Ucraina, ultime notizie. Kiev: tecnici russi stanno lasciando centrale Zaporizhzhia, che è stata minata. Russia, aumento salari militari del 10,5%
I punti chiave
- Kiev: tecnici russi stanno lasciando centrale Zaporizhzhia
- Arrestato l’uomo che ha sparato all’aeroporto di Chisinau
- Russia: stipendi di militari e poliziotti aumentano del 10,5%
- 007 Kiev, Fsb è stato incaricato di uccidere Prigozhin
- Cremlino annuncia: la Wagner non combatterà più in Ucraina
- Cnn: Casa Bianca valuta invio a Kiev di munizioni a grappolo
- Wsj: Usa valutano invio a Kiev di missili a lungo raggio
- Ue pronta a contribuire agli impegni di sicurezza per Kiev
- Cnn: Surovikin membro segreto della Wagner
Usa: «Continuiamo a sostenere l’Ucraina»
Gli Stati Uniti ribadiscono il loro continuo sostegno all’Ucraina anche se la controffensiva lanciata ha un po’ deluso le aspettative. «Siamo in costante contatto con le nostre controparti ucraine e continuiamo a fare quello che possiamo per aiutarli nella controffensiva», afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby parlando di aiuto e sostegno nell’addestramento.
Zelensky: «Oggi abbiamo avuto progressi in tutte le direzioni»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che l’esercito ucraino è avanzato in tutte le aree delle operazioni. Lo riportano Ukrainska Pravda e Ukrinform citando il suo consueto videomessaggio serale. «Durante questa giornata, abbiamo avuto progressi in tutte le direzioni», ha affermato, precisando che le prossime settimane saranno attive per l’Ucraina nel campo della politica estera. «Ho anche tenuto diverse riunioni preparatorie significative oggi, sia per quanto riguarda il contesto interno nel nostro stato, le misure interne rilevanti, sia per le misure internazionali», ha detto. «Sta iniziando un periodo estremamente importante di politica estera, un lavoro per la pace attraverso l’espansione del nostro capacità di sicurezza, le nostre alleanze e cooperazioni».
Wsj: il capo della Cia rassicura il Cremlino dopo la Wagner
Il direttore della Cia William Burns ha sentito la sua controparte russa dopo il fallito ammutinamento di Wagner. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Burns ha parlato con Sergei Naryshkin, il capo dei servizi di intelligence esterni della Russia, al quale avrebbe ribadito che gli Stati Uniti non erano coinvolti nel caos interno russo. La telefonata rappresenta il contatto di più alto livello fra i governi americano e russo dal tentato ammutinamento.
Kiev: tecnici russi stanno lasciando centrale Zaporizhzhia
Secondo i servizi d’intelligence ucraini (Gru), i russi stanno gradualmente riducendo il numero di addetti alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, da loro occupata, ed entro il 5 luglio anche ai tecnici di Rosatom - l’ente per l’energia nucleare russa che gestisce l’impianto - e a quelli ucraini che hanno firmato un contratto con essa è stato “consigliato” di lasciare. Secondo Kiev, la centrale atomica è stata minata in precedenza dai russi. “Secondo gli ultimi dati, il contingente di occupazione sta gradualmente lasciando il territorio dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia”, scrive il Gru sul proprio canale Telegram.Tajani: spero che Zuppi favorisca liberazione dei bimbi ucraini
“Noi abbiamo seguito con grande attenzione la missione voluta da Papa Francesco. Il Cardinale Zuppi è un uomo di grande esperienza ed ha già ottenuto, in passato, risultati concreti. Però non mi pare che da parte russa ci siano state risposte molto positive”. A dirlo il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Villa San Giovanni, commentando la missione del cardinale Zuppi in Ucraina e Russia. “Mi auguro che lo sforzo del cardinale Zuppi possa quantomeno favorire la restituzione, la liberazione di bambini ucraini deportati in Russia - ha aggiunto - e rafforzare il corridoio verde, nel senso di stabilizzare questo corridoio che permette di portare grano e cereali dall’Ucraina verso l’Africa. A questo punto, mi auguro che possa essere seguito da entrambe le parti, Russia ed Ucraina, per dar vita ad una zona franca attorno alla centrale di Zaporizhzhia, al fine di evitare un disastro nucleare che sarebbe peggiore di quello di Chernobyl. Ben vengano le iniziative di pace, e però, mi pare che da parte russa le risposte siano state non di particolare accoglienza rispetto ad una iniziativa positiva del Vaticano”.
