Monte Bianco, la Valle d’Aosta installa un radar per monitorare il ghiacciaio a rischio crollo
Svolta per controlli in tempo reale. La tecnologia affianca il sistema già in uso, che confronta immagini scattate una volta al giorno
di Antonio Larizza
2' di lettura
Da giovedì mattina un radar sorveglierà in tempo reale, 24 ore su 24, il ghiacciaio di Planpincieux, sul massiccio del Monte Bianco, che rischia di crollare sulla Val Ferret, sopra Courmayeur.
La tecnologia sarà affiancata ai sistemi di monitoraggio già in uso, il più importante dei quali è quello fotografico, che confronta immagini scattate con cadenza quotidiana. Una forma di monitoraggio non progettata per funzionare come sistema di allarme.
Il nuovo sistema radar potrà funzionare anche in condizioni di scarsa visibilità, permettendo di stimare in tempo reale il movimento della massa, la cui velocità è aumentata negli ultimi giorni, superando il mezzo metro ogni 24 ore.
«Al momento non esistono rischi per la popolazione - spiega al Sole 24 Ore Stefano Borrello, assessore a opere pubbliche, territorio, edilizia residenziale e pubblica della regione autonoma Valle d’Aosta, al termine del sopralluogo in elicottero condotto con tecnici e geologi mercoledì sul giacciaio- . Il ghiacciaio è in una zona alta. Se dovesse crollare, la massa cadrà in una zona non abitata. Crolli del fronte di qualche centinaia di metri cubi ci sono sempre stati. Questa volta però il fronte a rischio crollo è molto più ampio. Il rischio però riguarda la tutela del territorio. Non ci sono pericoli per la città e per gli abitanti della zona».
Le condizioni meteo attese per i prossimi giorni potrebbero aiutare. Fortunatamente in base alle previsioni dell’ufficio meteo della Valle d'Aosta, nella zona cadrà qualche centimetro di neve fino a quota 2.200-2.300 metri. Precipitazioni che potrebbero favorire il rallentamento della massa instabile.
Nel frattempo la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Courmayeur hanno disposto la chiusura della strada comunale della Val Ferret. «Nessun modello scientifico ci può dire oggi se e quando ci potrà essere questo distacco - spiegano dalla Regione - possiamo però prevedere quale sia l’area interessata nel caso in cui avvenga il crollo». Ovvero la strada della Val Ferret.
La massa a rischio collasso è di circa 250 mila metri cubi. A dare l'allarme, nei giorni scorsi, sono state le strutture tecniche della Regione Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna sicura, registrando un'accelerazione del movimento che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno.
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