l’offerta della cinese Bytedance

Musical.ly, il social per cantare e ballare passa di mano per un miliardo di dollari

di Gianni Rusconi

2' di lettura

La mossa da due miliardi di dollari per entrare nel capitale di Snap, la società che controlla Snapchat, operata da Tencent, il colosso cinese cui fa capo la piattaforma di messaggistica WeChat, risale a pochissimi giorni fa. E ha subito trovato un degno seguito ieri, quando è rimbalzato dagli Usa, ripreso dal Wall Street Journal e da diversi siti tecnologici, un nuovo annuncio che vede protagonista un altro gigante dell'universo digitale cinese, Bytedance Technology, azienda di Pechino proprietaria della piattaforma social di aggregazione di notizie online Toutiao.

Nel mirino di quest'ultima è finita Musical.ly, startup fondata a Shangai nel 2014 da Alex Zhu e Luyu Yang, con uffici in California e capace di conquistare il credito di oltre 60 milioni di utenti attivi su base mensile, la maggior parte dei quali americani. Il servizio che l'ha resa popolare tra adolescenti e teenager (anche italiani) permette la creazione e la condivisione di video messaggi con sottofondo musicale attraverso apposita app: per acquisirla Bytedance avrebbe messo sul piatto una cifra compresa fra gli 800 milioni e il miliardo di dollari.

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Un'operazione segnata da numeri da record, dunque, considerando il fatto che il prezzo di acquisto è praticamente doppio rispetto alla valutazione attribuita a Musical.ly nel 2016, quando nel suo capitale entrarono investitori di prima fascia quali GGV Capital, Greylock Partners e il braccio cinese di Susquehanna International Group.

Non meno rilevanti sono i numeri che può mettere in campo anche Bytedance, cresciuta enormemente negli ultimi due anni grazie soprattutto a Toutiao, oggi utilizzato da 120 milioni di utenti mensili. La tecnologia di intelligenza artificiale impiegata per costruire i feed di notizie su misura per la sua enorme base di utenti, questo uno dei primi effetti del deal secondo i bene informati, sarà utilizzata per ampliare la presenza di Musical.ly's in Cina, Corea, Giappone e Sud-Est asiatico. Bytedance, a sua volta, è stata inoltre capace di raccogliere circa due miliardi di dollari di finanziamenti (per una valutazione prossima a 20 miliardi) e di allargare il proprio raggio di azione in mercati complementari, a cominciare da quello dei contenuti mobili, dove ha perfezionato l'acquisizione della video app Flipagram.

In attesa degli sviluppi futuri, quella della startup con natali cinesi e cuore operativo in Silicon Valley è di fatto una scommessa già vinta in un mercato affollato da giganti come Facebook, Snapchat e Twitter e caratterizzato, in Cina, dalla presenza più che ingombrante di colossi come Baidu, Alibaba e per l'appunto Tencent. I primi venture che vi hanno investito si fregano le mani, e (per un giorno almeno) le critiche piovute in capo a Musical.ly's per una non irreprensibile gestione dei dati e dei permessi di accesso alla piattaforma dei suoi più giovani utenti, molti dei quali non ancora adolescenti, passano in secondo piano.

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