ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Ucraina ultime notizie. Kiev: «Abbiamo condotto azioni offensive in alcuni settori». L’Ue proroga le restrizioni sull’export del grano ucraino

I miliziani anti-Putin della Legione Libertà di Russia hanno annunciato che trasferiranno in Ucraina i soldati russi fatti prigionieri durante le loro incursioni a Belgorod

Mosca: "Colpiti aeroporti militari ucraini"
  • Zelensky ringrazia le sue truppe per i progressi a Bakhmut

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato le sue truppe per i guadagni territoriali ottenuti nei pressi della devastata città di Bakhmut, nell’est del Paese, deridendo la reazione “isterica” di Mosca alle loro assicurazioni di aver respinto attacchi su larga scala. “Vediamo fino a che punto la Russia reagirà in modo isterico a ogni nostra avanzata in questo settore, a ogni nostra presa di posizione. Il nemico sa che l’Ucraina vincerà”, ha dichiarato Zelensky in un video messaggio.

  • Kiev, 20 camion di feriti russi in 24 ore

    Nella sola giornata del 3 giugno, ben “20 camion” hanno trasportato feriti russi “in una scuola convertita in ospedale da campo in un centro abitato del distretto di Svatove nell’oblast di Luhansk”. E’ quanto scrive lo stato maggiore ucraino sulla sua pagina Facebook, parlando di circa 200 soldati russi ricoverati. Secondo il bollettino odierno delle forze armate di Kiev, dall’inizio della guerra sono stati uccisi 210.350 soldati russi, di cui 410 nelle ultime 24 ore.

  • Partigiani russi, «abbiamo ucciso un colonnello forze armate Mosca»

    Il Corpo dei Volontari Russi e la Legione Russa hanno rivendicato di aver ucciso un colonnello delle Forze armate russe, Andrey Stesev, durante un’operazione portata avanti congiuntamente nell’oblast russo di Belgorod. La rivendicazione, con le foto dei documenti di Stesev, viene rilanciata da Ukrainska pravda. La rivendicazione afferma che il colonnello è stato ucciso in battaglia, senza precisare il luogo esatto. Stesev viene descritto come un alto ufficiale del gruppo operativo di Belgorod. “Ai suoi ordini - si legge- lui e i suoi subordinati hanno sistematicamente terrorizzato la popolazione dell’oblast di Belgorod e violato i loro diritti e libertà. In precedenza, Stesev ha ucciso civili in Cecenia, Yugoslavia, Abkhazia e Ucraina”.

  • Podolyak, «a Belgorod scontro fra russi, noi non coinvolti»

    Nell’oblast russo di Belgorod c’è uno scontro fra l’esercito russo e il Corpo dei Volontari russi, l’Ucraina non è coinvolta. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che esorta la Russia a negoziare con i miliziani. “Molte persone si pongono una giusta domanda: che cosa sta esattamente accadendo ora nell’oblast di Belgorod? E’ semplice. Un classico boomerang. Oggi è un ’territorio disputato’, una ’zona grigia’, per il quale vi è uno scontro fra l’esercito di Putin e il Corpo dei volontari russi, cittadini attivi russi che non sono d’accordo con la politica genocida di Mosca e godono del sostegno della popolazione locale. E’ una battaglia fra il Golia russo e il David russo. L’Ucraina non è coinvolta in questo conflitto. Osserviamo il corso degli avvenimenti e ancora una volta chiediamo al regime di Mosca di cessare il fuoco nell’oblast di Belgorod, di sedersi immediatamente al tavolo dei negoziati con il Corpo dei volontari russi e di mettere fine a questo insensato spargimento di sangue. Altrimenti il numero di territori disputati crescerà rapidamente...”, ha twittato Podolyak.

  • Casa Bianca, azioni Kiev oltre confine sarebbero escalation guerra

    Eventuali azioni militari delle forze ucraine in territorio russo non sarebbero un vantaggio “per nessuno” e porterebbero a una “escalation” della guerra. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, sottolineando che questo tipo di escalation consentirebbe a Vladimir Putin di reclamare che quello in corso è un conflitto tra la Nato e la Russia.

  • L’Ue proroga le restrizioni sull’export del grano ucraino

    La Commissione europea ha deciso di prorogare fino al 15 settembre le restrizioni adottate in aprile, e in scadenza oggi, per le esportazioni di grano, mais, semi di colza e semi di girasole dall’Ucraina sul territorio di Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Lo riferisce lo stesso esecutivo comunitario. Le misure limitano a soli motivi di transito l’ingresso dei carichi nei cinque Paesi dell’Est.

