Moody’s più ottimista su Italia ed Eurozona: stime Pil al rialzo, rientra l’allarme energia
L’inflazione su base annua dovrebbe invece scendere a dicembre al 3,3% contro il +12,3% registrato a dicembre 2022 rispetto all’anno precedente
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Moody’s ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Pil per l’Italia nel 2023 a +0,3% dal -1,4% precedente. La revisione - si spiega nel Global Macro Outlook - riflette i minori rischi di una carenza di energia a breve termine e il recente calo dei prezzi dell’energia. L’inflazione su base annua dovrebbe invece scendere a dicembre al 3,3% contro il +12,3% registrato a dicembre 2022 rispetto all’anno precedente.
Le prospettive economiche del 2023 per l’intera area dell’euro sono migliorate, soprattutto perché non si sono materializzati i timori peggiori circa un grave shock energetico provocato dall’invasione russa dell’Ucraina. Gli esperti dell’agenzia hanno alzato le stime di crescita del pil dell’eurozona per l’anno in corso a +0,5%. L’incertezza principale per l’economia dell’area euro - si legge nel rapporto - è la autosufficienza energetica nella seconda metà del 2023 e nel 2024. Anche se il settore industriale ha resistito bene, i vincoli all’approvvigionamento di energia rimarranno un ostacolo alla crescita.
“Le banche centrali manterranno i tassi di interesse in territorio restrittivo più a lungo di quanto si aspettino i mercati finanziari”, afferma il global macro outlook pubblicato oggi dall’agenza di rating. “Mentre vi è una chiara sensazione che la fine della manovra di stretta sui tassi sia vicina - si legge nel rapporto - non è noto quanti altri aumenti dei tassi di interesse saranno appropriati e per quanto tempo i tassi rimarranno in territorio restrittivo. La Fed e altre banche centrali sarebbero costrette a una manovra ancora più aggressiva di stretta se un allentamento delle condizioni finanziarie dovesse minare i loro sforzi di ridurre la domanda aggregata”.
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