Nagel, chi fissa i tassi dev'essere più «ostinato» dell'inflazione
Per il presidente della tedesca Bundesbank dopo il caso Credit Suisse è possibile che le banche diventino “più caute” nel concedere prestiti a seguito del nervosismo del mercato
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Joachim Nagel, presidente della tedesca Bundesbank, ha dichiarato che chi fissa i tassi deve essere “più testardo” nella lotta all’inflazione, scrive oggi il Financial Times. Nagel sostiene i continui aumenti dei tassi, respingendo la preoccupazione che le turbolenze bancarie si diffondano in Europa. Il capo della banca centrale tedesca ha, infatti, affermato che i regolatori dei tassi della zona euro devono essere “testardi” e continuare ad aumentare i costi di indebitamento per affrontare l’inflazione.
“La nostra lotta contro l’inflazione non è finita”, ha detto Nagel quotidiano economico-finanziario britannico dopo che lui e altri membri del consiglio direttivo della Banca centrale europea si sono attenuti ai piani per aumentare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale la scorsa settimana.
“Non c’è certamente dubbio che le pressioni sui prezzi siano forti e diffuse in tutta l’economia”, ha sottolineato il presidente della Bundesbank. “Se vogliamo domare questa inflazione ostinata, dovremo essere ancora più ostinati”. Intanto, la Federal Reserve deciderà oggi se continuare ad alzare i tassi di interesse, nonostante il crollo degli istituti di credito statunitensi. Gli analisti si aspettano in gran parte che la Fed aumenti i costi dei prestiti statunitensi di un quarto di punto. Dopo l’acquisizione di Credit Suisse domenica 19 marzo, ha affermato Nagel, è possibile che le banche diventino “più caute” nel concedere prestiti a seguito del nervosismo del mercato.
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