  • Mosca, «niente proroga accordo grano se Kiev impone sue condizioni»

    Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Vershinin, ha avvertito: non è possibile un’altra proroga dell’accordo sul grano se l’Ucraina continua a imporre le sue condizioni. Tuttavia, Vershinin ha sottolineato che le consultazioni con i rappresentanti delle Nazioni Unite per sbloccare le trattative, a suo dire interrotte a causa del comportamento di Kiev, continueranno. “Purtroppo hanno presentato diverse condizioni che hanno paralizzato la situazione”, ha accusato il vice ministro, citato dalle agenzie di stampa russe. Vershinin ha comunicato che il Centro di coordinamento congiunto (Jcc) di Istanbul ha ripreso a ispezionare le navi nel Mar Nero. Lo scorso marzo, Mosca aveva annunciato l’estensione dell’accordo sul grano di 60 giorni, avvertendo tuttavia che sarebbe stato sospeso qualora non avesse ricevuto garanzie, mentre il 18 maggio Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, mediatore insieme alle Nazioni Unite nell’accordo, aveva confermato un’ulteriore proroga di due mesi.

  • Cleverly in Ucraina denuncia «l’orrore dei bambini deportati»

    C’è stata anche la denuncia di “orrori” come quello dei bambini “deportati in Russia” fra i momenti salienti della missione a sorpresa compiuta oggi in Ucraina dal ministro degli Esteri britannico, James Cleverly: l’ennesima visita di un esponente di governo di Londra e la sua seconda personale in meno di otto mesi dalla promozione a capo della diplomazia del Regno Unito. Lo si legge in una nota diffusa nel pomeriggio dal Foreign Office, che conferma gli incontri avuti da Cleverly con il presidente Volodymyr Zelensky e con altri esponenti ucraini, focalizzati sul rinnovato impegno di Londra ad aiutare Kiev contro Mosca, anche militarmente, e in prospettiva a sostenerne l’ingresso nella Nato. “Mentre l’Ucraina prosegue nel suo convincente contrattacco contro la Russia - ha dichiarato il ministro britannico - io ho potuto vedere con i miei occhi la realtà aggiornata degli orrori e delle devastazioni che Mosca ha inflitto a uno Stato sovrano. La deportazione forzata dei bambini, la distruzione di Bakhmut, Izium e Mariupol e tutte le atrocità commesse non sono azioni di un Paese internazionalmente responsabile, ma di un regime che viola la Carta dell’Onu”. Cleverly, che nel corso di questa visita ha incontrato pure alcuni bambini e ragazzi rientrati “dalla deportazione”, si è comunque detto ancora una volta convinto che Kiev finirà per prevalere. “L’Ucraina - ha concluso all’uscita del faccia a faccia con Zelensky - vincerà questa guerra e continuerà ad avere il nostro sostegno” sino in fondo.

  • Manovre parallele Nato e Russia nel Baltico, Nato «non informati da Mosca»

    La flotta russa non ha informato ufficialmente in anticipo la Nato delle manovre iniziate oggi nel Mar Baltico che coinvolgono navi ed aerei da combattimento. Un test sulla sua flotta che si svolgerà in parallelo, per le prossime due settimane, con quello della Nato. Le manovre “Baltops” guidate dagli Stati Uniti coinvolgono 50 navi e 45 aerei con 6500 soldati provenienti da 19 paesi della NATO e dalla Svezia. La flotta russa del Baltico ha annunciato oggi l’intenzione di addestrarsi con 40 navi, 25 aerei da combattimento e 3500 soldati. A sottolineare la mancata comunicazione, parlando con la Dpa, è stato il comandante della forza di reazione rapida della Nato, l’ammiraglio Thorsten Marx, a bordo della fregata Meclemburgo Pomerania Anteriore: “Non siamo stati informati delle manovre dalla parte russa”, ha affermato. La Nato però non ne è sorpresa, ha detto spiegando che le osservazioni delle ultime settimane e degli ultimi mesi lasciavano intendere che le manovre sarebbero state fatte.

  • Raid russo a Balaklia, almeno un morto e 8 feriti

    “Gli occupanti russi hanno colpito la città di Balaklia”, che si trova nella regione di Kharkiv. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov, scrive Unian, precisando che “al momento si registrano almeno un morto e otto feriti”. I servizi specializzati di soccorso - ha aggiunto - stanno lavorando sul campo. L’’amministrazione militare regionale di Kharkiv sta pensando ad una possibile evacuazione forzata dagli insediamenti di confine dove la situazione sta peggiorando.

  • Milley, forze Kiev ben preparate per controffensiva

    L’Ucraina è “molto ben preparata” per una controffensiva contro le forze russe, anche se è “troppo presto per dire cosa accadrà”. Lo ha detto il generale Mark Milley, capo degli Stati Maggiori Riuniti Usa, in un’intervista alla Cnn. Gli ucraini stanno combattendo una guerra “che è una minaccia esistenziale per la stessa sopravvivenza dell’Ucraina ed ha un significato più grande per il resto del mondo, per l’Europa, per gli Stati Uniti, ma anche per il mondo”, ha detto Milley, che in ottobre andrà in pensione e attualmente si trova in Francia per le commemorazioni del 79esimo anniversario dello Sbarco in Normandia.

  • Nunzio a Kiev, Zuppi ascolterà poi si valuterà su cosa porre accento

    “Prima sua Eminenza ascolterà poi deciderà con il Santo Padre, è una serie di incontri”. Lo dice con un video ad Avvenire il nunzio apostolico a Kiev Visvaldas Kulbokas in merito al viaggio del presidente della Cei, Matteo Zuppi, a Kiev oggi e domani. “Sarebbe discriminatorio menzionare gli incontri - aggiunge - perché è più una missione di lavoro, di studio. Poi si valuterà su cosa porre l’accento, adesso conviene che realizzi gli incontri. Si cerca di lavorare”.

