Nautica: Ucina chiede integrazioni al codice
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Riforma del Codice della Nautica, bene, ma non basta. In queste ore di confronto finale, Ucina Confindustria Nautica ha chiesto al Ministro Graziano Delirio alcune modifiche al testo approvato dal Consiglio dei Ministri. Secondo l'Associazione - che rappresenta la filiera, dalla cantieristica alla componentistica, dai servizi fino al turismo, con oltre l'80% delle industrie e il 65% del fatturato - per dare risposte al settore e ai diportisti c'è bisogno di maggiore incisività. Una posizione condivisa dalle altre rappresentanze convocate ufficialmente ieri dal Capo Legislativo del MIT, Pietro Vella, e dal Capo di Gabinetto, Mauro Bonaretti: per i porti turistici Assomarinas, per le agenzie nautiche Confarca e Unasca, Assilea per il leasing, oltre a Federazione Vela.
“I lavori preparatori sono stati lunghi e faticosi e voglio ringraziare per il coinvolgimento gli uffici della Direzione Trasporto marittimo e il Direttore Enrico Pujia (Che nel frattempo ha passato il testimone a Mauro Coletta) all'Anm. Vella” - commenta la Presidente Ucina, Carla Demaria. “Ma non possiamo perdere un'occasione unica come la riforma del nostro testo legislativo non sfruttandola fino in fondo. Per questo chiediamo al Ministro Del Rio, che giovedì aspettiamo per inaugurare il 57mo Salone Nautico Internazionale di Genova, ogni ulteriore supporto per renderci pienamente competitivi rispetto ai sistemi inglesi, maltesi, francesi e spagnoli”.
UCINA Confindustria, che è stata l'unica Associazione di categoria accreditata a tutti i tavoli tecnici, svolgendo un ruolo di raccordo fra le istanze associative e l'Amministrazione, oggi si fa carico delle richieste del settore, per l'inserimento nel Codice del Registro telematico delle unità da diporto e dello Sportello telematico del diportista e per l'adeguamento alla Direttiva 2013/53UE per rendere effettiva la tutela sul mercato contro la contraffazione del marchio CE. Poi, soprattutto, per maggiori semplificazioni: per le unità e le attività commerciali e per quelle iscritte al Registro Internazionale, per i cantieri e l'uso della targa prova, per l'immatricolazione sotto bandiera italiana, per i titoli professionali.
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