Narciso Rodriguez: «Dall’antico muschio egiziano il successo del mio profumo»
di Giulia Crivelli
3' di lettura
A fronte di novità stagionali se non mensili e di lanci continui di profumi e cosmetici, spicca la storia di «for her», l’eau de toilette nato dall’incontro tra Shiseido e Narciso Rodriguez. Una storia di successo, ma soprattutto un incontro segnato da affinità elettive, raccontano lo stilista americano e Guilleaume Gellusseau, global vice president di Shiseido per i designer brand, Serge Lutens e il Fragrance center of excellence.
Rodriguez vive a New York, ma ha colto l’occasione di un viaggio a Parigi “fuori stagione” (se per stagione si intendono i frenetici tempi della moda e i tour de force imposti a chi fa abbigliamento donna tra febbraio e marco e in settembre) per festeggiare – e riflettere – su 14 anni di successi nei profumi.
Rodriguez ha i modi gentili e l’entusiasmo di un ragazzo in pace col mondo. O almeno con se stesso. Anche se non è più un ragazzo. È protagonista del fashion system da vent’anni: debuttò col suo marchio nell’ottobre 1997, durante la settimana della moda di Milano dedicata alle collezioni primavera-estate 1998. «Per alcuni anni sono rimasto concentrato sul pret-à-porter e sulla costruzione del mio brand, il primo profumo è arrivato nel 2003 – racconta lo stilista –. Ma dentro di me ho sempre avuto il desiderio di creare un profumo, curandone a mia immagine e somiglianza anche il flacone e la comunicazione. Quando ho incontrato gli esperti di Shiseido, ho capito quanto sia complesso il mondo delle fragranze e mi sono lasciato guidare nel processo creativo».
Alla base di «for her» (tutto minuscolo per volere dello stilista, che ha fatto la stessa scelta per il suo logo) c’è la passione per un prezioso olio profumato: l’egyptian musk. Dopo due anni dal lancio è arrivato l’eau de parfum mentre la novità di quest’anno è «for her fleur musc», altro eau de parfum. La forma del flacone è rimasta la stessa, perché anch’essa ha una storia: «Quando si trattò di crearlo, proposi come ispirazione una tabacchiera cinese che avevo trovato in Asia e che si distingueva per i profili trasparenti e un corpo interno laccato, per nascondere il contenuto», racconta Rodriguez.
Il mondo dei profumi è rimasto in qualche modo immune dal ciclone internet: «L’e-commerce è importante, ma nessun computer potrà mai trasmettere il profumo. O almeno, è difficile immaginare un simile sviluppo tecnologico – osserva divertito Guilleaume Gellusseau –. Credo che ognuno di noi associ particolari aromi a ricordi e sensazioni. La magia di “for her” è che fa scattare qualcosa in chiunque lo annusi o lo indossi. Lo comprano, ad esempio, molti uomini e anche in questo Narciso è stato precursore del trend genderless».
Lo stilista è ancora più orgoglioso della trasversalità generazionale delle sue fragranze: «Molte mie clienti hanno in comune con le loro figlie, di ogni età, il mio profumo. Credo sia evidente il legame tra le fragranze che abbiamo creato con Shiseido e il mio modo di intendere la moda. Non voglio imporre uno stile, né alzare la voce, metaforicamente, per farlo. Il mio marchio resta indipendente e così sono libero di creare restare fedele a me stesso».
I numeri di «for her» sono eccezionali: a fronte di un calo, nel 2017 in Italia, delle vendite di profumi da donna (-1,9% rispetto al 2016 nel periodo gennaio-ottobre), le vendite di «for her» sono cresciute del 21,4% e la fragranza è di gran lunga la prima del mercato italiano e ai primi posti in molti altri Paesi. In valore, il fatturato del solo «for her» nei primi dieci mesi del 2017 è di 17,1 milioni, mentre di tutti i profumi da donna Narciso Rodriguez è di 22,3 milioni (+7,5% sul 2016
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