  • Visita a sorpresa a Kiev del ministro degli Esteri britannico, vede Zelensky

    Il ministro degli Esteri britannico James Cleverley ha fatto oggi una visita a sorpresa a Kiev dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo si apprende dai media ucraini secondo i quali i due hanno discusso di “importanti questioni di attualità: delle aspettative dell’Ucraina sul vertice Nato di Vilnius, della promozione della formula di pace ucraina e della preparazione della conferenza internazionale di Londra sulla ricostruzione dell’Ucraina. “Siamo molto grati per il sostegno che la Gran Bretagna ha fornito e continua a fornire all’Ucraina. Nelle ultime settimane abbiamo avuto colloqui con il primo ministro della Gran Bretagna, c’è stato un dialogo diretto e sono stati raggiunti accordi molto importanti”, ha sottolineato Zelensky, scrive l’Ukrainska Pravda.

  • Podolyak, «Russia in universo parallelo, respinge offensiva che non c’è»

    La Russia vive in una sorta di universo parallelo, è impegnata respingere “una offensiva che ancora non esiste”. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak smentisce così su Twitter le affermazione russe sull’inizio dell’attesa controffensiva ucraina. “Le notizie russe sono diventate da tempo un meta universo virtuale separato. Mosca è attivamente impegnata a respingere... una offensiva globale che ’ancora non esiste’. L’esercito russo da un milione di uomini sta attivamente respingendo attacchi, distruggendo migliaia di tank, centinaia di Himars e squadroni di F-16. In una parola, c’è la battaglia. L’Ucraina sta guardando questa battaglia epica, anche se con una certa sorpresa. Non vorremmo interrompere questa classica ’performance russa’, ma comunque: seguite solo le notizie ufficiali ucraine se volete conoscere la verità”, ha twittato Podolyak.

  • Kiev, Mosca parla di controffensiva per distogliere l’attenzione da Bakhmut

    La Russia diffonde informazioni su una controffensiva per distogliere l’attenzione dalle perdite che subisce intorno a Bakhmut. A scriverlo su Telegram è stata la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar. “Cosa sta accadendo ora? Stiamo portando avanti la difesa avviata il 24 febbraio 2022. L’operazione difensiva include tutto, anche azioni di controffensiva. Quindi, in alcune aree stiamo procedendo con azioni offensive. In particolare, la direttiva di Bakhmut rimane epicentro delle ostilità. Lì ci muoviamo lungo un fronte abbastanza ampio. Abbiamo successo. Occupiamo le alture dominanti. Il nemico è sulla difensiva e vuole mantenere le sue posizioni. Nel sud, il nemico è sulla difensiva. Perché i russi diffondono notizie su una controffensiva? Perchè hanno bisogno di distogliere l’attenzione dalla disfatta lungo la direttiva di Bakhmut”.

  • Kiev, abbiamo condotto azioni offensive in alcuni settori

    L’Ucraina conferma di aver condotto “azioni offensive” in alcuni settori del fronte, stando a quando dichiara la Difesa di Kiev, che afferma inoltre di aver guadagnato terreno nei pressi di Bakhmut.

  • Completato addestramento cappellani militari in Gran Bretagna

    Un primo gruppo di cappellani militari ucraini ha completato il suo addestramento di due settimane con l’esercito britannico. Durante il corso, tenutosi nel sud-ovest dell’Inghilterra e gestito Royal Army Chaplains’ Department (Rachd), i cappellani hanno imparato a fornire assistenza pastorale, sostegno spirituale e guida morale ai soldati sul campo di battaglia. All’addestramento ha preso parte un gruppo di dieci persone. Tra loro, il luogotenente Dmytro Povorotnyi, sacerdote di Dnipro, diventato cappellano militare nel 2014, dopo l’invasione russa della Crimea. “Una volta, quando la Russia bombardò Dnipro, mia nipote mise i suoi giocattoli sotto le scale e li coprì con un ombrello. Abbiamo capito che l’ombrello che copre l’Ucraina sono le nostre forze armate. Lo scopo principale dei cappellani è quello di prestare un ’ombrello spirituale’ al personale militare che si batte per noi. Non si tratta solo di fornire armi e razzi, ma anche di fornire supporto spirituale”, ha sottolineato Povorotnyi. Il luogotenente Taras Kotsyuba, cappellano militare dal 2014 come Porovotnyi, ha spiegato perché la religione è così importante per i soldati ucraini al fronte. “C’è un detto che dice che non c’è ateismo in guerra. Lo scopo principale dei cappellani non è quello di far tornare una persona da Dio, ma di aiutarla a trovare una via per raggiungere Dio”. “È vero che sono un prete e non posso portare un’arma - ha aggiunto - ma posso stare con i soldati che non accettano l’idea dell’occupazione russa e hanno deciso di far parte della guerra”.

