Monet e Picasso guidano l’incanto d’arte Moderna da Sotheby’s
Oltre 400 milioni di dollari per 51 lotti, uno dei risultati migliori di sempre. Tutti i dieci principali realizzi oltre la soglia dei 10 milioni di dollari
di Giovanni Gasparini
I punti chiave
3' di lettura
Il catalogo di 61 lotti di arte dall'Impressionismo agli anni ‘60 proposto sotto il termine ‘Modern' da Sotheby's la sera del 17 maggio a New York ha realizzato 408,5 milioni di dollari, verso la stima alta di 330-428 milioni di $, grazie a 51 lotti venduti dopo il ritiro di tre opere e sette invenduti, fra cui opere milionarie di Tamara De Lempicka (stima 5-7 milioni di $), Caillebotte (3,5-5 milioni) e Arshile Gorky. Il risultato si pone fra i migliori realizzi della casa d'aste ed è stato ottenuto puntando sui ‘mostri sacri' del mercato, con l'aiuto delle solite garanzie presenti su oltre metà dei lotti e poco meno del valore dell'asta.
Il gioco delle case d'asta è oramai palese: sovrastimare il lotto per ottenerlo in consegna, farlo garantire e, quindi, deprimere la competizione poiché la base di partenza diviene di fatto la stima alta: la competizione contro la garanzia è sleale per asimmetria informativa e per lo sconto percepito dal garante. Il risultato sono prezzi inflazionati che non possono mai scendere, distorti rispetto ad un ipotetico valore di mercato corrente, in aste sempre più noise senza rilanci.
Picasso conferma le attese
A guidare i realizzi un grande lavoro di Picasso, un ritratto nudo di Marie-Therese ‘femme nue couchee' del fatidico e ricercatissimo anno 1932, che ha raggiunto 67,5 milioni di dollari da una stima a richiesta di oltre 60 milioni, grazie alle commissioni in aggiunta ai 58,5 milioni ottenuti senza la protezione della garanzia. Ha superato i dieci milioni anche un lavoro tardo del 1969 ‘L'Entreinte' che si è fermato alla stima bassa a 14,1 milioni con le commissioni, (12-18 milioni), probabilmente al garante. In totale tutti e sette le opere di Picasso proposte e vendute hanno portato 104 milioni di dollari, grazie anche al ruolo attivo delle garanzie in almeno tre casi.
Monet garantiti
Complessivamente i tre lavori di Monet in catalogo, tutti protetti da garanzie, hanno realizzato 86,2 milioni di $. A guidare il gruppo una rara (ve ne sono 37 differenti) “Veduta veneziana” del 1908 che è passata di mano a 56,6 milioni, da una stima di 50 milioni a richiesta, senza particolari entusiasmi, tanto da suggerire che possa esser finita nelle mani del garante. Anche ‘L'arco di rose a Giverny' del 1913, stimato 20-30 milioni di $, è passato di mano con un solo rilancio ed è finito in Asia per 23,3 milioni con le commissioni; potrebbe anche stavolta trattarsi del garante. Una scena invernale impressionista di Argenteuil del 1875 si è fermata, invece, a metà della stima di 5-7 milioni, a 6,3 milioni con le commissioni.
Post-impressionisti ed avanguardie
Diversi i lavori di grandi firme a cavallo fra XIX e XX secolo in catalogo, fra cui spicca una veduta di Cezanne, ‘Clairiere' del 1895 che supera la stima alta fermandosi a 41,7 milioni di $, grazie anche alla provenienza dal Toledo Museum of Art. È finito probabilmente in mano dello stesso cliente anche una tela di Matisse ‘Fleurs ou fleurs devant un portrait' del 1923 proveniente dallo stesso museo spagnolo, a 15,3 milioni di $ verso la stima bassa. In ambito scultura ha ottenuto un ottimo risultato il cast postumo di Giacometti ‘Femme de Venise II' che ha superato agilmente la stima garantita per fermarsi solo a 17,6 milioni di $, lo stesso prezzo pagato per un classico ritratto femminile di Modigliani, ‘Madame Dorival' del 1916, che ha superato anche la stima alta.
Record surrealista
Fra il piccolo gruppo di otto lavori surrealisti in catalogo spicca il record per Leonora Carrington con la cupa tela ‘The Garden of Paracelsus' del 1957 che è andata oltre le aspettative di 1,2-1,8 milioni per sfiorare 3,3 milioni di $. Buon risultato anche per ‘I walk without echo' di Key Sage, contesa oltre la stima a 1,1 milioni di $, mentre hanno stentato a trovare compratori due opere di Magritte, stimate 4-6 milioni ciascuna, e finite attorno alla stima bassa, la seconda al garante.
Dopoguerra americano
Il catalogo offriva anche sette lotti di arte americana del dopoguerra, fra cui una tela astratta di Philip Guston del 1958 ‘Nile' venduta al garante per 18 milioni di $, sotto la stima di 20 milioni nonostante l'aggiunta delle commissioni sull'unico rilancio a 16 milioni di $. Accoglienza migliore per ‘Leaves in Weehawken' di de Kooning, sempre del 1958, conteso fino a 10 milioni di $, il doppio della stima alta, pure essendo un lavoro su carta. È rimasto invenduto un lavoro di Arshile Gorky stimato 1,4-1,8 milioni di $, così come uno dei due ‘mobile' di Calder, ‘New Old Universe' (stima 2-3 milioni), mentre un lavoro di grandi dimensioni del 196 è passato di mano forse alla garanzia a 4,5 milioni con le commissioni, da una stima di 3,5-5 milioni di $.
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