Musei Vaticani, nuova illuminazione per le stanze di Raffaello
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È una nuova luce naturale quella che accompagna il visitatore fin dentro i capolavori delle celeberrime Stanze di Raffaello, dipinte tra il 1508 e il 1524, che da oggi vantano una nuova illuminazione grazie al lavoro progettato e realizzato per Musei Vaticani da Osram. Seguendo il concetto dei
'colori corrispondenti' già utilizzato per il rinnovo della luce nella Cappella Sistina, circa 2400 Led con un elevatissimo livello di integrazione geometrica permettono nelle Stanze affrescate per Papa Giulio II di esaltare in modo naturale le cromie usate da Raffaello aumentando l'uniformità dell'opera
d'arte.
La nuova illuminazione permette un congruo risparmio energetico, oltre a
evitare di 'stressare' gli affreschi con le radiazioni ultraviolette e infrarosse. Dopo l'illuminazione progettata per la Cappella Sistina e poi quella per Piazza San Pietro, continua dunque anche con la direzione di Barbara Jatta l'opera di
valorizzazione e tutela al servizio dei gioielli dell'arte mondiale custoditi nei Musei del Papa.
Grazie alla collaborazione con Osram riusciamo a ottenere il 70% di risparmio di energia elettrica rispetto a prima», ha spiegato la direttrice Jatta, «inoltre rispettiamo la natura, come ha indicato di fare Papa Francesco nel Laudadio sì». «Con la nuova illuminazione oggi finalmente le stanze più famose del mondo si possono godere al meglio della visibilità: la luce che ora accompagna le opere d'arte le rende più leggibili. Queste stanze sono uno straordinario esempio di antropologia cattolica, in cui si espresse il talento di un giovanissimo Raffaello. Peccato che lui ai suoi tempi non abbia potuto vedere questa luce», ha aggiunto oggi Antonio Paolucci, già direttore dei Musei Vaticani
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