Zelensky critica gli alleati, gli aiuti non sono sufficienti
«Posso dire che l’aiuto non è sufficiente. Quando critico i nostri partner è perché alcuni processi stanno rallentando. Se oggi avessimo l’artiglieria che abbiamo richiesto e che i nostri partner possiedono nella quantità richiesta, i processi sul campo di battaglia sarebbero andati molto più veloci». Lo afferma il premier ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato dal giornale spagnolo El Mundo, rispondendo a una domanda su cosa possono fare i paesi alleati per aiutare il suo Paese. «Se ricevessimo i più moderni aerei da combattimento che abbiamo ordinato, i russi non avrebbero la supremazia nei cieli e saremmo in grado di proteggere i nostri. Se avessimo anche i sistemi antiaerei aggiuntivi - prosegue - potremmo difendere la vita dei civili nelle nostre città, oltre alle nostre infrastrutture per noi cruciali. Quando incontro i miei partner, so in dettaglio cosa ha ogni paese. Noi chiediamo il 5% di questa o quella cosa. Siamo molto specifici nelle nostre richieste. Ovviamente capisco che non possiamo chiedere che ci diano tutto, ma possiamo chiedere quelle percentuali. D’altra parte, non mi resta altro che essere grato per quanto ci hanno già fornito. Questo ci aiuta a sopravvivere. Qualche primo ministro degli esteri - conclude - mi ha detto che dovrei essere il loro ministro della difesa, perché so meglio del loro ministro della difesa che tipo di armi tengono nei loro arsenali».
Arrestato l’uomo che ha sparato all’aeroporto di Chisinau
L’uomo che ha aperto il fuoco all’aeroporto di Chisinau uccidendo due persone per poi barricarsi con degli ostaggi è stato arrestato. Lo scrive l’agenzia russa Tass citando media moldavi e aggiungendo poi che l’uomo è stato ferito, secondo quanto ha riferito il ministero dell’interno. Secondo la Tass, si tratterebbe di un passeggero presumibilmente arrivato dalla Turchia.
Sparatoria all’aeroporto di Chisinau, almeno due morti
Due persone sono state uccise in una sparatoria nell’aeroporto di Chisinau, che è stato chiuso. Lo riferisce il ministero dell’Interno moldavo citato dall’agenzia russa Tass. “Uno straniero a cui è stato vietato l’ingresso nel Paese, ha aperto il fuoco contro una guardia di frontiera e poi si è barricato in una delle stanze. Le persone sono state evacuate dall’edificio”, ha detto il ministero dell’Interno moldavo. Nella stanza dove si è barricato l’uomo tiene con se’ degli ostaggi, come riferiscono organi di stampa moldavi, aggiungendo che la polizia si sta preparando a prendere d’assalto l’edificio dove un uomo si è barricato.
Von der Leyen: finite flessibilità bilancio, decidere come sostenere
Le “flessibilità” consentite dal Quadro Finanziario Pluriennale 2021-27, il quadro di bilancio settennale dell’Ue negoziato nel 2020, che hanno consentito di versare “30 mld” di euro in sostegno all’Ucraina in “16 mesi”, sono ormai “esaurite”. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, delineando, in conferenza stampa a Bruxelles, una delle materie che terrà più occupati i leader europei di qui a fine anno. “Ora la domanda logica e naturale - continua - che dovremo affrontare nelle prossime settimane è come” continuare a “sostenere l’Ucraina” fino al 2027. “E’ la principale questione politica che deve essere discussa” a livello Ue. “Anche se non era materia di oggi, sarà certamente discussa anche a livello ministeriale”, conclude.
