Moto, è l’ora delle prestazioni senza l'esasperazione
La strategia Ford T fa emergere una nuova schiera di motociclisti
di Pier Luigi Del Viscovo
2' di lettura
La strategia Ford T, che un secolo fa ha permesso a milioni di americani di salire in auto, torna a operare, stavolta nelle moto. Un'offerta di modelli alla moda proposti a prezzi molto aggressivi sta facendo emergere un bacino di clientela finora ignoto.
Fino a pochi anni fa, la necessità di muoversi rapidamente in città aveva portato tanti a lasciare la macchina in garage e salire in sella a uno scooter. La moto vera sembrava ormai destinata a un ristretto pubblico di appassionati, disposti a pagare cifre importanti, a partire da diecimila ma spesso sopra i quindicimila euro. Certo, si vedeva che c'era chi si sentiva un po' stretto su uno scooter e infatti i maxi-scooter più aggressivi hanno avuto il loro riscontro di clientela. Ma evidentemente non era sufficiente ad appagare la voglia di moto, che nel frattempo continuava a crescere, molto più degli scooter. Mettendo il 2013 a base 100, le vendite di scooter inclusi i cinquantini erano arrivate nel 2019 a 116, le moto a 187. Bisogna riconoscere che la moto è la moto e lo scooter non è una moto.
Da un paio d'anni poi, il mercato delle moto ha visto l'exploit di modelli molto aggressivi, ben al di sotto dei diecimila euro e in qualche caso a meno di seimila, che hanno incontrato il favore di migliaia e migliaia di clienti. Chi sono? Secondo gli esperti interpellati da Agos, finanziaria leader nelle due ruote, sono scooteristi che fanno il salto e passano alla moto (18%) e anche motociclisti che vogliono spendere meno (25%). Ma soprattutto (57%) si tratterebbe di nuovi rider, che si concedono il piacere della moto grazie al fatto che i modelli proposti sono sufficientemente affascinanti e assolutamente alla portata, economicamente. Magari, sono persone non estremamente esigenti e che prevedono un utilizzo non esasperato del mezzo, ma che non intendono rinunciare alla bella passeggiata della domenica in sella a una vera moto.
Come Henry Ford all'inizio del ‘900, anche oggi i costruttori hanno saputo intercettare questa domanda che era un po' sopita e che un'offerta intelligente ha saputo svegliare. Anche grazie a modelli di cilindrata intermedia, per quel motociclista che cerca la prestazione senza l'esasperazione, che va in moto per divertirsi ma senza una guida eccessivamente impegnativa.
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