Nasce il nuovo polo della finanza innovativa: Plug and Play con Nexi e UniCredit
Un hub per attirare startup e talenti internazionali in ambito fintech e permettere alle eccellenze italiane di proporsi sullo scenario estero
di P.Sol.
2' di lettura
Attirare in Italia startup e talenti internazionali con cui collaborare per generare nuovi business e fare innovazione nell’ambito dei servizi finanziari e, allo stesso tempo, esportare le eccellenze del fintech italiano dando visibilità e permettendo alle startup nazionali di proporsi anche all’estero.
È questo l’obiettivo con cui nasce il nuovo polo del fintech in Italia su iniziativa di Plug and Play, piattaforma di open innovation a livello globale con oltre 1.400 startup “accelerate” nel 2019. L’hub milanese nasce come ponte tra la Silicon Valley e la community finanziaria italiana grazie all’adesione di due founding partner come Nexi, leader dei pagamenti digitali con 150 banche come clienti, e UniCredit, a fianco di Plug and Play fin dal suo arrivo a Milano un anno fa.
«L’intenzione è portare le startup internazionali a lavorare in Italia con partner selezionati, in connessione con la Silicon Valley e con il nostro programma fintech paneuropeo di Francoforte, in cui saranno inserite anche le startup italiane, messe così nelle condizioni di scalare all’estero», ha spiegato Andrea Zorzetto, managing partner di Plug and Play Italy.
L’hub milanese mira a creare un ecosistema che dia vita a soluzioni tecnologiche all’avanguardia in ambito fintech: pagamenti digitali, open finance, blockchain e Big data sono alcuni dei settori di ricerca e sviluppo attorno a cui ruoterà l’attività del nuovo polo.
«L’open banking e l’open finance rivoluzioneranno il modo di fare banca, portando nuove sfide ma anche grandi opportuntià: la nostra missione è supportare le banche nel coglierle e nel creare nuovi servizi ad alto valore, portando in Italia il meglio dell’innovazione nel fintech e nei pagamenti», ha aggiunto Roberto Catanzaro, Business development director di Nexi che ha indicato i filoni cruciali per l’evoluzione dei servizi finanziari: «I focus saranno l’open banking in generale, lo smart Pos dotato di app per il merchant alla stregua di uno smartphone e il mobile payment con carte native digitali».
«L’innovazione è un processo che evolve in conitnuazione: si tratta di una sfida culturale per il paese e per le aziende al loro interno - ha aggiunto Marco Pusterla, Head of innovation orchestration & fintech strategy di UniCredit -. L’obiettivo è trovare insieme un modo per aiutarci in questa trasformazione che è ineludibile, con un approccio multidisciplinare che individua processi innovativi recepiti da altri settori».
Per l’Italia, e per Milano in particolare, si tratta di un’occasione per colmare il gap digitale di cui il paese soffre: Lo sott0linea con soddisfazione Roberta Cocco, assessora di Milano per la Trasformazione digitale: «Non possiamo che accogliere con grande favore qualsiasi iniziativa che possa creare a Milano un volano per attrarre talenti e investimenti: solo dalla partnership tra pubblico e privato può nascere un motore per tutta l’Italia».
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