Kiev: prorogati gli arresti per il metropolita filorusso Pavel
Il tribunale distrettuale di Solomyansk a Kiev ha prorogato di altri due mesi gli arresti domiciliari per l’ex metropolita Pavel del Pechersk Lavra, l’antico Monastero delle Grotte, rimasto fedele al Patriarcato russo dopo lo scisma della Chiesa nazionale ucraina sull’onda della guerra. Il religioso è accusato di essere filoputiniano e favorevole all’invasione russa dell’Ucraina. Lo scrive Ukrinform. Pavel è stato arrestato il primo aprile scorso e confinato con il braccialetto elettronico agli arresti domiciliari: misura che sarebbe scaduta domani, primo luglio. “Il tribunale ha accolto la richiesta dell’ufficio del pubblico ministero di prorogare gli arresti domiciliari”, scrive Ukrinform citando un funzionario locale. La difesa ha chiesto la revoca della misura. Quando in aprile la misura cautelare fu stabilita, la Procura generale scrisse che “il metropolita Pavel della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, ha offeso i sentimenti religiosi degli ucraini e ha giustificato l’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina”, e che il religioso è anche sospettato di “violazione dell’uguaglianza dei cittadini sulla base della loro razza, nazionalità, appartenenza regionale, credenze religiose” per aver “ripetutamente insultato i sentimenti religiosi degli ucraini, sminuito le opinioni dei credenti di altre fedi e ha cercato di creare atteggiamenti ostili nei loro confronti”.
Russia: stipendi di militari e poliziotti aumentano del 10,5%
Il governo russo ha ordinato di aumentare del 10,5% gli stipendi di militari e membri degli organi di sicurezza, compresi polizia, Guardia nazionale e vigili del fuoco, a partire dal primo ottobre: lo riferiscono diversi media russi, tra cui Novaya Gazeta Europe e Meduza.
«Kirill non ha parlato con Zuppi di un incontro col Papa»
Il Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, e il cardinale Matteo Zuppi, nel loro incontro di ieri “non hanno discusso di un nuovo incontro” tra lo stesso Kirill e Papa Francesco, dopo quello dell’Avana nel 2016. Lo ha detto all’Ansa il metropolita Antonij di Volokolamsk, capo del dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa russa. Antonij ha sottolineato tuttavia che si è trattato di un colloquio “molto cordiale”.
«Tecnici Zaporizhzhia devono accusare Kiev in caso di incidente»
Nel caso di un incidente alla centrale atomica di Zaporizhzhia, al personale rimasto nell’impianto sarebbe stato ordinato dagli occupanti russi di “incolpare l’Ucraina”: è quanto scrivono alcuni media ucraini, fra cui Rbc-Ucraina, citando un rapporto dei servizi segreti militari di Kiev (Gru) su Telegram, in base al quale i russi starebbero riducendo progressivamente il personale della centrale. Impianto che gli occupanti usano come base per sparare sulle vicine città ucraine e che l’Ucraina ritiene, sempre da informazioni d’intelligence, che i russi abbiano preventivamente minato.
Michel, l’Ue è unita su Ucraina, è la Russia che è divisa
“Sull’Ucraina l’Ue è unita e tenace. E’ un contrasto con la Russia in cui si vedono crepe e divisioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine del Consiglio Europeo.
Per approfondire/ Perché la guerra in Ucraina ha aumentato la dipendenza dell'Europa dagli Usa
Putin sente Modi, «Kiev rifiuta una soluzione politica»
Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con Narendra Modi. Lo riferisce la Tass, aggiungendo che il presidente russo ha parlato con il premier indiano che è Kiev a rifiutarsi di risolvere il conflitto con una soluzione diplomatica. “Le parti hanno discusso della situazione intorno all’Ucraina. Il presidente russo ha valutato la situazione attuale nella zona delle operazioni militari speciali, indicando il rifiuto categorico di Kiev di adottare misure politiche e diplomatiche per risolvere il conflitto”, si legge in una nota del Cremlino.
Bbc, satellite rivela sospetto campo Wagner in Bielorussia
Una nuova immagine satellitare ad alta risoluzione ottenuta dalla Bbc rivela la presenza in Bielorussia di centinaia di nuove strutture, simili a tende, che potrebbero costituire il nuovo accampamento militare del gruppo Wagner. In particolare, le tende sono sorte nei pressi di una base militare in disuso a circa 20 chilometri dalla città di Asipovichy, un centinaio di chilometri dalla capitale Minsk. Anche secondo i media russi, il complesso potrebbe ospitare i mercenari.
