obiettivo è mantenere Schengen sicura

    “Discuteremo di questioni di sicurezza in questo Consiglio. Dobbiamo mantenere Schengen sicura, e sarà uno dei focus di questa riunione”. Lo ha detto la commissaria agli Affari Interni dell’Ue, Ylva Johansson, arrivando al Consiglio Affari Interni. Il dossier rimpatri, ha spiegato, sarà sul tavolo dei ministri. “i rimpatri sono aumentati del 20% ma non basta, dobbiamo fare di piu’. In particolare, per quel che mi riguarda, dobbiamo fare in modo che le persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza possano essere rimpatriate forzatamente nell’immediato”.

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  • Australia rinnova le sanzioni contro Iran, colpiti 22 individui

    Il governo australiano ha reintrodotto sanzioni finanziarie mirate e divieti di viaggio contro individui ed enti iraniani, che erano state revocate nei termini di un accordo nucleare internazionale del 2015, accusando l’Iran di non aver rispettato i suoi obblighi di non proliferazione. Le nuove restrizioni, imposte secondo il quadro autonomo di sanzioni dell’Australia, coincidono con il conflitto in Medio Oriente.

    In base a una decisione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il 18 ottobre 2023 ha segnato la data di scadenza delle restrizioni sui programmi nucleare e missilistico dell’Iran, ma il governo del premier Albanese ha deciso di segnare la scadenza reimponendo restrizioni su 19 individui iraniani e 57 enti, oltre a nuove sanzioni su tre altre persone e 11 enti.

    La ministra degli Esteri Penny Wong ha dichiarato che “il governo australiano rimane preoccupato per le azioni dell’Iran in merito al suo programma nucleare”, e ha esortato Teheran di “tornare a impegnarsi nel pieno rispetto dei suoi impegni legati al nucleare” e di permettere all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica di verificare in pieno l’uso pacifico della tecnologia nucleare. L’azione dell’Australia si accompagna a una gamma di sanzioni internazionali nel mondo, a partire dell’Unione Europea.

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  • Corea Sud: BoK lascia tassi invariati al 3,5%, incerte crescita e inflazione

    La banca centrale della Corea del Sud ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la sesta volta consecutiva, come previsto, con segnali di incertezza su crescita e inflazione, complice anche la situazione in Medio Oriente. La Banca di Corea ha lasciato invariato il tasso di riacquisto a sette giorni di riferimento al 3,50%, mostrandosi indifferente alla recente ripresa dell’inflazione dopo mesi di calo. Il governatore della BoK, Rhee Chang-yong, ha affermato che la decisione è stata unanime nel comitato composto da sette membri, con cinque membri che lasciano ancora la porta aperta per ulteriori aumenti dei tassi, se necessario, per frenare l’inflazione.

    Rhee ha affermato che l’aumento dei prezzi del petrolio potrebbe spingere la banca centrale ad aumentare le sue previsioni di inflazione nell’aggiornamento delle prospettive di crescita previsto per novembre. L’economia della Corea del Sud si è raffreddata nonostante alcuni recenti segnali di ripresa, con le esportazioni in contrazione anno su anno per il dodicesimo mese consecutivo a settembre.

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  • Missili russi su oblast Mykolaiv, 2 morti

    Un attacco missilistico russo sul villaggio di Stepove nella regione ucraina meridionale di Mykolaiv ha ieri sera ucciso due persone e ferito una terza, secondo quanto riferiscono le autorità locali.

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  • Venezuela: Usa allentano sanzioni dopo intesa su elezioni

    Gli Stati Uniti sono pronti ad allentare le sanzioni contro il Venezuela dopo l’intesa su elezioni nel Paese sudamericano. La decisione adottata dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti è stata illustrata al presidente venezuelano Nicolás Maduro, durante un colloquio, dal capo della delegazione del governo nel dialogo tenuto a Barbados con l’opposizione e presidente dell’Assemblea nazionale Jorge Rodríguez.

    Si tratta in sostanza, riferisce la tv venezuelana Vtv, della concessione da parte degli Usa di una licenzia ampia per la produzione, commercializzazione, esplorazione e vendita di petrolio e gas in Venezuela, in risposta agli accordi firmati dal governo con la Piattaforma unitaria democratica (Pud).

