Moratti, sei investimenti negli Usa con il fondo Cliffs
La prossima estate partirà il fundraising di MIP II con l’obiettivo di raccolta di 250 milioni di euro
di Monica D'Ascenzo
2' di lettura
«L’industria del venture capital a livello mondiale sta vivendo una ricalibrazione: le valutazioni delle società in portafoglio sono scese. Se una società valeva cento, oggi vale 60-70 non solo a seguito degli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina, ma anche per la ripresa dell’inflazione, cha sta influendo molto sui valori. Quanto durerà nessuno lo sa al momento, ma se guardiamo ai corsi storici, durante le crisi c'è sempre stato un ribasso delle valutazioni per circa un anno e poi si torna ai livelli precedenti».
Angelo Moratti, fondatore di Milano Investment Partners Sgr con Paolo Gualdani, misura il polso della situazione dell’industria non solo in Italia e in Europa, ma anche negli Stati Uniti dove la società sta investendo con il fondo Cliffs, che dopo l’ingresso nel capitale di Skydweller Aero, Sonatus e Elroy Air, annuncia ora gli investimenti in HelixNano, Olatec e ORB Aero. «Abbiamo deciso di lanciare un fondo deep tech, focalizzato sugli Usa, che investe nelle aziende early stage per cogliere le opportunità di innovazione che stanno nascendo nella Silicon Valley. Il fondo Cliffs, con una dotazione al momento di 15 milioni, ha già realizzato sei investimenti, ma l'obiettivo è quello di arrivare a una raccolta di 30 milioni» commenta Moratti, che aggiunge: «Investiamo in aziende in cui siamo in buona compagnia». Il fondo, infatti, ha coinvestito con nomi come Bill Gates, Sam Altman (fondatore e ceo di OpenAI), Peter Thiel (cofondatore di Paypal e primo investitore di Facebook).
MIP Sgr è una piattaforma di fondi alternativi e diversificati per fasi di crescita delle aziende e ambiti geografici: nei club deal opera attraverso U-Start Ventures; nell’early stage americano sul verticale deeptech con Cliffs; nel consumer con focus sull’Italia con il nuovo fondo MIP II, che inizierà la raccolta nei prossimi mesi. «Partiamo con il processo di fundraising questa estate e l'obiettivo di raccolta è di 250 milioni, in netta crescita rispetto ai 100 milioni raccolti dal primo fondo. Gli investimenti potranno essere dei follow on di MIP I oppure nuovi investimenti. La maggiore dotazione di capitali permetterà di investire ticket più elevati e in aziende più later stage, ma sempre nel consumer tech prevalentemente in Italia» sottolinea Moratti, che aggiunge: «La raccolta avverrà in Italia. Stiamo riscontrando, rispetto al passato, una maggiore propensione delle istituzioni a investire nel venture capital e nell'industria early stage». Fra le exit in pipeline per la Sgr potrebbe esserci l’Ipo sulla piazza di Londra di Poke House.
Il campo da gioco sta diventando sempre più internazionale anche per l’Italia: «Il mondo del venture capital sta diventando sempre più globale. Il fondo Sequoia, che ha investito nel maggior numero di unicorni, è stato sempre focalizzato su Usa e Cina e, invece, ora sta guardando all'Europa. In Europa avevamo 5 unicorni 10 anni fa e oggi ne abbiamo 50. Certo abbiamo ancora pochi unicorni con una valutazione a doppia cifra, ma abbiamo esempi come Spotify che vale 24 miliardi ora» chiosa Moratti.
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