Mosca, rilasciato l’attivista gay fermato
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«Yuri Guaiana», l’attivista gay italiano fermato a Mosca, «è stato rilasciato. Assistito dal Consolato, viene accompagnato ora in aeroporto». Lo ha annunciato su Twitter il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Guaiana, attivista dell'associazione radicale 'Certi Diritti', è stato fermato dalla polizia a Mosca, insieme ad altri 4 attivisti russi, mentre andavano alla procura generale per consegnare le firme raccolte dalla petizione contro il
trattamento dei gay in Cecenia. Guaiana è stato trattenuto in una caserma della polizia. Il consolato italiano, come ha twittato il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, era stato subito attivato dalla Farnesina e era recando sul posto per assistere il connazionale.
«Ci hanno messi tutti insieme con un solo poliziotto a piantonare, prima erano due. Vengono in continuazione a farci domande e a chiedere i documenti, in particolare a me il visto. Non sappiamo cosa succederà adesso» aveva detto a Rainews24 Yuri Guaiana, che ha riferito di non aver mangiato né bevuto e ha voluto ringraziare «il sottosegretario Della Vedova per l'interessamento» e il
console italiano che ha incontrato. Lo ha detto confermando che si stava «lavorando alla liberazione di tutti noi».
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