  • Fonte Gb svela presunto documento su armi Iran a Mosca

    Un presunto documento ufficiale, in forma di contratto, potrebbe dimostrare l’avvenuta vendita di armi e munizioni per tank e cannoni dall’Iran alla Russia, oggetto di numerose accuse e congetture da parte dell’occidente fin da qualche mese dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Almeno a dar credito a una fonte britannica d’intelligence la quale ha fatto filtrare a Sky News Uk l’incartamento: 16 pagine in tutto, come riporta oggi l’emittente. La fonte si è dichiarata persuasa “al 100%” dell’autenticità del documento, datato 22 settembre 2022, che peraltro fa riferimento a una fornitura di materiale bellico limitata all’equivalente di 800.000 sterline (circa un milione d’euro). Mentre Sky sottolinea che “potrebbe rappresentare una prova”, ma ammette di non essere in grado di produrre “verifiche indipendenti”. La redazione riferisce di aver mostrato il file sia al premier ucraino Denys Shmytal, durante la sua ultima visita a Londra, sia al ministro degli Esteri britannico, James Cleverly. E precisa di aver ricevuto risposte per ora interlocutorie dai due governi, prima di una qualunque ipotetica certificazione ufficiale. Il materiale fornito, stando a quanto elencato nel testo, risulta essere in larga parte fatto di proiettili d’artiglieria: incluse granate per carri armati T-72 e per obici modello Howitzer.

  • «Putin annuncia l’invasione», ma è un attacco hacker

    Mentre si rincorrono le voci e le smentite sull’inizio della controffensiva ucraina, due attacchi di hacker sono avvenuti a stazioni radiotelevisive russe: uno ha portato alla diffusione di un falso messaggio del presidente Vladimir Putin sulla dichiarazione della mobilitazione generale a causa di un’invasione ucraina, mentre in un altro è stato mostrato un video di propaganda ucraino. Il falso messaggio di Putin è stato trasmesso da una radio locale, Mir, ed è stato ascoltato in almeno tre regioni, a Rostov, Voronezh e Belgorod, secondo quanto riferisce la Bbc in russo. In esso si sente la voce di Putin dire che le forze ucraine, con l’appoggio degli Stati Uniti, hanno invaso le regioni di Kursk, Belgorod e Bryansk, dove è stato proclamata la legge marziale. Il falso presidente annuncia poi che entro oggi firmerà un decreto per la mobilitazione generale. Nella Crimea, annessa dalla Russia, alcune televisioni via cavo, tra cui Pyatnitsa e Rossiya, hanno trasmesso un video realizzato dal ministero della Difesa ucraino in cui si invita a mantenere il silenzio sui tempi e il programma dell’annunciata controffensiva. Lo riferisce Current Time, la televisione di Radio Free Europe, secondo la quale il video era stato in precedenza postato sugli account dei social media del ministero della Difesa di Kiev. Nel video si vede un militare ucraino mettere il dito indice sulla bocca per invitare a non parlare. “I piani vogliono il silenzio, non ci sarà alcun annuncio dell’inizio”, è il messaggio.

  • Kiev, visita Zuppi è chance per vedere realtà aggressione

    La visita di Zuppi, in quanto inviato del Papa in Ucraina, ha luogo nel contesto del mantenimento di un costante dialogo diplomatico con la Santa Sede. La consideriamo un’altra opportunità per il Vaticano di vedere da vicino la realtà della guerra di aggressione della Russia e avere informazioni dettagliate sulla formula di pace in 10 punti di Zelensky, con lo scopo di portare una pace giusta e duratura in Ucraina”. Lo dice all’ANSA il portavoce del ministero degli Esteri ucraino. Kiev “si aspetta sforzi del Vaticano nell’aiutarci a riportare a casa i bambini ucraini che sono stati portati illegalmente e forzatamente in Russia”.

  • Presidente del Parlamento della Moldavia in visita in Italia

    Il presidente del Parlamento della Moldavia, Igor Grosu, ha incontrato un gruppo di connazionali residenti a Milano e Padova nell’ambito di una visita che sta compiendo in Italia fino al 7 giugno. Con loro, riferisce l’agenzia Moldpres, Grosu ha discusso vari problemi, compresa la situazione generata dalla guerra in Ucraina e le riforme avviate dalle autorità di Chisinau. “Sappiamo che alcuni processi stanno richiedendo più tempo e vorremmo che tutto accadesse più in fretta, ma le cose si stanno muovendo”, ha assicurato Grosu. “La diaspora moldava in Italia - ha aggiunto - è sempre stata attiva e coinvolta nei momenti decisivi per il destino della Repubblica di Moldavia”. Il programma della visita ufficiale di Grosu include incontri con i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. L’ospite moldavo parteciperà anche all’inaugurazione del gruppo di amicizia Moldavia-Italia nel Parlamento italiano e discuterà le opportunità di investimenti in Moldavia con rappresentanti di diverse aziende italiane.

