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Natale al ristorante per 5 milioni di italiani

La spesa complessiva sarà di 350 milioni, per un conto di circa 70 euro medi a testa

di Emiliano Sgambato

(Gregory Lee - stock.adobe.com)

3' di lettura

Si torna al ristorante, anche per Natale. L’inflazione in questo caso non sembra far paura agli italiani che festeggeranno fuori casa in quasi 5 milioni contro i 4,4 milioni dello scorso anno, riavvicinandosi ai livelli pre Covid, secondo le stime di Fipe. Casomai a preoccupare i ristoratori sono i costi in aumento che difficilmente si riescono a riversare sui prezzi a causa della perdita di potere d’acquisto delle famiglie e la difficoltà a reperire personale.

La spesa complessiva sarà di 350 milioni, per un conto di circa 70 euro medi a testa. Secondo la Federazione dei pubblici esercizi però, diminuisce leggermente il numero di ristoratori che apriranno: 500mila persone in più mangeranno a Natale nei 77mila ristoranti che alzeranno le serrande il 25 dicembre, il 65,1% del totale, mentre nel 2021 sono stati il 67,6% lontano il dato del 71,8% pre-pandemia.

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«È probabile che le cause di questa dinamica dipendano – spiega Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio – da un lato dall’oggettiva difficoltà di reperire personale che da qualche anno caratterizza il mercato del lavoro di questo settore ma dall’altra anche dalla volontà di imprenditori che sono direttamente coinvolti nelle aziende di “staccare la spina” almeno in una giornata particolare come il Natale per consentire a loro stessi e ai collaboratori di trascorrere la festa con i propri familiari».

La spesa di 70 euro circa a persona, spiega Fipe, è in crescita, per un menù che nell’81,7% dei casi sarà a prezzo fisso, con bevande incluse in quasi la metà dei casi. E nonostante si registri un leggero calo delle cene aziendali pre-natalizie, «il numero degli imprenditori che si aspettano un risultato superiore a quello del 2021 e addirittura superiore al 2019 prevale nettamente su quelli che, al contrario, hanno aspettative meno positive».

Intanto gli italiani non rinunciano alla spesa per il tradizionale pranzo di Natale a casa: secondo stime Coldiretti si spenderanno in media di 106 euro a famiglia, solo il 6% in meno rispetto alle feste del 2021. «La crisi causata dall'inflazione – nota Coldiretti – ha differenziato fortemente le possibilità di spesa delle famiglie tanto che un 6% di italiani destinerà al pranzo natalizio non più di 30 euro, mentre un altro 16% si fermerà tra 30 e 50 euro, secondo Coldiretti/Ixe'. Il 33% dei cittadini spenderà tra 50 e 100 euro, il 29% tra 100 e 200 euro, il 7% tra 200 e 300 euro. Ma c'è anche un 2% che andrà oltre i 300 euro». A Natale sulle tavole prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall'agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche e i dolci regionali presenti nel 52% delle case, oltre agli immancabili, panettone (78%) e pandoro (74%).

Ma come da tradizione in molte parti d’Italia sulle tavole non mancherà nemmeno il pesce: PescAgri di Cia-Agricoltori italiani stima in oltre 1 miliardo la spesa delle famiglie per le prelibatezze gastronomiche a base di pesce dalla Vigilia di Natale fino all’Epifania. «Il settore ittico è in netta ripresa dopo il biennio pandemico – si legge in una nota – e anche quest’anno il pesce non potrà mancare nelle tavole per il menu di Vigilia, in un Paese che ne è tra i principali importatori al mondo , 21 kg l’anno il consumo medio per famiglia».

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