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Monopattini, Parigi vota no al referendum: verso lo stop da settembre. Affluenza inferiore al 10%

In 9 su 10 si sono opposti alle «trottinette» nella consultazione indetta dal sindaco Hidalgo dopo gli incidenti. Governo contrario alla scelta

Parigi vota si' o no ai monopattini elettrici a noleggio

3' di lettura

I parigini hanno detto basta: 9 su 10 hanno votato no ai monopattini a noleggio, quelli che chiunque, senza controllo, senza possibilità di multe né di essere tracciato, può affittare per pochi spiccioli, circolando poi sulle strade, sui marciapiede, con i semafori rossi e parcheggiando ovunque. Un referendum contraddistinto però dalla bassissima affluenza, inferiore al 10% degli aventi diritto.

Da settembre, prima capitale in Europa, Parigi metterà al bando le «trottinette» a motore. Ormai da qualche anno, i monopattini hanno conquistato le strade della capitale francese, ma la mancanza di regole ha finito per esasperare i parigini. Che - al momento di votare e nonostante una massiccia campagna social delle società di noleggio delle «trottinette» - hanno dato vita ad un vero e proprio plebiscito.

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Assosharing: affluenza troppo bassa

“I numeri relativi al voto di Parigi mostrano soprattutto una scarsa partecipazione al referendum. Questo dato rappresenta la misura più lampante da analizzare: meno dell’8% dei cittadini aventi diritto ha deciso di recarsi alle urne, pressoché solo i contrari al servizio, evidenziando complessivamente che la rilevanza percepita del ’problema monopattini’ è scarsa”. Lo scrive in una nota Assosharing, l’associazione degli operatori italiani della mobilità condivisa. “Uno dei motivi principali di lamentela - prosegue l’associazione - risiede nella gestione della sosta, dato che lo spazio pubblico è molto ridotto in una città come Parigi, densamente popolata e ricca di dehor. Assosharing ha particolarmente a cuore questa problematica, tanto che già nel 2021 ha collaborato con il Ministero per introdurre normative chiare sul parcheggio. Inoltre collabora quotidianamente con le Amministrazioni locali per incentivare una crescente implementazione delle aree di parcheggio dedicate allo sharing”.

L’incidente di Miriam Segato

A far reagire in modo così netto i residenti della capitale - già alle prese con una circolazione stradale in continuo cambiamento e con ingorghi sempre più pesanti - non sono stati soltanto i monopattini che sfrecciano indisturbati contromano, con i semafori rossi, seminando il terrore sui marciapiede affollati di passanti. Purtroppo, hanno contribuito in modo decisivo anche i continui incidenti, i feriti e purtroppo le vittime. Come Miriam Segato, l’italiana di Capalbio travolta e uccisa il 14 giugno 2021 sui quais della Senna da un monopattino che sfrecciava impunemente con due ragazze a bordo. Che neppure si fermarono per soccorrerla.

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Come si è arrivati al referendum

La sindaca socialista, Anne Hidalgo, si era pronunciata personalmente per il divieto del libero noleggio ma aveva poi indetto la consultazione impegnandosi a rispettare il volere dei parigini. Ora, se l’impegno verrà rispettato, la Ville Lumière diventerà la prima città europea a vietare completamente il monopattino a noleggio. La Hidalgo aveva insistito nella sua opposizione a proseguire con il libero noleggio visto l’aumento esponenziale negli ultimi anni degli incidenti che hanno visto coinvolti i monopattini. E nonostante i timori degli oltre 800 dipendenti dei tre principali operatori del settore attivi in città - Dott, Lime e Tier - i quali temono per il loro posto di lavoro.

Con un panorama quotidiano di migliaia di monopattini selvaggi in corsa sui marciapiedi, altri che sfrecciano nonostante il semaforo rosso terrorizzando i pedoni che attraversano, la sindaca ha anche annunciato un «codice della strada» ad hoc contro la guida selvaggia non solo di monopattini, ma anche di biciclette e bici assistite, la cui entrata in vigore è prevista entro la fine dell’estate.

Governo contrario allo stop

Il governo di Elisabeth Borne, al contrario, si era mostrato decisamente contrario al drastico divieto dei monopattini volendo piuttosto favorire una migliore regolamentazione della cosiddetta «piccola mobilità» urbana. Nei giorni scorsi, il ministro dei Trasporti Clément Beaune, un fedelissimo di Emmanuel Macron, ha presentato un piano nazionale che ambisce a una «pacificazione dello spazio pubblico» con regole più rigide. «Se ben organizzati, ben regolati, i monopattini elettrici possono essere una chance», aveva dichiarato Beaune.

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