    “Le sanzioni - ha spiegato - vengono revocate per tutte le attività di produzione e vendita di petrolio, per la licenza di produzione, esplorazione, vendita, esportazione di gas dal Venezuela e per tutto ciò che ha a che fare con materiali e servizi”. Rodríguez ha inoltre affermato che è stata pubblicata una licenza affinché la compagnia aerea Conviasa possa fornire servizi ed effettuare operazioni di rimpatrio di migranti venezuelani da qualsiasi parte dell’America.

    Allerta terrorismo in Francia, riaperta la Reggia di Versailles
  • Nbc, Biden vuole destinare 60 miliardi dollari a Kiev

    Il presidente americano Joe Biden intende chiedere al Congresso di stanziare circa 60 miliardi di dollari per l’assistenza all’Ucraina, riferisce il canale televisivo Nbc News citando sue fonti. La maggior parte del previsto pacchetto di 100 miliardi di dollari destinato a Ucraina, Israele, Taiwan e alla protezione dei confini americani per la crisi migratoria andrà dunque a Kiev, secondo le fonti dell’emittente Usa. Il pacchetto non è ancora stato concordato ma Biden prevede di annunciarlo entro questa settimana, afferma la Nbc.

    Cina, Xi: "Da Belt and Road nuovo slancio alla crescita globale"
  • Lavrov, rapporti Mosca-Pyongyang a nuovi livelli strategici

    Dopo l’incontro del 13 settembre allo spazioporto di Vostochny tra i leader russo e nordcoreano Valdimir Putin e Kim Jong-un, i rapporti tra i due Paesi si sono rafforzati. Il ministero degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, nell’incontro a Pyongyang con l’omologa Choe Son-hui ha detto di poter “dire con sicurezza che queste relazioni hanno raggiunto un livello qualitativamente nuovo e strategico”, parlando nelle battute iniziali, in base al resoconto delle agenzie russe. Lavrov è arrivato ieri sera nel Paese eremita per una visita di due giorni dopo aver accompagnato Putin in un viaggio a Pechino, nell’ambito del terzo forum della Belt and Road Initiative (Bri).

    La missione di Lavrov a Pyongyang, secondo gli osservatori, getterà le basi per una visita del leader del Cremlino da Kim, invitato ufficialmente a settembre. L’incontro di settembre tra Putin e Kim ha alimentato i timori occidentali che Pyongyang potesse fornire a Mosca le armi per la guerra all’Ucraina. Venerdì gli Stati Uniti hanno affermato che le spedizioni di armamenti erano già in corso, con la Corea del Nord che nelle ultime settimane ha consegnato alla Russia più di 1.000 container di attrezzature militari e munizioni.

    Il Nord, invece, stata cercando in cambio una serie di aiuti militari, comprese le tecnologie avanzate, secondo il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

  • Argentina: ultimo comizio Milei, ’non siamo un salto nel buio’

    Con un comizio dove ha cercato di rassicurare l’elettorato che un suo eventuale governo non rappresenterebbe “un salto nel buio”, il candidato ultraliberista alla presidenza dell’Argentina, Javier Milei, ha chiuso mercoledì la sua campagna elettorale di fronte a migliaia di sostenitori infervoriti. In un’atmosfera più da concerto rock che da comizio politico e con un ritardo di oltre un’ora, Milei si è avventurato in un vero e proprio bagno di folla prima di salire sul palco e prendere la parola.

    “Non siamo un salto nel buio, voglio che mi votiate per ridarvi il potere che vi hanno tolto gli unici che salteranno nel buio saranno i ladroni della casta”, ha quindi detto l’ultraliberista. “La casta politica corrotta ha paura, eravamo gli outsider e adesso siamo i favoriti”, ha aggiunto. Questa volta Milei non ha brandito la motosega che lo ha accompagnato in tutta la campagna, ma ha comunque promesso di spazzare via gli avversari della casta con una vittoria al primo turno di domenica 22 ottobre.

    Gli ultimi sondaggi pubblicati tuttavia alimentano l’incertezza sul risultato del voto. Secondo la società brasiliana Atlas Intel, il candidato peronista progressista Sergio Massa, con un 30,9% delle preferenze, sopravanzerebbe al primo turno di pochi punti Milei. Altri sondaggi vedono invece in testa l’ultraliberista, alcuni anche con un 37% dei voti. Un numero vicino alla soglia del 40% che gli consentirebbe la vittoria al primo turno se si registrasse anche uno scarto superiore ai 10 punti percentuali sul secondo.

  • Le notizie di ieri

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