ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPensioni e welfare

Fondi pensione, la cabina di regia affidata ad Assoprevidenza

All’associazione privata dovranno essere assegnati i fondi previsti per Previdenza Italia, struttura terza voluta dal Parlamento

di Matteo Prioschi

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

Con un emendamento al decreto legge 98/2023 sono state trasferite ad Assoprevidenza le attività assegnate, dal Dl 124/2019, al Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare, denominato Previdenza Italia.

In base al decreto di quattro anni fa, il comitato avrebbe dovuto fornire supporto al ministero del Lavoro per favorire gli investimenti dei fondi pensione nel capitale delle Pmi, nonché supportare soggetti interessati fornendo analisi e valutazioni delle operazioni di capitalizzazione e internazionalizzazione delle Pmi. E, ancora, attivare e coordinare azioni per favorire la costituzione di consorzi volontari per gli investimenti dei fondi pensione, nonché promuovere iniziative di informazione e formazione finanziaria, previdenziale, assistenziale e di welfare per favorire la crescita del numero di aderenti.

Loading...

L’emendamento stabilisce che tutte queste azioni siano assegnate ad Assoprevidenza, associazione italiana per la previdenza complementare, con assegnazione dei relativi fondi (1,5 milioni per il 2020 e 2 milioni di euro dal 2021 al 2034) prima destinati a Previdenza Italia (creato nel 2011). La programmazione e la rendicontazione delle risorse dovranno essere oggetto di un decreto interministeriale Lavoro-Economia.

L’emendamento è stato presentato da Italia Viva (primo firmatario il deputato Antonio D’Alessio) ed è simile a quello al Dl 34/2023 dello stesso onorevole ma non approvato.

La decisione ha suscitato le critiche del mondo sindacale e del Partito democratico.

La Cgil, in una nota ha affermato che «è inaccettabile affidare tutte le funzioni del Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare, ente terzo voluto dal Parlamento, a una struttura privata, Assoprevidenza, garantendogli la piena disponibilità di 29,5 milioni di euro di risorse pubbliche. Viene spontaneo chiedersi la ragione di una scelta del genere, per noi assolutamente sbagliata».

Contraria all’assegnazione dei fondi a un soggetto privato anche la Uil, secondo cui «l’attuale Governo, con questa scelta inopinata, varata al di fuori da ogni confronto con le parti datoriali e sindacali, che promuovono realmente la previdenza complementare, distoglie risorse importanti allo sviluppo dei fondi pensione».

La scelta è stata definita «un colpo di mano inaccettabile» da Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria del PD«perché affida compiti di interesse pubblico, l’affiancamento e il sostegno ai compiti dei fondi pensione anche attraverso studi e analisi messi a disposizioni del ministero del Lavoro, a un’associazione privata e che rappresenta solo una specifica parte della previdenza complementare, con la significativa esclusione di tutta la previdenza negoziale».

«Ci stupisce - ha affermato Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl - che sia stata assunta un’iniziativa legislativa di questo tipo senza alcun confronto con i soggetti che rappresentano i lavoratori e i datori di lavoro, sostenitori dei fondi pensione negoziali »

Assoprevidenza, contatta in proposito, non ha commentato la novità.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti