Morto Matteo Guarnaccia, l’artista che illustrò la psichedelia agli italiani
Illustratore, docente e grande conoscitore del costume degli anni Sessanta e Settanta, aveva 67 anni. Lo appassionava la ribellione
di Chiara Savino*
2' di lettura
Matteo Guarnaccia, artista, storico del costume e grande conoscitore della cultura psichedelica, è morto a Milano all’età di 67 anni.
Uomo mite e dal fascino d’artista inconfondibile: capello lungo, camicia a fiori e sandalo, o anche giacca, basco e sciarpina in fantasia. Un uomo di stile, che sapeva catapultarti con le parole nei mitici anni Settanta, in storie e leggende di Hippies e artisti, attraverso mirabolanti avventure e viaggi in giro per il mondo, sempre con tanto entusiasmo per l’arte e la vita. Non si perdeva una inaugurazione di mostra, attento e aggiornato sulle mode e sull’arte contemporanea, volenteroso di progettare nuove avventure editoriali. Matteo è stato artista, illustratore, conoscitore d’arte psichedelica, esperto di storia del costume degli anni Sessanta e Settanta, insegnante.
Con lui abbiamo realizzato molti volumi illustrati, pubblicati da 24 ORE Cultura, tutti accomunati dal tema della ribellione ai canoni precostituiti e dalla spiccata multidisciplinarietà, tra cui si ricordano: Elio Fiorucci e Vivienne Westwood, libri in cui in maniera inedita è stato indagato il processo artistico di entrambi gli stilisti, che potremmo definire il «backstage» creativo, dall’idea all’abito finito; Pirati. Culture e stili dal XV secolo a oggi, in cui il «pirata» Matteo ha esplorato la contaminazione tra le diverse discipline artistiche in continuo rimando alla simbologia piratesca; Fashion sabotage, dove ancora una volta sono stati protagonisti la moda maschile e ribelle; David Bowie e The Punk playbook, dove i mitici personaggi diventano paper dolls da vestire con abiti e accessori filologicamente ridisegnati da Matteo; e infine Hippy revolution. Storie e avventure dalla summer of love, vero e proprio racconto ad immagini di un movimento che ha saputo rivoluzionare la storia dell’uomo attraverso i suoi contenuti e il suo vocabolario iconografico multicolori.
L’ultimo lavoro che ci ha regalato Matteo è un testo introduttivo al libro Achille Lauro (edito sempre da 24 Ore Cultura nel 2021), testo che definirei geniale, che porta chiaramente il suo marchio di fabbrica. La scrittura scorre veloce, ricca di aggettivi, rimandi e parallelismi con la storia dell’arte, la musica, la moda, incalzanti intrecci e trame, ricca di iperboli narrative, proprio come Matteo sapeva esprimere attraverso i suoi disegni, in cui la spessa linea nera si attorcigliava fluida su se stessa, in esplosivi arabeschi colorati che riempivano tutta la superficie del foglio. Così Matteo, uomo dai modi gentili, delineava personaggi e storie, attraverso gesti di esuberante artisticità, che dischiudevano un mondo interiore esplosivo e multicolori. Ahoy Matteo!
* Responsabile Editoriale 24Ore Cultura
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