Mps: piano tutto da rifare, l’aumento non arriverà prima di fine 2022
Dopo il cambio alla guida, ecco la strada per l’intesa con la Commissione Ue sulla nuova proroga nel percorso del Monte dei Paschi verso la privatizzazione imposta dalle regole comunitarie sulle ricapitalizzazioni precauzionali
di Luca Davi e Gianni Trovati
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C’è una strategia da ripensare, e un piano industriale da rifare, prima di arrivare all’intesa con la Commissione Ue sulla nuova proroga nel percorso di Banca Mps verso la privatizzazione imposta dalle regole comunitarie sulle ricapitalizzazioni precauzionali. Dal nuovo piano, su cui il neo Ceo Luigi Lovaglio comincerà a lavorare da stamattina, dipenderanno i tempi dell’aumento di capitale fin qui stimato in 2,5 miliardi di euro, che difficilmente anticiperà di molto la fine del 2022. E dalla ridefinizione...