Tesla, Musk resta ceo e apre alla pubblicità. Attacco alla Fed sui tassi. No allo smart working
Da Austin, Texas, il patron di Twitter, reduce dall’incontro annuale degli azionisti Tesla, dice la sua sul futuro dell’azienda e su tutti i principali temi economici, a partire dalle politiche monetarie degli Stati Uniti
di Redazione Finanza
I punti chiave
4' di lettura
Critiche allo smart working , bollata come «pratica moralmente discutibile» e alla Federal Reserve «troppo lenta» ad abbassare i tassi di interesse Usa. E l'annuncio che Tesla, che ha appena festeggiato i vent’anni di vita, farà inversione a U sulla filosofia di marketing: «Proveremo a fare un po’ di pubblicità e vedremo come va». Quanto al suo futuro, non lascerà il posto di ceo, ha risposto a un azionista durante l’assemblea annuale: «Non andrà così», mettendo fine almeno per il momento alle indiscrezioni. E poi una considerazione prudente sulla «crescente belligeranza» tra Stati Uniti e Cina - «penso che dovrebbe essere una preoccupazione per tutti» - che rivela quanto la politica, magari da un osservatorio privilegiato come lo Studio ovale alla Casa Bianca sia nei suoi pensieri (e nei suoi sogni: nato in Sudafrica e diventato cittadino statunitense nel 2002, la presidenza Usa non può rientrare tra gli obiettivi realizzabili).
È un Elon Musk a tutto tondo quello che emerge dall’intervista rilasciata dalll’imprenditore visionario e innovatore a David Faber di Cnbc dopo la riunione annuale degli azionisti di Tesla. Da Austin, Texas, Musk dice la sua su tutti i principali temi economici, a partire dalle politiche monetarie degli Stati Uniti. Il patron di Twitter e di Tesla si è detto in particolare «preoccupato che il modo in cui la Fed agisce è troppo lento e lo sarà anche nei prossimi mesi». «I dati sono alquanto obsoleti», ha spiegato ancora il milionario prevedendo che il prossimo anno sarà difficile per Tesla e altre società, poiché «i tassi di interesse così alti pesano sul bilancio dei consumatori».
Nuove critiche allo smart working
Polemiche e critiche a non finire seguiranno invece la sua presa di posizione sul lavoro a distanza. Musk ha infatti chiamato in causa le persone che lavorano da casa, dicendo che è un affronto a coloro che devono presentarsi sul posto di lavoro. In altre parole, accendere il proprio laptop di lavoro da una postazione “casalinga” ridurrebbe la produttività, inviando un segnale sbagliato ai dipendenti e colleghi di lavoro che non hanno questa possibilità.
»Le persone che costruiscono le auto, che fanno manutenzione alle auto, che costruiscono case, che riparano le case, che producono cibo, che producono tutte le cose che la gente consuma. È sbagliato pensare che, sì, loro devono andare a lavorare, ma tu no», ha spiegato Musk. «Non è solo una questione di produttività, credo che sia moralmente sbagliato». Musk è stato un forte sostenitore delle politiche di rientro in ufficio e la scorsa estate ha lanciato un ultimatum ai dipendenti di Tesla, imponendo loro di trascorrere un minimo di 40 ore in ufficio a settimana. «La classe dei laptop sta vivendo in una terra da sogno», ha sottolineato in un passaggio dell'intervista a Cnbc.
Il debutto nella pubblicità per Tesla
Musk ha poi annunciato che Tesla proverà a fare pubblicità, una ripensamento importante per l’azienda, che ha 20 anni.«Proveremo a fare un po’ di pubblicità e vedremo come va», ha annunciato agli azionisti Tesla il 16 maggio in risposta alla domanda di un investitore. Tesla è da tempo orgogliosa del passaparola tra i suoi fan per commercializzare i suoi veicoli, ed ha costruito la fortuna del marchio senza passare dalla la pubblicità tradizionale in televisione, alla radio, sui giornali o sulle riviste. Alla Cnbc, Musk ha chiarito che il pagamento degli annunci pubblicitari potrebbe essere un modo per espandersi al di là della base di utenti esistente, man mano che l’azienda cresce. «Vale la pena provare e vedremo quanto è efficace», ha detto. «Ho accettato solo ora, quindi non si tratta di una strategia completamente pronta».
Musk finora ha utilizzato Twitter, di cui è proprietario, come strumento di marketing per Tesla. Il sito di social media dipende dalla pubblicità come fonte primaria di entrate, un aspetto su cui dovrebbe concentrarsi l’amministratore delegato Linda Yaccarino, appena nominata. Musk ha dichiarato alla Cnbc che almeno un’azienda ha ritirato gli annunci da Twitter dopo aver subito le critiche della funzione di verifica dei fatti in crowdsourcing del sito di social media, nota come community notes. Non ha fatto il nome dell’inserzionista.
Model Y auto più venduta nel 2023. Arriva la Roadster?
Durante l’assemblea degli azionisti, nella quale sono passate rapidamente quasi tutte le proposte, Musk, ha avvertito che il produttore di veicoli elettrici a maggiore capitalizzazione in Borsa, non è immune all’economia globale, che secondo lui sarà attraverserà una fase difficile nei prossimi 12 mesi. Ha anche annunciato che la Model Y sarà l’auto elettrica più venduta su scala globale nel 2023, ma che sono in preparazione due nuovi modelli (di uno dei due ha mostrato la silhouette in una slide) e che l’attesa Roadster potrebbe finalmente essere messa in produzione nel 2024. Come è noto è in preparazione il restyling della Model 3 ed è stata già annunciata la piccola Model 2 da 20-25mila euro, che potrebbe essere prodotta in 4-5 milioni di esempari, sempre che questo sia effettivamente possibile.
All’assemblea, gli azionisti hanno votato per nominare il co-fondatore della società ed ex chief technology officer, JB Straubel, nel consiglio di amministrazione. La società di consulenza per delega Glass Lewis aveva esortato a votare contro la nomina di Straubel, citando preoccupazioni per la sua indipendenza.
Titolo Tesla in positivo nel premercato (+1,5%).
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