Nasce a Marettimo la nautica elettrica a basso voltaggio e alta potenza
Dai fornitori delle Volkswagen e delle Porsche elettriche e dall’esperienza di navigazione dell’industriale lombarda Beatrice Just nasce la “rivoluzionaria” Ev-Ita
di Laura La Posta
I punti chiave
4' di lettura
L'Area marina protetta delle isole Egadi -- la più grande del Mediterraneo, al trentesimo compleanno - è stata scelta come luogo di nascita della nautica elettrica a basso voltaggio e alta potenza, che coniuga sicurezza (senza rischi di folgorazione in caso di acqua a bordo) e sostenibilità. I project leader dell'iniziativa, promossa dall’associazione non profit SoleMar Eventi, sono due industriali lombardi: Beatrice Just, co-titolare della Millutensil (leader dei macchinari per gli stampi di automobili) e Marzio Iori, co-titolare di EuroGroup Laminations, leader mondiale di statori e rotori in particolare per i veicoli elettrici.
Questo gruppo gode di ampio prestigio internazionale, in quanto sviluppatore e fornitore dei motori elettrici di Volkswagen (tra cui la Porsche Taycan elettrica) e altri prestigiosi marchi internazionali (che non si possono dichiarare per accordi di non disclosure).
Sole e corrente elettrica alimentano un natante sicuro e veloce
Tutto nasce dall'idea del geniale inventore Igor Gioffi, che ha creato il primo motore nautico a basso voltaggio e alta potenza. Il progetto è diventato realtà perché Beatrice Just ha seguito il progetto come se fosse il suo terzo figlio e perché Marzio Iori ha messo a disposizione tutto il know-how tecnico delle sue imprese e gli acciai speciali usati in esclusiva mondiale, indispensabili al funzionamento della soluzione tecnica sperimentata. Altri motori elettrici marini già impiegati nella nautica sono ad alto voltaggio, ma se vengono a contatto con l'acqua possono costituire un rischio per l'equipaggio.
L’imbarcazione si chiama Ev-Ita (Electric vehicle Italy, ma Ita sta anche per Innovazione tecnologica per l'ambiente) ed è un gozzo di nove metri. In ottica di economia circolare è un ex rifiuto abbandonato in un campo a Sarzana, recuperato, riprogettato, risistemato, con un tendalino di pannelli fotovoltaici della società di Giovanni Soldini e del ricercatore del Cnr Marco Bianucci, nonché reso autonomo da batterie a basso voltaggio ricaricabili da una presa elettrica. Nelle prove a mare, Ev-Ita ha raggiunto i 6 nodi, pari alla velocità di un gozzo tradizionale. L’ecologia, dunque, non è andata a discapito delle prestazioni.
"Come Toyota ha convinto i tassisti a prendere auto ibride scontandogliele del 40%, così noi vogliamo convincere i pescatori a usare barche elettriche - ha dichiarato Iori -. Per questo ho aderito all'appello di Beatrice Just, impegnata a livello filantropico nella valorizzazione di Marettimo, che vive di pesca e di turismo sostenibili, e dell'associazione culturale SoleMar Eventi che ne promuove lo sviluppo sostenibile Da questa collaborazione è nato il prototipo di barca elettrica a basso voltaggio, con il cantiere Ernesto Riva di Daniele Riva e il ruolo propulsivo di SoleMar, guidata da Cettina Spataro (presidente nonché professionista dell'incoming di Marettimo) e Giorgio Rusconi (avvocato di Milano e marito di Beatrice Just). Tutte le imprese sponsor hanno lavorato al costo o come investimento. Ora la sfida è lanciare su vasta scala le soluzioni tecnologiche sperimentate con successo e creare una vera e propria industria”.
Lo sviluppo di Ev-Ita è stato seguito soprattutto da Daniele Riva e da Beatrice Just, forte della competenza tecnica maturata come vicepresidente dell’industria meccanica Millutensil e come comandante di imbarcazioni da diporto. Da Maslianico, in provincia di Como (sede del Cantiere Ernesto Riva), il gozzo è stato trasportato con grande cura prima a Trapani (al cantiere Boat service che l’ha messo in acqua), poi a Favignana e infine a Marettimo, mentre Marzio Iori era impegnato per un mese nel nuovo impianto produttivo di Euro group in Tunisia (che non ha tolto posti di lavoro in Italia: il gruppo da 400 milioni di euro di fatturato ha duemila addetti in tutto il mondo).
La navigazione a basse emissioni è fondamentale per il futuro del pianeta
Il tema della navigazione a basse emissioni è fondamentale per la salvezza del pianeta dall'inquinamento e dai cambiamenti climatici. Secondo Marzio Iori (che è anche Chief operating officer dell’azienda di famiglia Eurotranciatura), le navi e le imbarcazioni da diporto inquinano più delle auto a livello globale. "Una portacontainer inquina come 50mila automobili – ha spiegato al varo avvenuto in occasione del Marettimo Italian film fest 2021 -. Se la navigazione fosse tutta elettrica si risolverebbero i problemi delle emissioni marine, dell'inquinamento acustico che tanto disturba la fauna acquatica e dell'erosione costiera aggravata dalle imbarcazioni a motore".
"Ma lo sviluppo di queste tecnologie è ancora un libro da scrivere: abbiamo appena composto le prime pagine e non sappiamo ancora come evolverà la trama – ha aggiunto Beatrice Just con pragmatismo -. Ev-Ita è un sogno a occhi aperti di quattro amici additati inizialmente come pazzi; poi è diventata realtà e ha costituito una sfida all’impossibile in apparenza: coniugare basso voltaggio e alta potenza. Ma soprattutto, è un messaggio: si può navigare in un modo nuovo e più rispettoso del mare, con un motore silenzioso, non inquinante e ad alta autonomia grazie ai pannelli fotovoltaici. Un’esperienza di grande impatto emotivo: su Ev-Ita si gode completamente l’esperienza del mare, cogliendone tutte le sfumature: dallo sciabordio delle onde al movimento dei pesci in acqua”.
Le isole Egadi sono il luogo ideale per i test e l’operatività di Ev-Ita, grazie alla spiccata vocazione ambientalista maturata soprattutto con la trentennale e positiva esperienza dell’Area marina protetta, ora presieduta dal sindaco di Favignana, Levanzo e Marettimo, Francesco Forgione e guidata dal direttore Salvatore Livreri Console. L’imbarcazione green è stata varata in occasione del Marettimo Italian Film Fest, il festival del cinema dedicato al mare organizzato da SoleMar Eventi con l’apporto fondamentale della sua vicepresidente Gabriella Carlucci, popolare volto della tv, e con finanziamenti pubblici e privati (in primis del Fondo sociale europeo Sicilia e di Unipol, rappresentata dall’agente di Trapani Toto Vento che ha coinvolto e portato sull’isola il direttore della comunicazione Vittorio Verdone). Tutti presenti alle prime navigazioni silenziose e non inquinanti di Ev-Ita, che di giorno è alimentata dall’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e la sera verrà ricaricata in porto da una colonnina elettrica. Il gozzo resterà a Marettimo a disposizione della cittadinanza e come prototipo operativo di un nuovo possibile segmento dell’industria nautica. “Stiamo già ricevendo diversi ordini di refitting elettrico da parte di importanti cantieri e operatori nautici: all’inizio sembravamo dei visionari, ma il sogno di navigare in modo ecologico e sicuro è diventato realtà”, conclude Marzio Iori. Detto da lui, che è fornitore dei leader mondiali dei veicoli elettrici, c’è da credergli.
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