Il progetto anti-disinformazione Bbc Verify ha segnalato che le oltre 300 strutture sono state certamente erette nelle ultime due settimane, dato che in una precedente immagine satellitare, catturata il 15 giugno, non c’era traccia di tende militari nell’area vicino Asipovichy. Un’eventuale presenza di Wagner in Bielorussia potrebbe costituire un’ulteriore minaccia per l’Ucraina e gli altri Stati al confine, come Polonia, Lettonia e Lituania, preoccupati dalle attività che Wagner potrebbe intraprendere nel Paese.
Prigozhin in Bielorussia, Zelensky ordina di rafforzare fronte nord
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ordinato ai suoi massimi comandanti militari di rafforzare il settore settentrionale dell’Ucraina dopo l’arrivo del leader della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. A lui si sarebbe uniti anche cinquemila mercenari della Wagner, come riferiscono rapporti dell’intelligence ucraina. A loro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha offerto l’uso di un campo militare abbandonato.
Conte (M5S): lavorare subito a un negoziato
“Sono stato forse il primo leader di partito a chiamare Mario Draghi e comprendere l’importanza di una linea comune internazionale, dicendo che eravamo tutti a favore degli ucraini. C’era da prendere una posizione politica e chiara. Aldilà delle ragioni, c’è stato un aggressore e un aggredito. C’è stata da subito la necessità di accettare, dichiarare e sanzionare la violazione del diritto internazionale. Dopodiché abbiamo detto subito a Draghi assolutamente anche aiuti militari ma non può essere questa la strada perché era già visibile la strada, bisogna subito lavorare a un negoziato per impostare un negoziato e portare a una via di uscita”. Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5s durante il convegno “Guerra o pace?”.
Consigliere di Putin Ushakov incontra di nuovo Zuppi, “in attesa di nuove proposte dal Papa”
Il Consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, ha reso noto di aver nuovamente incontrato l’inviato del Pontefice per la crisi in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, per discutere e riassumere con lui i risultati della sua visita a Mosca, come si legge sull’agenzia Interfax. “Il cardinale ed io ci siamo nuovamente incontrati oggi per riassumere i risultati” della missione, dopo il suo incontro con il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e la Garante per i diritti dei bambini, Maria Llovo-Belova. Riunioni che Ushakov ha definito “molto utili”. In particolare, con Lvova-Belova, sono state discusse questioni “specifiche”, nonché il tema delle relazioni fra il Vaticano con il Patriarca.
“Oggi abbiamo concordato che il Cardinale riferirà personalmente a Papa Francesco le sue impressioni sui negoziati di Mosca e che, se ci saranno altre proposte, noi saremo pronti a discuterne, vale a dire che abbiamo concordato di rimanere in contatto”. Non sono tuttavia state fissate date precise per ulteriori contatti. “Riferiremo anche alla nostra leadership sulle trattative avvenute. Poiché Zuppi è venuto qui come rappresentante speciale del Papa, tornerà a Roma, lo incontrerà personalmente e riferirà, e poi vedremo cosa si può fare , quanto ulteriormente possiamo coordinare in una certa misura il lavoro congiunto sul binario umanitario”, ha affermato Ushakov.
Podolyak, ”non rinunciamo a territori in cambio di pace”
’’L’Ucraina non rinuncerà a parte del suo territorio per fermare la guerra. Perché gli accordi di cessione di ’territorio per la pace’ portano inevitabilmente solo a un’escalation del conflitto e a fasi successive della guerra’’. Lo ha scritto su Twitter Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. ’’Qualsiasi concessione all’aggressore lo provoca inevitabilmente verso una forte espansione di azioni aggressive, crescita di appetiti e desiderio di annullare palesemente il diritto internazionale’’, ha aggiunto. Per questo, ha proseguito, ’’nessun Paese maturo e sovrano accetterà mai tali accordi se vuole preservare il rispetto di sé e la libertà. E non offrirà mai il suicidio ad altri paesi partner. Questo è un assioma’’.
Kiev, colpito quartier generale esercito russo a Berdiansk
Le forze armate ucraine hanno rivendicato di aver colpito il ’’quartier militare generale russo’’ e l’impianto di stoccaggio nella città portuale di Berdiansk, nella regione di Zaporizhzhia. “Un quartier generale nemico e un deposito di carburante alla periferia di Berdiansk temporaneamente occupata sono stati distrutti questa mattina a seguito di un attacco riuscito delle forze di difesa”, hanno detto le forze armate ucraine in un post su Telegram. Vladimir Rogov, un funzionario filorusso nella regione occupata di Zaporizhzhia, aveva affermato che le difese aeree avevano abbattuto i missili lanciati dall’Ucraina verso Berdiansk.
