Natura, castelli, eremi e isole: percorsi per respirare finalmente la primavera
Idee in movimento fra le praterie del Monte Baldo, i trekking nel Parco della Maiella, Brindisi con il suo castello, il mare di Linosa
di Luca Bergamin
I punti chiave
4' di lettura
A quella voglia del mare che non arriva mai troppo presto si accompagna il desiderio impellente di camminare tra le piante annusando il profumo dei fiori. E poi c'è bisogno di meditare un po' sull'inverno che, adesso possiamo dirlo, è definitivamente alle nostre spalle, scoprendo luoghi naturali in cui professare la fede nella bellezza assoluta del creato. Un castello, poi, noi italiani non possiamo mai farcelo mancare, purché ci faccia venire brividi e vertigini. Pasqua vuole proprio dire ripartenza. Ecco dove.
Nell'Hortus Italiae sul Monte Baldo tra malghe e praterie di bucaneve
I botanici del Nord Europa lo sapevano bene che alle pendici del Monte Baldo, tra la Vallagarina e il Lago di Garda, in quello che adesso è riconosciuto e protetto appunto come il Parco Naturale Locale del Monte Baldo, prospera un patrimonio di piante endemiche che sin dal XVI secolo spinse i medici farmacisti e letterati a parlare di Hortus Italiae: ecco, dunque, arrivati i giorni ideali per apprezzare la bellezza di gigli, genziane, orchidee, botton d'oro e gerani argentati. Autentiche praterie di fiori da adesso sino a giugno si schiudono dinnanzi agli occhi seguendo il sentiero denominato Trekking delle malghe e dei fiori del Baldo, andando dal Rifugio Graziani verso Malga Campo, sino al Rifugio Malga Campei nella Val Paròl. Anche i bucaneve sono così tanti sul sentiero che da Polsa di Brentonico si inerpica verso Malga Susine e la Bocca d'Ardole, a poca distanza dalle vestigia della Grande Guerra ai piedi del Corno della Paura. Attraversando i boschi di latifoglie, intorno a Brentonico e al Dos de Robiòn, si accede a piccole valli che sono tutte una tavolozza di fiori.
Gli eremi del Maiella Unesco Geopark per meditare tra felci e farfalle
Nel Geoparco Mondiale Unesco della Maiella in Abruzzo l'avventura può cominciare all'Eremo di San Bartolomeo in Legio, talmente incastrato e compresso in un anfratto di roccia da far pensare che sia stato scolpito direttamente nella pietra di calcare: mistico è anche il camminamento tra le croci in ferro che bisogna percorrere per raggiungerlo. Tutta la Valle dell'Orfento, del resto, riserva epiche scoperte, dalle innumerevoli specie di farfalle che vedono la luce per la prima effimera volta in queste settimane, alle felci che vantano una quantità altrettanto infinita di specie: questi boschi ai piedi della montagna della Maiella sono accostati al Tibet e alla Cappadocia per la purezza del paesaggio incontaminato e la predisposizione alla contemplazione spirituale che i luoghi immettendo in chi li attraversa. Le rovine del Monastero di San Martino in Valle rappresentano un altro luogo per meditare quanto sia forte e al contempo rassicurante la natura che troneggia tra le Gole di Fara San Martino. Anche San Giovanni all'Orfento va meritato: il cammino verso questo luogo di preghiera parte dal borgo di Decontra, sul fianco a nord ovest della Maiella, e si snoda tra e capanne a tholos utilizzate dai contadini sin dalla notte dei tempi. Al PineCube si può scegliere in un ampio carnet di esperienze naturalistiche.
Alla riscoperta di Brindisi per la riapertura del Castello Svevo
Per i romani era Brundisium, il loro porto verso la Grecia e quindi l'Oriente, al quale la caput mundi era collegata tramite la Via Appia, celeberrima via dell'antichità di cui permangono le colonne terminali. Un po' adombrata dalla luce barocca di Lecce e dalla fama degli ulivi della Valle d'Itria, Brindisi merita una ri-scoperta pasquale. Cominciando proprio dal suo Porto Interno e dal Castello Svevo, che riapre proprio in questo weekend: si visitano anche l'androne, la piazza d'armi in cui si trova la catena angioina, utilizzata a partire dal XIV secolo per chiudere l'accesso nel porto, la sala Federico II che fungeva da granaio del maniero. Città di mare e marinai, vanta tra i suoi simboli il Monumento ai caduti in mare a forma di timone alto 53 metri ed è la casa del mitico Battaglione San Marco della Marina italiana. Vertiginose sono le vestigia del Castello Alfonsino sull'Isola di S. Andrea attiguo al Forte a mare. Così come le tante epoche attraversate della città nel corso dei secoli si possono tangibilmente percepire all'Area archeologica di San Pietro degli Schiavoni sotto il Teatro Verdi, varcando Porta Mesagne, ricercando le mura che dai Messapi in poi cinsero la città marinara. Il passeggio sul Lungomare Regina Margherita è un intramontabile classico, come il soggiorno al Grande Albergo Internazionale.
Sull'isola di Linosa per il primo tuffo tra i Faraglioni e il trekking al Monte Vulcano
Sembra già estate in una Linosa piacevolmente sconvolta dalla fioritura e frescura della sua vegetazione mediterranea. Le vacanze di Pasqua invogliano a compiere i primi bagni, il battesimo della bella stagione, tra i pinnacoli di roccia scura che emergono dal mare indaco soprannominati i Faraglioni. Il vantaggio che dà la primavera è quello di potersi incamminare lungo i sentieri che portano al Monte Vulcano, al Monte Rosso e al Monte Nero che sono agevoli, così come le vette facilmente accessibili. Dalla cima si gode l'orizzonte pelagico più intenso e vivido nella tonalità dei suoi colori quando il sole tramonta. Questo spettacolo di cromature cangianti che fa arrossire la pelle va puntualmente in scena, a quell'ora, anche alla spiaggia di Cala Pozzolana di Ponente: la speranza che qualche tartaruga caretta caretta si faccia vedere anche in questa stagione, in quella che costituisce la loro cala prediletta, non svanisce mai. Di sicuro qualche nuotatore in anticipo sta già annaspando un po', ma allegramente, nelle acque limpidissime di Punta Calcarella, e Cala Pozzolana di Levante. Il borgo abitato che prende il nome dall'isola stessa, pullula di case pastello, le persone sono amichevoli, all'Hotel Pelaghea ci si sente come a casa. L'Area Marina Protetta è uno scrigno liquido di tesori subacquei di limpida purezza.
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