RIAPERTURE IN QUOTA

Montagna in sicurezza: anche in funivia con guanti, mascherina e finestrini aperti

La prima funivia ad aprire è stata quella di Lagzuoi il 30 maggio ma da metà mese saranno fruibili anche tanti altri impianti di risalita. Ecco dove e con quali limitazioni

di Giambattista Marchetto

Funivia Lagazuoi

3' di lettura

Niente sconti speciali, ma investimenti in sicurezza. Apre nel segno di mascherine, guanti, distanziamento sociale la stagione estiva sulle Alpi. E tra sentieri e impianti di risalita, l'alta quota è accessibile a tutti.


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A Cortina prima riapertura sul Lagazuoi

Cortina ha battuto tutti nello sprint con la riapertura della funivia del Lagazuoi il 30 maggio, primo impianto di risalita dell'arco alpino.
Gli impiantisti hanno lavorato per individuare soluzioni in grado di garantire tranquillità e sicurezza agli ospiti. Basta indossare guanti e mascherine, mantenere le distanze, seguire le istruzioni per accedere agli impianti. Verranno messi a disposizione anche dispositivi igienizzanti per le mani. In funivia e in cabinovia si viaggerà con finestrini aperti per consentire l'areazione e la ventilazione. Sono garantite igienizzazione e sanificazione per tutti gli impianti di risalita.
Dopo il Lagazuoi apriranno le 5 Torri, Auronzo, e Col de Varda (Misurina) il 20 giugno, il Cristallo il 26 giugno, Pié Tofana-Duca d'Aosta e Duca d'Aosta-Pomedes il 27 giugno, Fedare, Socrepes, Tofana-Freccia nel Cielo il 4 luglio e il Faloria il 25 luglio.
Nell'ambito della strategia di destinazione, Cortina Marketing ha presentato agli operatori il progetto Medical Wellness in grado di coinvolgere le categorie turistiche, i medici, professionisti della sanità, guide, istruttori, ristoratori. Inoltre l'iniziativa Cortina for Us prevede una copertura assicurativa in grado di tutelare il turista in caso di contagio da Covid-19, anche al suo rientro.



Escursioni e sapori in Rio Pusteria

Riparte ufficialmente il 20 giugno anche l'area vacanze sci & malghe Rio Pusteria, il territorio compreso tra la Valle Isarco e la Val Pusteria, tra altipiani, pascoli e oltre 30 malghe tradizionali. Da quella data impianti, attrazioni e strutture ricettive e di ristorazione sono pronti ad accogliere in sicurezza i loro ospiti. Baite, punti panoramici sulle vette dolomitiche, sentieri tematici e tante opportunità di praticare sport, dall'escursionismo alla bike, dalla pesca all'arrampicata, dal rafting al parapendio. L'area Rio Pusteria riapre garantendo le misure di sicurezza per vivere la scoperta della natura incontaminata e delle tradizioni. E per gli impianti di risalita in tutto l'Alto Adige valgono le regole di tutela condivise dagli impiantisti.
Da non perdere le escursioni classiche che permettono di ammirare, fotografare o per i più esperti raggiungere cinque meravigliose vette altoatesine: il Picco della Croce (3.132 m), Cima Cadini (2.888 m), Cima Seefeldspitze (2.715 m), Cima Gaisjoch (2.641 m) e Astjoch (2.194 m). D'obbligo una sosta a Malga Fane, un villaggio alpino unico nel suo genere a 1.739 m di quota sopra il paese di Valles: combinazione di natura e tradizione, luogo di partenza per innumerevoli escursioni e ottimo punto di ristoro.
Mix di natura e tipicità, Rio Pusteria è anche sinonimo di cucina tradizionale e prodotti tipici: lo raccontano le oltre 30 strutture tra malghe, baite e rifugi che valorizzano i sapori altoatesini e sfruttano gli ampi spazi esterni per garantire una pausa ristoratrice all'aria aperta, autentica e sicura.


Alpe Lusia e San Pellegrino tra cultura e sport

L'apertura degli impianti di risalita è fissata per il 20 giugno anche per gli impianti dell'area San Pellegrino, tra Veneto e Trentino. Il 20 inaugura le corse la seggiovia Costabella, dal 27 giugno sarà in funzione la telecabina dell'Alpe Lusia, dal 4 luglio lo start della cabinovia Falcade–Le Buse e della funivia Col Margherita che collega in pochi minuti il passo al la cima (dove si trova il nuovo rifugio InAlto a 2.514 m). Appassionati di trekking, arrampicata, mountain bike e passeggiate potranno così finalmente tornare a perdere lo sguardo tra il Focobon e le Cime dell'Auta, le Pale di San Martino e il gruppo del Catinaccio Rosengarten. E dal 4 luglio l'arte è in quota con l'esposizione delle opere del museo Murer di Falcade in una sorta di museo en plein air. Il programma estivo muove poi tra concerti e scoperte nel segno del gusto. Tra gli alpeggi del Lusia, passando per il rifugio Larezila, si giunge nella splendida oasi naturale di Colvere. Un percorso in cui vivere il wellness nella natura con un ruscello in cui immergere i piedi per beneficiare del potere curativo dell'acqua secondo i principi Kneipp e punti panoramici in cui praticare la meditazione e lo yoga.

Col Margherita (foto di Nadia Basso)

Lo yoga per connettersi al territorio

Il 21 giugno c’è un’occasione speciale per festeggiare il paesaggio alpino e celebrare la Giornata Internazionale dello Yoga. Dal proprio salotto, dal giardino o da qualsiasi altro angolo della terra in cui ci si trovi si potrà praticare yoga ammirando le Dolomiti Patrimonio Unesco. Sulla terrazza naturale del Col Margherita, a 2.514 metri, nella Ski Area San Pellegrino, andrà in onda la trasmissione live in streaming globale, espandendo la propria consapevolezza grazie all'associazione culturale cuoriDILUCE. Basta connettersi al canale Youtube dalle 8 alle 10 e salutare il sole insieme ai maestri in vetta!

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