Mps evoca il terzo polo bancario e torna in testa al Ftse Mib
Per Lovaglio «entro l'anno» l’istituto potrebbe avere un ruolo cruciale sul fronte delle aggregazioni (e il mercato si interroga su Bper o Banco Bpm come possibili partner) ma il presidente di piazza Meda frena. Freddo anche Fassati (Credit Agricole Italia): «Stiamo bene così per ora»
di Chiara Di Cristofaro
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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Torna a salire Banca Mps in testa al FTSE MIB, in una giornata all'insegna della debolezza per il resto dell'azionario milanese. Le azioni di Rocca Salimbeni mettono a segno la migliore performance del listino in area 2,1 euro, dopo aver chiuso alla vigilia la seduta in moderato aumento dello 0,24%. Il titolo negli ultimi sei mesi è salito di quasi il 10% e dopo la diffusione della trimestrale (il 9 maggio) ha messo a segno un rialzo di quasi il 35%. Il trimestre si è chiuso con un utile migliore delle attese (236 milioni, dai 10 milioni di un anno prima), in crescita del 51,3% dai 156 milioni del trimestre precedente.
Per Lovaglio «entro l'anno» possibile ruolo sull'M&A
Un nuovo spunto è arrivato nelle scorse ore con l'intervista dell'ad dell'istituto Luigi Lovaglio, che ha riportato in primo piano il possibile riassetto azionario e le aggregazioni, con l'idea di un terzo polo bancario. Già il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva definito la banca una «preda ambita».
Sul tema M&A Lovaglio ha detto che il processo potrebbe iniziare «entro l'anno» e dicendo che Mps potrebbe avere un ruolo cruciale nella creazione del terzo polo, senza tuttavia indicare preferenze per il possibile partner (Bper Banca o Banco Bpm). Sul fronte finanziario, ha detto che la performance del trimestre potrà essere replicata nei prossimi trimestri e che l'obiettivo è pagare un dividendo sugli utili 2024.
Ma presidente di Banco Bpm frena: «Nessuna integrazione»
«Non abbiamo alcuna intenzione di perseguire un progetto di aggregazione con il Monte dei Paschi di Siena. Abbiamo una strategia stand alone che ha consentito di conseguire risultati davvero positivi e con cui contiamo di creare molto valore per i nostri azionisti futuri». Gela così le scomesse del mercato il presidente di Banco Bpm Massimo Tononi, all'ingresso di Palazzo Koch prima della relazione del Governatore di Banca d'Italia. Tononi ha comunque sottolineato «la grande considerazione per il management di Mps che ha svolto un lavoro eccezionale negli ultimo 18 mesi». Il presidente ha inoltre escluso un interesse anche per singoli asset della banca senese controllata dal Tesoro.
CA Italia: Fassati, Mps? «Stiamo bene così per ora»
«Stiamo bene così come siamo per il momento» ha risposto anche Ariberto Fassati, presidente di Credit Agricole Italia, interpellato a Roma al termine delle considerazioni finali del Governatore di Banca d'italia sul possibile interesse dell'istituto per una aggregazione con Rocca Salimbeni.
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