Napoli, industriali in campo per valorizzare l’area delle “Fontanelle”
L’iniziativa dei Giovani e di Unione industriali Napoli punta a recuperare un luogo simbolo della città e a creare posti di lavoro
di Vera Viola
I punti chiave
3' di lettura
Entra nel vivo il progetto di valorizzazione del Cimitero delle Fontanelle, luogo simbolo della cultura popolare napoletana. E ciò avviene con una sponsorizzazione del Gruppo Giovani Imprenditori di Napoli che, con l’Unione Industriali, che hanno scelto di contribuire alla realizzazione dell’intervento. Il progetto è stato curato dagli architetti Marino Amodio, Giuseppe de Pascale, Orazio Nicodemo e Davide Savoia, sotto la guida dei tutor accademici del Dipartimento di architettura di Napoli e sotto la direzione anche di Renzo Piano: rientra infatti nell’ambito del programma G124 “Rammendo delle periferie Urbane”.
Obiettivo dell’intervento è la riqualificazione di aree urbane attraverso l’impegno di giovani architetti, dell’Università, con la partecipazione attiva dei cittadini e il sostegno economico di privati. La parte del progetto G124 sostenuta dall’Unione Industriali riguarderà la ristrutturazione della piazza principale ed il sagrato antistante la parrocchia delle Fontanelle, per un valore stimato di circa 250 mila euro. Sostenendo il progetto di riqualificazione dell’area Fontanelle, gli industriali napoletani perseguono due obiettivi: la riqualificazione di un luogo di memoria collettiva e di culto popolare con una forte identità culturale e la creazione di posti di lavoro: verrà costituita una cooperativa sociale che darà lavoro a 40 ragazzi e ragazze del territorio.
Il progetto in sintesi
È sostanzialmente un progetto di ridefinizione dei suoli e delle pavimentazioni. Le maggiori lavorazioni riguardano piccoli movimenti di terra e scavo, ripavimentazione dell’intera area (circa 400 mq) prevista in materiale lapideo ricomposto ed elementi di impianti e di illuminazione. È prevista anche la realizzazione dei nuovi spazi pubblici lungo via Fontanelle, il Comune di Napoli, e la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio.
La rivoluzione della Sanità
Il Rione Sanità di Napoli, negli ultimi venti anni è stato oggetto di una serie di interventi di rilancio che, oltre a rafforzare i legami interni e il senso di appartenenza al territorio e ai suoi beni comuni, ha saputo attrarre l’attenzione di prestigiose fondazioni, imprenditori e sostenitori. Ci sono stati significativi investimenti in un “sistema” di sviluppo oggi riconosciuto come affidabile e credibile. La Cooperativa “La Paranza”, costituita nel giugno del 2006 da giovani del Rione Sanità, gestisce da tempo con eccellenti risultati le Catacombe San Gennaro di Napoli e si è aggiudicata anche la gestione del cimitero delle Fontanelle partecipando a una gara pubblica del Comune di Napoli.
Impatto economico e sociale
Per il primo anno di apertura del Cimitero, si stimano flussi di circa 80.000 visitatori.I beneficiari degli spazi pubblici che saranno realizzati grazie a questo intervento sono gli abitanti del quartiere Sanità, in particolar modo quelli dell’area delle Fontanelle, priva attualmente di luoghi di aggregazione e di socializzazione.
Il Gruppo Giovani Imprenditori ha organizzato anche una serata di Beneficenza presso la sede delle Catacombe di San Gennaro, finalizzata alla Raccolta fondi per il Progetto G124. Gli invitati sono stati accolti dai ragazzi della Cooperativa La Paranza e accompagnati a scoprire le Catacombe di San Gennaro fino ad arrivare alla Basilica di San Gennaro Extra Moenia.
Padre Antonio Loffredo : «Una Napoli unita»
«Spesso si parla di due napoli che non dialogano, che non si conoscono , che si evitano … – osserva padre Antonio Loffredo, l’ispiratore della riqualificazione avvenuta alla Sanità – in questi ultimi anni il miracolo partorito dal ventre profondo della città, dalle catacombe di Napoli, è una Napoli unita, consapevole della sua identità, dei suoi punti di forza e delle sue fragilità. Una sola Napoli, unita, come lo fu nelle gloriose quattro giornate». E aggiunge : «Si è voluto fare di più: l’Unione degli industriali tutta, con il suo sostegno, ha voluto riconosce e ha scelto di investire in questo pezzo dimenticato di città, ha scelto di investire nel futuro e con questa scelta ha indicato una via per la nostra città e i suoi futuri investimenti. Con i giovani sempre nel mezzo».
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