Foreign fighter filorusso di Rovereto arrestato a Malpensa
Dal 2016 avrebbe combattuto con le milizie filo russe dietro compenso. Ieri, appena atterrato all’aeroporto di Milano Malpensa, è stato arrestato. Alessandro Bertolini, 29 anni, il foreign fighter di Rovereto, in Trentino, per la Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova avrebbe preso parte “ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del governo ucraino, Stato estero dì cui non era né cittadino né stabilmente residente, senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti in conflitto”. Alessandro Bertolini, difeso dall’avvocato Massimiliano Luigi Scialla, oggi è stato interrogato ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Cremlino, ”apprezziamo posizione imparziale del Vaticano”
Il consigliere presidenziale russo per la politica estera Yuri Ushakov ha dichiarato di aver incontrato di nuovo oggi il cardinale Matteo Zuppi per fare il punto della sua visita a Mosca: lo riferisce l’agenzia Interfax. La Russia ha espresso un “alto apprezzamento” per la posizione “equilibrata e imparziale” del Vaticano illustrata da Zuppi sulla situazione in Ucraina ed è pronta a discutere ulteriori proposte se emergono. Il Vaticano, ha aggiunto Ushakov, ha mostrato la volontà di depoliticizzare la soluzione dei problemi umanitari legati al conflitto in Ucraina. “Sosteniamo questa intenzione del Papa”, ha concluso il consigliere.
Santa Sede, fruttuoso incontro Zuppi con Kirill
Il cardinale Matteo Zuppi, inviato di Papa Francesco, nel corso del suo viaggio a Mosca, “ha avuto anche un fruttuoso incontro con Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, al quale ha trasmesso il saluto del Santo Padre e con il quale si è ugualmente intrattenuto su iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica”. Lo comunica la Santa Sede in merito al viaggio del presidente della Cei a Mosca.
Kiev, tecnici russi stanno lasciando centrale Zaporizhzhia
Secondo i servizi d’intelligence ucraini (Gru), i russi stanno gradualmente riducendo il numero di addetti alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, da loro occupata, ed entro il 5 luglio anche ai tecnici di Rosatom - l’ente per l’energia nucleare russa che gestisce l’impianto - e a quelli ucraini che hanno firmato un contratto con essa è stato “consigliato” di lasciare. Secondo Kiev, la centrale atomica è stata minata in precedenza dai russi. “Secondo gli ultimi dati, il contingente di occupazione sta gradualmente lasciando il territorio dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia”, scrive il Gru sul proprio canale Telegram.
007 Kiev, Fsb è stato incaricato di uccidere Prigozhin
Il Servizio Federale di Sicurezza (FSB) russo è stato incaricato di liquidare il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin dopo la rivolta del 24 giugno scorso. È quanto afferma il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, come riporta il Kyiv Indipendent. “In ogni caso, tutti questi potenziali tentativi di assassinio non saranno veloci”, ha precisato Budanov parlando al media Zone War, “ci vorrà un po’ di tempo per avere gli approcci adeguati e per raggiungere la fase in cui sono pronti a realizzare una grande operazione”. “Ma ancora una volta”, ha aggiunto, “vorrei sottolineare che si tratta di una grande domanda aperta. Riusciranno a realizzare l’ordine? E avranno il coraggio di eseguirlo?”.
Visita a sorpresa del ministro della Difesa lituano a Kiev
Il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas, è arrivato oggi a Kiev per una visita di lavoro non precedentemente annunciata. Nel corso della visita, Anusauskas incontrerà il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, per discutere di sicurezza, delle prospettive di un contrattacco, nonché del piano di sostegno militare lituano all’esercito ucraino. Due giorni fa, in occasione della sua visita in Ucraina, il Presidente lituano, Gitanas Nauseda, aveva annunciato la decisione del suo paese di donare all’Ucraina due sistemi d’arma antiaereo a corto e medio raggio Nasams.
Capo militari Kiev a Wp, «ci servono più armi e ci servono ora»
Per la controffensiva all’Ucraina “servono più armi americane, armi di tutti i tipi e ci servono ora”: questo il concetto espresso dal comandante dell’esercito di Kiev, gen. Valery Zaluzhny, in un’intervista al Washington Post, in cui dice anche: “Mi irrita quando sento dire che la campagna per riconquistare i territori ai russi “procede più lentamente del previsto”.
Zaluzhny protesta che i partner e alleati occidentali, America inclusa, obiettano che non ha senso un’offensiva terrestre senza copertura aerea, esposta all’artiglieria e alla superiorità dell’aria delle forze di Mosca. Eppure gli aerei chiesti da Kiev, in particolare gli F-16, sono stati tenuti nascosti e solo di recente è stato dato il via libera di principio: caccia che, rimarca Zaluzhny, non si vedranno sui campi di battaglia” almeno fino all’autunno inoltrato, per bene che possa andare”. “Mi fa incazzare”, dice l’alto ufficiale ucraino al Wp, anche quando sente dire che l’Ucraina “dovrebbe sparare più granate d’artiglieria” e che “i russi ne sparano dieci volte di più”: “abbiamo ha risorse più limitate”, ricorda Zaluzhny.
“Questo non è uno show, che tutto il mondo può guardare e godersi, magari facendo scommesse. Ogni metro costa sangue”, ricorda Zaluzhny, intervistato nel suo ufficio a Kiev. “Senza essere pienamente armati, questi piani non sono praticabili. Ma vengono comunque portati avanti, anche se forse non con la velocità che gli spettatori dello show e gli osservatori vorrebbero vedere. Ma proprio questo è il problema”.
Lavrov, «bambini evacuati in Russia possono tornare se chiesto da genitori»
I bambini “evacuati” dalle zone dell’Ucraina occupate dalle forze russe possono tornare dai genitori, se lo richiedono, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, all’indomani della missione dell’inviato del Papa, Matteo Zuppi a Mosca proprio per discutere di questo tema, come punto di partenza per accordi fra Mosca e Kiev. “Siamo molto preoccupati per la sorte dei bambini che si trovano in zone di conflitto. E’ noto l’elenco dei bambini che ora si trovano in territorio russo, nessuno nasconde i loro nomi, nessuno nasconde le coordinate di dove si trovano. E se questi bambini hanno genitori o parenti diretti, hanno tutto il diritto di prendere questi bambini”, ha affermato il ministro.
Kiev, 6 morti in 24 ore a Zaporizhzhia e Kherson
In Ucraina attacchi missilistici e bombardamenti russi hanno provocato la morte di almeno 6 civili e il ferimento di altri 7 nelle ultime 24 ore negli oblast meridionali di Zaporizhzhia e di Kherson, dove sono stati colpiti 102 insediamenti e e 49 infrastrutture, secondo quanto rivelato dalle autorità locali citate dal Kyiv Independent. Ci sono stati raid negli ultimi giorni anche nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Mykolaiv, Dnipropetrovsk, Lugansk e Donetsk, ma senza vittime. I russi, si rende noto, hanno attaccato con cannoni, mortai, razzi da lanciatori multipli, raid aerei.
Il Papa, la guerra è un disastro, non possiamo rassegnarci
Il Papa torna a parlare di “pace, specialmente nella martoriata Ucraina. È una guerra che, toccandoci più da vicino, ci mostra come in realtà - afferma in un discorso al Patriarcato ecumenico - tutte le guerre sono solo dei disastri, dei disastri totali: per i popoli e per le famiglie, per i bambini e per gli anziani, per le persone costrette a lasciare il loro Paese, per le città e i villaggi, e per il creato, come abbiamo visto recentemente a seguito della distruzione della diga di Nova Kakhovka. Come discepoli di Cristo, non possiamo rassegnarci alla guerra, ma abbiamo il dovere di lavorare insieme per la pace. La tragica realtà di questa guerra che sembra non avere fine esige da tutti un comune sforzo creativo per immaginare e realizzare percorsi di pace, verso una pace giusta e stabile”.
Kiev, lanciati 11 attacchi contro postazioni russe
Nell’ultimo giorno di combattimenti l’aeronautica militare ucraina ha lanciato 11 attacchi contro unità e mezzi russi. Lo afferma un rapporto, pubblicato su Facebook, delle forze armate ucraine. “Unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito tre posti di comando, due gruppi di manodopera, una stazione radar e 13 unità di artiglieria sulle postazioni di tiro nell’ultimo giorno”, si legge nel report.
Zaporizhzhia: Mosca a Onu, preoccupati per minacce Kiev a centrale
La Russia ha diffuso una lettera inviata al Consiglio di sicurezza e all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella quale vengono espresse preoccupazioni su possibili sabotaggi ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta la Tass, che cita il rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya. “L’apparente incapacità del regime di Kiev di rinsavire e smettere di minacciare la centrale nucleare solleva preoccupazioni estremamente serie sul fatto che le sue accuse provocatorie contro la Federazione Russa non siano altro che una cortina fumogena per nascondere i preparativi per un vero incidente all’impianto”, si legge nella lettera.
Kiev, abbattuti 10 droni su 13 lanciati dai russi
Dieci droni Shaded-136/131 sui 13 lanciati dai russi la scorsa notte sono stati abbattuti dalle forze di difesa ucraine. Lo riporta Unian che cita un resoconto dell’aeronautica ucraina, secondo il quale i russi hanno attaccato da sud-est utilizzando “13 droni kamikaze Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana dalla costa orientale del Mar d’Azov e 4 missili guidati antiaerei del sistema di difesa aerea S-300”. Nella regione di Zaporizhzia sono state attaccate le strutture militari e infrastrutturali. Al momento non si registrano vittime.
Mosca, esplosioni a Berdyansk, attivata l’antiaerea
Una serie di esplosioni si sono verificate questa mattina a Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia controllata dai russi. Lo riporta la Tass che cita un portavoce locale, secondo il quale si è attivato il sistema di difesa aerea. “Alle 8 ora di Mosca (le 9 in Italia), a Berdyansk si sono uditi i rumori delle esplosioni.
Secondo le informazioni preliminari, il sistema di difesa aerea delle forze armate russe ha funzionato”, ha detto il portavoce.L’Ungheria si oppone al piano Ue di prestare più soldi all’Ucraina
L’Ungheria respinge i piani della Commissione europea di concedere più soldi all’Ucraina e non è disposta a contribuire con denaro aggiuntivo per finanziare l’aumento dei costi del debito dell’UE, ha detto venerdì alla radio di stato il primo ministro Viktor Orban.
Orban, parlando a margine del vertice Ue di Bruxelles, ha detto che si tratta di una richiesta “ridicola” da parte della Commissione che l’Ungheria contribuisca con più soldi, quando Budapest - insieme alla Polonia - non ha ricevuto fondi dal Recovery Fund dell’Ue per una controversia legale.
L’Unione Europea fornirà all’Ucraina 50 miliardi di euro (54,30 miliardi di dollari) in aiuti per il periodo 2024-27, ha dichiarato il presidente del blocco il 20 giugno.
Da Banca mondiale prestito da 1,5 mld di dollari
La Banca mondiale ha dichiarato di aver approvato un prestito di 1,5 miliardi di dollari all’Ucraina. Lo riporta la Cnn. “Questo sostegno contribuirà a fornire sollievo alle famiglie e mitigare gli impatti dell’invasione della Russia”, si legge in una nota. Il prestito è garantito dal governo giapponese nell’ambito dell’Advancing needed credit enhancement for Ukraine Trust Fund. La Banca mondiale ha aggiunto di aver mobilitato oltre 37,5 miliardi di dollari totali per aiutare l’Ucraina.
Leader Ue promettono impegni per sicurezza, aiuti militari a lungo termine
L’Unione Europea e i suoi Stati membri “sono pronti a contribuire, insieme ai partner, ai futuri impegni in materia di sicurezza nei confronti dell’Ucraina, che aiuteranno il Paese a difendersi a lungo termine, scoraggiare gli atti di aggressione e resistere agli sforzi di destabilizzazione”. Lo riportano le conclusioni del Consiglio Europeo sull’Ucraina, approvate dai capi di Stato e di governo a Bruxelles, pubblicate nella notte. La parola “committments”, impegni, è usata appositamente per distinguerli dalle “guarantees”, garanzie in materia di sicurezza che può dare solo la Nato. Al riguardo, gli Stati membri e l’Ue “valuteranno tempestivamente le modalità di tale contributo”.
