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Mps, il Mef cede sul mercato il 25%. Per il Tesoro incasso di 920 milioni

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver avviato una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di 315 milioni di azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena, corrispondenti a circa il 25% del capitale sociale

L'insegna della filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Fara, a Milano, 19 dicembre 2016. ANSA/MATTEO BAZZI

3' di lettura

Il Tesoro coglie l’attimo e sfruttando il vento favorevole in Borsa e realizza con successo la cessione del 25% di Monte dei Paschi, con un’operazione lampo che attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini ha messo sul mercato poco meno di 315 milioni di azioni. A fronte della domanda raccolta pari a oltre 5 volte l’ammontare iniziale, l’offerta è stata incrementata dal 20% al 25% del capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena, corrispondenti a circa il 20% del capitale sociale della Banca. Lo si legge in una nota.

 
Il corrispettivo per azione è pari ad Euro 2,92 per un controvalore complessivo pari a circa Euro 920 milioni. Il corrispettivo incorpora uno sconto pari al 4,9% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della Banca registrato in data 20 novembre 2023 ed è superiore di quasi il 50% rispetto al prezzo di sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale della Banca realizzato nel novembre 2022.

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A seguito dell’Operazione, la partecipazione detenuta dal MEF in BMPS scenderà dal 64,23% al 39,23% circa del capitale sociale.

Consorzio di banche

L’operazione, spiega il Mef in una nota, è effettuata «attraverso un consorzio di banche costituito da BofA Securities Europe SA, Jefferies GmbH e UBS Europe SE in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Nell’ambito dell’operazione è previsto che il Mef si impegni con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato. I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento».

Mef verso incasso tra 730-770 mln

Il collocamento delle azioni Monte dei Paschi di Siena avviato dal ministero dell’Economia e delle Finanze sta avvenendo in un range di prezzo tra 2,89 euro e 3,072 euro, con quest’ultimo che rappresenta il prezzo di chiusura della seduta odierna di Borsa. E’ quanto si apprende da fonti di mercato. Al valore minimo della forchetta lo sconto è del 6% rispetto ai prezzi di Borsa, uno sconto da considerare comunque contenuto a testimonianza dell’interesse per il titolo. Se l’operazione, curata da BofA, Jefferies e Ubs, si completasse intorno a questi valori l’incasso lordo per il Mef sarebbe compreso tra i 730 e i 770 milioni circa. Il pacchetto in vendita corrisponde al 20% del capitale.

Gli impegni assunti con la Ue

Gli impegni assunti dall’Italia con la Commissione Europea al momento del salvataggio della banca toscana da 5,4 miliardi di euro nel 2017, vincolano Roma alla vendita della sua partecipazione.

Il Mef possiede il 64,230% del capitale sociale di Monte Paschi. Lo scorso 6 ottobre aveva comunicato di aver avviato il processo di selezione per l’individuazione dei consulenti finanziari e legale chiamati ad assistere il Ministero dell’economia e delle finanze nell’individuazione delle migliori modalità di dismissione della partecipazione. In base a quanto stabilito dal DPCM del 16 ottobre 2020, si ricordava, la cessione potrà essere effettuata, in una o più fasi, attraverso il ricorso singolo o congiunto a un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, ivi compresi i dipendenti del Gruppo Banca MPS, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali, ovvero a una trattativa diretta da realizzare attraverso procedure competitive trasparenti e non discriminatorie, oppure ancora a una o più operazioni straordinarie, ivi inclusa un’operazione di integrazione.

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