  • Wagner arresta ufficiale esercito russo ubriaco

    Il gruppo mercenario Wagner ha reso noto di aver arrestato un ufficiale dell’esercito russo che avrebbe aperto il fuoco contro un suo veicolo in Ucraina. In un video, pubblicato sul canale Telegram dell’ufficio stampa del fondatore di Wagner Yevgeny Prigozhin, si vede l’ufficiale russo affermare che l’incidente è avvenuto mentre era ubriaco, a causa della sua antipatia per Wagner. In precedenza, Prigozhin aveva denunciato che l’esercito russo aveva minato le strade che Wagner usava per lasciare la città di Bakhmut. Fra la compagnia militare privata e l’esercito regolare russo, sebbene combattano dalla stessa parte, ci sono tensioni da molto tempo. Prigozhin ha lanciato diversi feroci attacchi contro i più alti funzionari della difesa russa, lamentandosi spesso della mancanza di rifornimenti, fra cui di munizioni, durante la battaglia per Bakhmut.

  • Fonti Vaticano a Tass: «Zuppi visiterà anche Mosca, in corso preparativi viaggio»

    E’ previsto che l’inviato del Vaticano per l’Ucraina, il Cardinale Matteo Zuppi, che oggi arriva a Kiev, visiti anche Mosca, scrive l’agenzia russa Tass citando una “fonte informata in Vaticano”. Il viaggio di Zuppi “è in corso di preparazione”, ha aggiunto la fonte, senza tuttavia citare una possibile data. Zuppi sarà a Kiev oggi e domani. Questa mattina, il portavoce del Cremlino Dmity Peskov aveva spiegato che, al momento, un incontro con l’inviato del Pontefice per l’Ucraina non era nell’agenda di Vladimir Putin. “Al momento no, se sarà inserito (un incontro, ndr) vi informerò”, aveva risposto Peskov ai giornalisti gli chiedevano di un possibile incontro fra il Presidente russo e l’inviato del Pontefice. “Sappiamo che andrà prima a Kiev, poi vi informeremo”, aveva aggiunto in merito a una possibile visita di Zuppi a Mosca.

  • Kiev, metà dei bunker nella capitale è inutilizzabile

    La metà circa dei bunker della capitale ucraina Kiev non è in condizione di essere usata in caso di attacchi aerei da parte di Mosca. Ad annunciarlo su Telegram è stato il ministro dell’Industria ucraino, Alexander Kamishin. Dei 1.849 rifugi controllati, solo 1.011 (55%) sono disponibili per l’uso, mentre altri 596 (31%) non sono in condizioni adatte all’uso. Le autorità ucraine - è stato poi reso noto - hanno trovato 242 rifugi a cui non sono nemmeno riuscite ad accedere, il tredici per cento del totale controllato.

    Per il momento è già stato passato in rassegna un terzo dei bunker e dei rifugi della città, secondo le informazioni raccolte dall’agenzia di stampa Unian. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ordinato una revisione completa di tutte le strutture di difesa del paese alla fine della scorsa settimana dopo che tre persone sono rimaste uccise in un attacco russo a Kiev perché non sono riuscite a farsi aprire un rifugio, evento su cui stanno indagando le autorità della capitale.

  • Al via esercitazioni navali della Russia nel Baltico

    Le forze militari russe hanno iniziato una esercitazione navale nel Mar Baltico che durerà fino al 15 di questo mese. Sono coinvolte nelle manovre 40 unità navali, 25 aerei da combattimento e 3.500 soldati, ha reso noto la Flotta del Mar Baltico basata a Kaliningrad. «Le manovre includono l’addestramento nelle comunicazioni marittime e in compiti di difesa», si precisa. Dall’inizio della guerra in Ucraina, le esercitazioni navali nel Mar Baltico sono state frequenti, in previsione dell’estensione del conflitto. Anche la Flotta del Pacifico russa oggi ha iniziato esercitazioni su larga scala nel Mar del Giappone e nel Mare di Okhotsk, con 60 navi, 35 aerei ed elicotteri da combattimento e 11mila militari.

  • Forte esplosione vicino all’acciaieria di Azovstal

    Una forte esplosione è stata udita oggi vicino all’acciaieria di Azovstal, nella città ucraina di Mariupol occupata dai russi, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, come riporta Ukrinform.

    «C’è stata una forte esplosione nell’area di Azovstal», ha scritto Andriushchenko, aggiungendo che la difesa aerea è stata attivata.

  • Ue, oggi decisione su proroga restrizioni su grano ucraino

    «Siamo in contatto regolare con il governo ucraino e i cinque Paesi interessati» e «le discussioni sono ancora in corso e comunicheremo la decisione più tardi nella giornata». Così una portavoce della Commissione europea sulla probabile proroga delle misure Ue adottate ad aprile che limitano ai soli motivi di transito le esportazioni di grano, mais, colza e girasole di origine ucraina in Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Le misure, molto criticate da Kiev, scadono oggi, ma potrebbero essere prorogate. Oltre a queste misure c’è un solo Paese, l’Ungheria, che ha tuttora in vigore restrizioni nazionali alle importazioni ucraine. «Come risultato non possiamo erogare il pacchetto di aiuti da 100 milioni di euro per gli agricoltori dei cinque Paesi” ma “speriamo di poter presto risolvere questa situazione» ha aggiunto il portavoce.

