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Il bilancio 2022 della demografia di impresa presenta a livello nazionale un saldo fra iscrizioni e cancellazioni di segno positivo pari a +0,79% . Ma al Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) è ancora più alto, con un incremento dello 0,89%. In particolare, tra le regioni meridionali più virtuose troviamo la Sardegna e la Puglia che registrano un saldo rispettivamente del +1,38% e del +1,20%. Tuttavia, tra le due regioni si registrano sensibili differenze. La Sardegna, infatti, è caratterizzata da un più basso livello di turnover rispetto alla Puglia, con un tasso di natalità, ovvero di imprese iscritte ogni 100 esistenti al 2022, del 4,75% (contro il 5,25%) e un tasso di mortalità, ovvero di imprese cessate ogni 100 esistenti al 2022, del 3,37% (contro il 4,06%).
Come oramai accade da alcuni anni a questa parte, i tassi di crescita della base imprenditoriale sono essenzialmente attribuibili alle performance che provengono dalle società di capitali, che a livello nazionale sono aumentate del +3,31%. Un fenomeno che si riscontra in maniera ancora più accentuata al Sud, dove questa forma giuridica presenta un incremento del 3,76%. Scendendo a livello comunale possiamo notare alcune differenze in base ai comuni capoluogo di Sistema locale del lavoro (Sll). Si tratta di aree aventi la caratteristica di esaurire al proprio interno gran parte dei movimenti per lavoro o per studio, su tutto il territorio nazionale ce ne sono complessivamente 610. Di conseguenza, in generale i rispettivi capoluoghi sono i comuni che si ritengono maggiormente attrattivi in questo senso (per info sui Sll e sui comuni che compongono ciascuna di queste aree: https://www.istat.it/it/informazioni-territoriali-e-cartografiche/sistemi-locali-del-lavoro). Anche nel Sud Italia, che conta 257 Sll, esiste un importante “effetto capoluogo Sll” perché il tasso di crescita delle imprese in queste aree specifiche è, anche se di poco, superiore alla media complessiva dell’intero Mezzogiorno (+0,99% contro +0,89%). Tuttavia, nel confronto con il Centro-Nord, i comuni capoluogo di Sll meridionali appaiono meno performanti. In particolare per quanto riguarda le due isole dove il differenziale di crescita del numero di imprese tra capoluoghi di Sll e altri comuni risulta irrilevante.
È, inoltre, significativo rilevare che sono del Sud ben otto delle dieci Sll che presentano tassi di incremento più elevati della base imprenditoriale all'interno della graduatoria complessiva nazionale. Tra queste emergono ad esempio le zone turistiche marine di Amalfi, Positano, Arzachena, Olbia, Castelsardo, San Teodoro e Ostuni. Si tratta di risultati dovuti non solo ad un tasso di natalità imprenditoriale sopra la media Italiana, ma anche, anzi soprattutto, ad un più basso tasso di mortalità. Tuttavia, non tutte le tipologie di turismo garantiscono risultati economici ottimali, come dimostrano ad esempio gli andamenti dei tassi di natalità di alcuni comuni turistici del parco nazionale del Cilento come Roccadaspide (-0,31%), Vallo della Lucania (-0,26%).
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