N26, aumentano margini e ricavi ma cresce anche il rosso nel 2021
Gli utenti sono lievitati di un milione a un totale di otto, ma pesano gli investimenti per lo sviluppo e per i controlli
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Crescono margini e clienti, ma gli investimenti per lo sviluppo continuano a pesare sui conti di N26, che ha chiuso il 2021 con un incremento della perdita netta.
I ricavi lordi totali della neobank tedesce, presente anche in Italia, sono aumentati del 50,3% attestandosi a 182,4 milioni di euro, ma allo stesso tempo il risultato netto d’esercizio ha dato vita a una perdita pari a 172,4 milioni di euro, in crescita del 14.4% sull’anno precedente.
L’esercizio a fine 2021, ancora focalizzato sulla scalabilità della piattaforma e dal rafforzamento dei sistemi e delle strutture organizzative, è stato caratterizzato da una crescita significativa del margine di interesse (+100,7%) e del margine da commissioni (+57%) per un margine totale cresciuto del 66% a 120,3 milioni di euro.
Anche nel 2021 N26 ha continuato a puntare sull’aumento del numero di operazioni quotidiane sui conti correnti da parte della propria base di clienti e sul rafforzamento della propria posizione di banca digitale sui principali mercati europei.
La strategia ha portato all'aumento dei depositi e ad una maggiore fidelizzazione dei clienti mentre gli ulteriori investimenti fatti nello sviluppo dei prodotti e nell’espansione dell’offerta di abbonamenti hanno contribuito a guidare la crescita dei ricavi e della clientela della banca. Ma si sono riflessi anche nell’aumento dei costi (+31% a 269,8 milioni).
La società ha anche registrato oltre un milione di nuovi utenti su base annua, raggiungendo gli 8 milioni totali, mentre i clienti in grado di offrire margini rilevanti in termini di crescita economica hanno superato i 3,7 milioni.
La banca digitale ha dovuto anche investire sul miglioramento dei sistemi di controllo interni, anche alla luce delle vicende che hanno portato in Italia al blocco dell’apertura di nuovi conti e alla vendita di nuovi prodotti ai clienti esistenti, in particolare in ambito cripto. La causa del provvedimento di Banca d’Italia va ricercato nelle carenze del rispetto della normativa antiriciclaggio.
Alla fine dell'anno, N26 ha consolidato la propria posizione con un round di finanziamento di serie E da 700 milioni di euro, che ha portato la valutazione dell’azienda a oltre 7,7 miliardi di euro.
Sulla base della situazione e del round di finanziamentoi, la neobank sostiene di essere «ben posizionata per continuare a crescere partendo da quanto raggiunto lo scorso anno», anche a fronte delle attuali incertezze macroeconomiche.
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