  • Mosca: «880 ucraini uccisi nelle ultime 24 ore»

    Almeno 880 soldati ucraini sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, che hanno visto fallire una «offensiva su larga scala» nel sud della regione di Donetsk, in direzione di quella di Zaporizhzhia. È quanto afferma nel suo bollettino quotidiano il ministero della Difesa di Mosca. Secondo il bollettino quotidiano russo, 300 ucraini sono stati uccisi nel sud della regione di Donetsk e 425 nel nord della stessa regione.

  • Kiev chiede silenzio sulla controffensica con un video online

    Ucraina, il video con cui Kiev chiede il silenzio sulla controffensiva
  • Kasparov critica l’Ue sull’approccio con Mosca

    «Se Putin avesse conquistato Kiev in tre giorni, ora l’Ue starebbe trattando con lui, e probabilmente avrebbe già riconosciuto il fantoccio che i russi avrebbero installato al posto di Zelensky».

    Così il celebre scacchista e oppositore russo Garry Kasparov accusa l’Ue nel suo video intervento alla conferenza ’Il giorno dopo’ che vede tutte le opposizioni russe ospiti dell’Eurocamera allo scopo di lavorare ad una Russia post-Putin.

    Per Kasparov, «Bruxelles deve ringraziare Zelensky e la resistenza ucraina per aver dato loro modo di rimanere coerenti nelle proprio posizioni». La sfida ora si sposta a Mosca, secondo Kasparov. «È tempo che l’Ue abbia un ruolo più attivo sulla politica interna russa», ha spiegato l’oppositore.

  • Fonti Usa: «Kiev coltiva rete di agenti e sabotatori in Russia e fornisce droni»

    L’Ucraina ha coltivato una rete di agenti e simpatizzanti all’interno della Russia, li ha addestrati ad azioni di sabotaggio contro obiettivi russi ed ha iniziato a fornire loro droni per attacchi. Lo rivela la Cnn citando diverse fonti al corrente di informazioni di intelligence Usa a riguardo, che ritengono che siano stati questi agenti a condurre all’inizio di maggio l’attacco al Cremlino con droni che sarebbero stati quindi lanciati dal territorio russo.

    Non è invece chiaro a queste fonti se gli altri attacchi con droni degli ultimi giorni siano stati sempre lanciati dall’interno del territori. Secondo le fonti si tratta di droni di fabbricazione ucraina e non ci sarebbero prove che per questi attacchi siano stati usati droni forniti dagli Usa.

    Non viene neanche specificato come Kiev sia riuscita a portare questi droni oltre le linee nemiche, ma le fonti della Cnn fanno riferimento a rotte del contrabbando che possono essere state usate per far entrate i velivoli, magari smontati nei loro componenti poi assemblati una volta arrivati a destinazione.

    Un funzionario di un’intelligence europea sottolinea infatti il confine tra Russia e Ucraina è molto vasto e difficile da controllare e quindi aperto al contrabbando. «Bisogna considerare che è una zona molto periferica della Russia, tutti hanno il problema della sopravvivenza, così il denaro può fare miracoli», spiega.

  • Prigozhin (Wagner): «Kiev riconquista terreno a nord di Bakhmut, una disgrazia»

    Le forze armate ucraine stanno riconquistano terreno a nord di Bakhmut e, in particolare, hanno ripreso controllo di parte dell’insediamento di Berkhivka, nell’Ucraina orientale. Lo ha detto il leader e fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, definendo questa avanzata «una disgrazia».

    A maggio, dopo diverse settimane di assedio, i mercenari di Wagner sono riusciti ad avere la meglio sull’esercito ucraino e ha prendere il controllo di Bakhmut. Poi, la scorsa settimana, si sono ritirati consegnando la città strategia nelle mani delle forze armate russe.

  • Prigozhin: esercito russo ha attaccato il gruppo Wagner

    I membri del gruppo armato Wagner a maggio sono stati attaccati dall’esercito regolare russo. Lo afferma il capo della milizia, Yevgeny Prigozhin, in un messaggio Telegram, come riporta Ukrainska Pravda.

    «Abbiamo trovato mine anticarro e proiettili di artiglieria collocati presso le posizioni del Ministero della Difesa», racconta Prigozhin, «dopo un’ispezione preliminare, la squadra ha iniziato lo sminamento, ma è stata costretta a interrompere il lavoro perché è stato aperto il fuoco di armi leggere dalle postazioni del Ministero della Difesa nei pressi del villaggio di Semigorje».

    Il gruppo militante sostiene che un loro camion Ural è stato messo fuori uso da un colpo diretto al motore, nessuno dei miliziani è rimasto ferito. Prigozhin aggiunge che i militanti hanno catturato il comandante militare russo colpevole e che era ubriaco.

  • Putin non ha per ora in programma un incontro con Zuppi

    Al momento, non è nell’agenda di Vladimir Putin un incontro con l’inviato del Pontefice per l’Ucraina, il Cardinale Matteo Zuppi, ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Zuppi sarà in visita a Kiev oggi e domani.