Gli impegni “saranno assunti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri”. Il presidente francese Emmanuel Macron, si apprende da fonti diplomatiche Ue, è stato tra i maggiori sostenitori di questo passaggio delle conclusioni e nel dibattito ha sottolineato che l’Ue può svolgere un ruolo in questo campo, senza invadere né sovrapporsi alle competenze della Nato. L’Ue, ribadiscono i leader, “continuerà a fornire un forte sostegno finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario”. I leader riconfermano la “disponibilità dell’Ue a fornire sostegno militare sostenibile all’Ucraina per tutto il tempo necessario”, in particolare attraverso “la missione di assistenza militare dell’Ue e lo strumento europeo per la pace”. Oltre ad aver fatto “il punto sui progressi” nella consegna di “un milione di munizioni da artiglieria e missili per l’Ucraina”, si condanna la “deliberata distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka”
Cnn: Casa Bianca valuta invio a Kiev di munizioni a grappolo
L’amministrazione Biden sta seriamente valutando la possibilità di approvare l’invio di controverse testate con munizioni a grappolo in Ucraina: lo riferisce la Cnn citando varie fonti a conoscenza del dossier. “Queste munizioni avrebbero senza dubbio un impatto significativo sul campo di battaglia”, ha spiegato un dirigente statunitense al network. Secondo le fonti, è attesa presto una decisione finale dalla Casa Bianca. Se approvate, le armi potrebbero essere incluse in un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina già il mese prossimo.
Wsj: Usa valutano invio a Kiev di missili a lungo raggio
Gli Stati Uniti hanno preso in considerazione l’approvazione del sistema missilistico a lungo raggio Atacms per l’Ucraina. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari americani ed europei. La decisione è ancora in attesa di approvazione “ai massimi livelli”, scrive il quotidiano.
Ue pronta a contribuire agli impegni di sicurezza per Kiev
Il Consiglio Europeo ha adottato le conclusioni sull’Ucraina e sulla difesa-sicurezza. Viene confermato il paragrafo in cui i 27 leader dichiarano che “l’Unione Europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire, insieme ai partner, ai futuri impegni di sicurezza nei confronti dell’Ucraina, che aiuteranno l’Ucraina a difendersi a lungo termine, a scoraggiare gli atti di aggressione e a resistere agli sforzi di destabilizzazione”.
A questo proposito i Paesi membri “prenderanno rapidamente in considerazione le modalità di tale contributo”. “Tali impegni saranno assunti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri. Il Consiglio Europeo continuerà ad occuparsi della questione”, si legge ancora.
Il Consiglio Europeo riconosce poi “l’impegno e gli sforzi sostanziali dell’Ucraina per soddisfare le condizioni richieste nel suo processo di adesione all’Ue” e incoraggia Kiev “a proseguire sulla strada delle riforme”. L’Unione Europea continuerà a lavorare a stretto contatto con l’Ucraina e a sostenere i suoi sforzi per soddisfare pienamente tutte le condizioni.
Cnn: Surovikin membro segreto della Wagner
Secondo quanto evidenzia la Cnn, il generale Sergey Surovikin, che non si fa vedere in pubblico da giorni, sarebbe un membro segreto della compagnia militare privata Wagner.
L’emittente sostiene di aver visionato documenti riservati sull’ex comandante in capo delle operazioni militari della Russia in Ucraina, che attesterebbero la sua vicinanza al gruppo.
Cremlino annuncia: la Wagner non combatterà più in Ucraina
Il Cremlino è impegnato in un giro di vite sui simpatizzanti della Wagner dopo il fallito golpe della milizia la scorsa settimana e annuncia che non combatterà più in Ucraina. Secondo la Bbc, però, il gruppo di mercenari sta ancora reclutando combattenti in tutta la Russia. Giallo sull’arresto del generale Surovikin, ritenuto, secondo la Cnn che cita il Russian investigative Dossier Center, un membro segreto della Wagner insieme a un’altra trentina di ufficiali e 007. Il Cremlino gela la missione di pace del cardinale Zuppi.