ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl summit di Madrid

Nato, Russia contro allargamento: è destabilizzante. Ira di Pechino sui nuovi obiettivi

Sullo Stivale arriveranno arriveranno una settantina di militari e aerei. Pubblicata la nuova bussola strategica dell’Alleanza

Nato, Stoltenberg: "La Russia è diventata la principale minaccia diretta"

4' di lettura

Da un lato il ritiro del veto turco sull’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, con un memorandum of understanding siglato dal segretario generale della Nato Stoltenberg, dal presidente turco Erdogan, dal presidente finlandese Niinisto e della premier svedese Andersson. Dall’altro nuovi fronti di tensione con la Russia e la Cina: Mosca ha definito «destabilizzante» l’allargamento dell’Alleanza a Helsinki e Stoccolma; Pechino è furiosa per essere stata inquadrata fra i «rischi» nel nuovo Concetto strategico, il documento che fissa obiettivi e approcci dell’Alleanza.

È il bilancio che emerge dal summit di Madrid della Nato, atteso soprattutto per gli sviluppi sull’espansione nel Nord Europa e le prospettive di potenziamento militare in Europa. Con ricadute anche sull’Italia, dove sono attesi 70 nuovi militari statunitensi.

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Media turchi: da Svezia-Finlandia promesse su estradizioni

La novità di maggior peso è il ritiro del veto turco all’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza Atlantica, formalizzato già alla vigilia del vertice madrileno. Ankara ha ottenuto l’assicurazione che Helsinki e Stoccolma «agiranno per prevenire» l’attività del Pkk, oltre ad allentare i vincoli sulla vendita di armi alla Turchia e garantire collaborazione sulla consegna di figure classificate come «terroristi» da Erdogan.

Il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag ha subito chiarito che saranno nuovamente inviate a Svezia e Finlandia richieste di estradizione per 33 membri del partito curdo armato Pkk e per altri affiliati alla rete Feto, ritenuta responsabile del tentato golpe del 2016. Lo riferisce l’Anadolu, citando proprio il memorandum tra Ankara, Helsinki e Stoccolma, firmato ieri a Madrid. Bozdag ha menzionato 6 membri del Pkk e 6 di Feto che si trovano in Finlandia e 10 membri di Feto e 11 del Pkk in Svezia. Fonti della Casa Bianca a Madrid riferiscono, invece, che la Turchia non ha chiesto nulla agli Stati Uniti in cambio del via libera all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia.

Erdogan è stato protagonista anche di un faccia a faccia con il presidente Usa Joe Biden. Tra i due si era già svolto un colloquio telefonico, di preludio al vis-à-vis in presenza in Spagna. I rapporti fra i due sembrano in crescita, con tanto di congratulazioni di Biden per gli «sforzi» di Erdogan nella ricerca di un’intesa. «Congratulazioni a Finlandia, Svezia e Turchia - ha detto su Twitter Joe Biden - per la firma di un memorandum trilaterale, un passo fondamentale verso l’invito della Nato a Finlandia e Svezia, che rafforzerà la nostra Alleanza e la nostra sicurezza collettiva, e un ottimo modo per iniziare il Vertice».

Nuovo «concetto strategico», definiti i rischi da Russia e Cina

Il vertice è stata anche l’occasione per svelare il nuovo «concetto strategico», il documento che fissa approcci e obiettivi dell’Alleanza. Nel vecchio testo, valido fino al summit spagnolo, la Russia veniva considerata «un partner strategico» e la Cina «non veniva citata con un solo termine». Nel nuovo concetto strategico si dice che la Russia «pone una minaccia significativa e diretta alla nostra sicurezza» e che «le politiche coercitive della Cina mettono in discussione i nostri interessi, sicurezza e valori», ha sintetizzato il segretario Nato Stoltenberg.

Il documento ha scatenato le ire di Pechino, con una replica tutt’altro che diplomatica in arrivo dalle autorità cinesi. La Nato rappresenta una «sfida sistemica alla pace e alla stabilità mondiale - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian - dice di essere un’organizzazione difensiva regionale, ma in realtà continua a sfondare regioni e territori, lanciando guerre ovunque e uccidendo civili innocenti». Zhao ha aggiunto che la Nato «ha esteso i suoi tentacoli all’Asia-Pacifico, nel tentativo di esportare la mentalità della Guerra Fredda, quando è un’area di pace e stabilità, di cooperazione e sviluppo».

Usa rafforzano impegno in Europa. Nuovo battaglione in Italia

Un altro fra i temi cardine è il potenziamento dell’impegno nell’Est Europa, come argine all’offensiva condotta dalla Russia. Proprio gli Stati Uniti «annunceranno un rafforzamento a lungo termine del loro impegno militare in Europa», ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan in un briefing con la stampa a bordo dell’Air Force One, mentre il presidente Joe Biden ha esplicitamente dichiarato che l'aumento della presenza statunitense riguarderà Spagna, Polonia, Romania, Usa, Stati Baltici, Regno Unito, Germania e anche Italia, in particolare con maggiore capacità difensiva aerea.

Nel dettaglio dell’Italia, gli Stati Uniti invieranno un battaglione per la difesa area a corto raggio composto da 65 militari. Il gruppo, precisa il dipartimento della Difesa Usa, è un’unità subordinata al battaglione per la difesa aerea a corto raggio stanziato in Germania. Il premier italiano, Mario Draghi, ha sottolineato che le nuove forze saranno costituite da 70 militari e un sistema di difesa aereo.

Il trend di Washington non è isolato. Jake Sullivan ha sottolineato che «un certo numero» di Paesi della Nato si è impegnato ad «aumentare il proprio contributo alla difesa del fianco orientale», a margine di un aumento generale della spesa nel settore. Biden ha discusso con il premier spagnolo Pedro Sanchez su un accordo per aumentare il numero di navi da guerra Usa basate in Spagna e in particolare alla base di Rota. La stessa Italia può contare su un contingente di 8mila soldati «pronti, se necessario» ha detto il premier Draghi.

Italia accoglie con favore Svezia e Finlandia

L’Italia accoglie con favore l’adesione all’Alleanza Atlantica di Finlandia e Svezia, ai sensi dell’articolo 10 del Trattato di Washington. Lo ha detto Mario Draghi al summit di Madrid. «La sicurezza di Finlandia e Svezia non deve essere messa a repentaglio in alcun modo. L’Italia afferma la sua determinazione a concorrere sin d’ora, in stretta consultazione con Finlandia e Svezia e nei modi più appropriati, alle loro esigenze di sicurezza e difesa. Conferma in proposito la validità degli impegni esistenti nel contesto europeo, ivi incluso l’articolo 42.7 del Trattato istitutivo dell’Unione Europea».

Stoltenberg: obiettivo taglio emissioni del 45%

Il conflitto ucraino non è l’unica emergenza sbarcata sul tavolo dei leader a Madrid. La Nato si prefigge un taglio alle emissioni di anidride carbonica, per mitigare i rischi del riscaldamento globale su sicurezza ed equilibri internazionali. Il target indicato è una riduzione del 45% entro il 2050. «Dall’artico al Sahel, il cambiamento climatico è un moltiplicatore delle crisi, poiché devasta le comunità - ha detto ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg - Dunque impatta la nostra sicurezza e rientra nelle competenze della Nato: vogliamo stabilire il ’gold standard’ dal punto di vista della sicurezza, comprendendo le sfide che pone, adattando le nostre capacità militari e tagliando le emissioni. Oggi presentiamo agli alleati il primo studio sui rischi che pone il cambiamento climatico per l’alleanza».

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