    «Al momento no, se sarà inserito (un incontro, ndr) vi informerò», ha risposto Peskov ai giornalisti che questa mattina gli chiedevano di un possibile incontro fra il Presidente russo e l’inviato del Pontefice.

    «Sappiamo che andrà prima a Kiev, poi vi informeremo», ha aggiunto in merito a una possibile visita di Zuppi a Mosca, come rende noto l’agenzia Ria Novosti.

  • Scholz assiste a manovre Marina nel Mar Baltico

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz osserverà oggi le manovre della Marina militare tedesca. Scholz visiterà prima il comando navale a Rostock-Warnemünde e poi assisterà a varie esercitazioni al largo della costa del Mar Baltico dalla fregata ’Mecklenburg-Vorpommern’, come riportano i media tedeschi. Nelle esercitazioni sono coinvolti un sottomarino, una corvetta e un cacciamine della Bundeswehr, nonché la petroliera della flotta francese ’Somme’ e la fregata spagnola ’Alvaro de Bazan’. Inoltre, alle manovre saranno presenti Eurofighter e Tornado della Luftwaffe.

    All’inizio dell’anno, la Germania ha assunto la guida della forze di intervento rapido della Nato, in cui è coinvolta anche la Marina nel Mar Baltico. La ’Mecklenburg-Vorpommern’ è attualmente il fiore all’occhiello della cosiddetta punta di diamante dell’alleanza militare, che è ufficialmente denominata ’Very High Readiness Joint Task Force’. La forza di intervento è stata istituita nel corso della prima grande crisi ucraina dopo il 2014 e da allora è stata un elemento centrale della strategia di deterrenza contro la Russia.

  • Dopo Prigozhin, anche Kadyrov propone l’invio di unità cecene a Belgorod

    Il governatore della Cecenia Ramzan Kadyrov propone l’invio di unità cecene nella regione russa di Belgorod per «fare fronte ai terroristi che l’hanno invasa», come già prima di lui aveva fatto il comandante dei mercenari della Wagner, Evgheny Prigozhin. «Per eliminare le milizie dal territorio russo senza fare del male alla popolazione civile o danneggiare le infrastrutture, servono addestramento ed esperienza speciali. Non deve essere solo militare, ma anche anti terrorismo», ha scritto sul suo canale Telegram, precisando che sono proprio le capacità conquistate sul campo dalle forze cecene. «Il comandante supremo farà la scelta migliore, nel caso sarà quella migliore», ha affermato inoltre.

  • «Partigiani» russi a connazionali, arrendetevi

    «I russi non dovrebbero essere in guerra con i russi. Per cosa state combattendo? Per quali valori? Per quali portafogli? Non andate incontro a morte certa per le ambizioni politiche di un vile tignoso: arrendetevi e salvate le vostre vite». Lo scrive la Legione di «Russia per la libertà» sul proprio canale Telegram. I cosiddetti «partigiani» russi, hanno affermato anche di aver attaccato con droni nella notte un checkpoint della città di Shebekino e di aver distrutto 2 carri armati e due veicoli da combattimento.

  • Kiev, non useremo gli F-16 nella controffensiva estiva

    L’Ucraina non userà i caccia F-16 nella sua attesa controffensiva poiché Kiev sarà pronta a schierare questi aerei solo in autunno o in inverno: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov in un’intervista all’emittente giapponese Nhk. Rispondendo alla domanda sugli F-16, Reznikov ha affermato che questi aerei non cambieranno la situazione quest’estate. Il ministro ha ricordato che alcuni Paesi occidentali stanno addestrando, o si sono offerti di addestrare, i piloti ucraini per pilotare questi caccia. Ma ci vorrà del tempo, ha sottolineato, aggiungendo che l’Ucraina dovrà anche prendere accordi con i suoi partner per avere ingegneri e tecnici per la manutenzione e la riparazione dei velivoli.

  • Bombe russe nel Donetsk, feriti tre civili in 24 ore

    Tre residenti della regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi delle forze russe: lo scrive su Telegram il governatore ucraino della regione, Pavel Kirilenko, come riporta il Guardian. Kirilenko non menziona alcuna manovra offensiva delle forze ucraine, come ha annunciato nella notte il ministero della Difesa russo. Donetsk è una delle quattro regioni ucraine che Mosca ha annesso alla Russia.

  • Due droni su autostrada che collega Mosca a frontiera ucraina

    Le autorità russe hanno chiuso al traffico un tratto dell’autostrada che collega Mosca alla frontiera con l’Ucraina, nella regione di Kaluga, a causa della caduta di due droni. Lo rende noto il governatore della regione, Vladislav Shapsha, che, in un messaggio pubblicato sulla social Vk, ha spiegato che due «velivoli senza pilota sono caduti al chilometro 299 e al chilometro 283 dell’autostrada M3 che arriva in Ucraina».

