Motori come quadri e gioielli: nasce la divisione Automobilia della casa d’aste “Il Ponte”
Un nuovo settore del collezionismo con esperti pronti a valutare auto, moto e imbarcazione d’epoca
di Redazione
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Per il fatto che fosse appartenuta all’avvocato Gianni Agnelli una Panda 4X4 modello “versione Trekking del 1993 argento metallizzato, con i doppi profili blu e neri tipici di casa Agnelli” è stata, prima battuta all’asta, e poi aggiudicata per la cifra record di 37mila euro. Segno del fatto che anche i motori sono entrati da qualche tempo tra i beni su cui investire, veri e propri beni rifugio come i quadri, come i gioielli. Dall’altra parte il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti nel lontano 1909 non recitava forse: «Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un automobile da corsa, col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia...»?
Di fatto un nuovo filone collezionistico che si sta facendo strada tanto che la casa d'aste “Il Ponte” ha aperto il dipartimento “Automobilia” per offrire questo servizio. «Ogni auto, moto e imbarcazione d’epoca ha una storia da raccontare. In alcuni casi meravigliosa e unica. Noi siamo qui per farvela ripercorrere», dichiarano Gianpaolo Sacchini e Stefano Mereghetti, rispettivamente capodipartimento e specialist di “Automobilia”.
Così esattamente come accade per qualunque altro bene di valore, gli esperti della casa d’aste sono a disposizione per valutare «l’“antico” mezzo di trasporto ereditato, rinvenuto in garage o restaurato amorevolmente da un antenato». Per capire meglio di cosa si tratta il 23 e il 24 giugno sarà proposta in asta, nella sede di Via Pitteri Dieci una prima selezione di lotti.
Fondata nel 1974 a Milano nelle settecentesche sale di Palazzo Crivelli da Stefano Redaelli, attuale presidente, Il Ponte conta oggi due sedi espositive, 19 dipartimenti, una media annuale di 26 aste e oltre 25 mila lotti battuti. Tra le vendite che hanno fatto la sua storia: l’eredità Renzo Mongiardino (1999), con le suggestive ambientazioni degli architetti Roberto Peregalli e Laura Rimini; i gioielli e il guardaroba di Evelina Levi Broglio (2010); i cimeli artistici di Mike Bongiorno (2015) e le vignette di Giorgio Forattini (2015); l'eredità di Eduardo de Filippo (2019).
Quanto ai risultati il 2019 si è concluso con un fatturato totale di 32,3 milioni euro ed un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Tra i settori spicca il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea che in soli 10 anni ha raggiunto risultati memorabili collezionando 24 record price mondiali e chiudendo l'anno con un fatturato di 15,4 milioni di euro (+30% sul 2018). I Gioielli si confermano trainanti con oltre 5 milioni di euro di fatturato nel 2019 e aggiudicazioni esemplari quali un anello firmato Wolfers Freres con zaffiro Kashmir di ct. 9 (venduto a 750mila euro) e un rubino di ct. 2.90 circa, montato su un anello firmato Bulgari (venduto a 375mila).
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