    «Non ci sono state esplosioni, la zona è stata chiusa al traffico per permettere le operazioni tecniche», ha aggiunto, sottolineando che non vi sarebbero persone coinvolte. Anche il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit, denuncia su Telegram la distruzione di un «drone nazista» nella località di Sudzha. «A giudicare dal colore appartiene al battaglione di Azov, ringraziamo per il loro servizio le guardie di frontiera ed i militari». Attacchi con i droni contro un’installazione energetica sono stati denunciati dal governatore di Belgorod, Viacheslav Gladkov.

  • Il cardinale Zuppi in missione a Kiev oggi e domani

    «Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede, si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco. Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni». Lo riferisce stamane un comunicato della Santa Sede.

  • Mosca: «Due droni su autostrada di Kaluga, non sono esplosi»

    Due droni sono caduti questa mattina sull’autostrada M3 Ucraina nella regione di Kaluga: lo ha reso noto il governatore della regione russa, Vladislav Shapsha, sottolineando che i velivoli non sono esplosi.

    «Due Uav (droni, ndr) sono caduti oggi in mattinata sull’autostrada M3 Ucraina al 299mo km (Zhizdra) e al 283mo km (Duminichi). Non si è verificata alcuna detonazione. L’area è stata isolata», ha scritto il governatore su Telegram.

  • 007 inglesi: Mosca ha lanciato a maggio oltre 300 droni sull’Ucraina

    La Russia ha lanciato il mese scorso contro l’Ucraina oltre 300 droni kamikaze di fabbricazione iraniana Shahed, ovvero il maggior numero registrato dall’inizio dell’invasione del Paese: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Mosca sta probabilmente lanciando così tanti droni per cercare di costringere Kiev a consumare le sue preziose scorte di sofisticati missili di difesa aerea, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter.

    Tuttavia, è «improbabile che la Russia abbia avuto un notevole successo - commentano gli esperti di Londra -: L’Ucraina ha neutralizzato almeno il 90% dei droni in arrivo, per lo più utilizzando le sue armi di difesa aerea più vecchie e più economiche e con le apparecchiature elettroniche».

    Inoltre, conclude il rapporto, è probabile «che la Russia abbia anche cercato di localizzare e colpire le forze ucraine ben oltre la linea del fronte», ma Mosca non riesce a colpire questi «obiettivi dinamici a distanza a causa dei suoi scarsi processi di puntamento».

  • Kiev: abbattuti ieri 4 missili da crociera e 6 droni russi

    Le truppe ucraine hanno abbattuto ieri quattro missili da crociera Kh-101/Kh-555 su un totale di sei lanciato dai russi e sei degli otto droni kamikaze Shahed delle forze nemiche: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto, come riporta Ukrinform.

    Nel complesso, nelle ultime 24 ore i russi hanno lanciato 14 attacchi missilistici, 40 raid aerei e 51 attacchi con lanciarazzi multipli contro le posizioni delle truppe ucraine e gli insediamenti popolati, sottolinea il rapporto. Da parte sua, l’aeronautica militare ucraina ha lanciato ieri 15 attacchi contro aree in cui si trovavano soldati russi. Inoltre, «le unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito tre posti di comando nemici, due aree con armi e attrezzature militari, quattro depositi di munizioni, due sistemi missilistici antiaerei e quattro stazioni per la guerra elettronica».

  • Russia: offensiva ucraina su vasta scala nella regione di Donetsk

    Il ministero della Difesa russo ha annunciato lunedì mattina che le sue forze hanno sventato un vasto attacco ucraino nella provincia orientale di Donetsk, anche se non è chiaro se questo sia stato l’inizio di una controffensiva delle forze armate di Kiev. Il ministero, in un video mattutino, ha affermato che le sue forze hanno respinto un attacco ucraino «su larga scala» domenica in cinque punti nel sud di Donetsk, una delle quattro regioni ucraine che la Russia ha annesso illegalmente lo scorso autunno.

    «L’obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore più vulnerabile, a suo avviso, del fronte», ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov. «Il nemico non ha raggiunto i suoi scopi. Non ha avuto successo», ha aggiunto. Konashenkov ha riferito anche che 250 membri dell’esercito ucraino sono stati uccisi e sono stati distrutti 16 carri armati ucraini, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.

    L’Ucraina non ha commentato e spesso attende fino al completamento delle sue operazioni militari per confermare le sue azioni, imponendo nel frattempo il silenzio stampa. Non è chiaro perché il ministero della Difesa russo abbia aspettato fino a lunedì mattina per annunciare l’attacco, che ha detto essere iniziato in realtà domenica mattina.

  • Partigiani russi: consegniamo i prigionieri di Belgorod a Kiev

    I miliziani anti-Putin della Legione Libertà di Russia hanno annunciato che trasferiranno in Ucraina i soldati russi fatti prigionieri durante le loro incursioni a Belgorod. Lo riferisce Ukrinform. «Stiamo consegnando i prigionieri alla parte ucraina» che si occupa dello scambio di prigionieri, affermano su Telegram. Aggiungendo che il governatore di Belgorod non si è presentato all’incontro che gli era stato proposto, nel quale gli sarebbero stati consegnati due prigionieri. «È inutile comunicare con loro, sono codardi», si legge nel messaggio.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti