ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùSerie Tv

Nel selvaggio e pauroso West

La serie racconta la saga del bisnonno del protagonista di «Yellowstone», che intraprende un viaggio dal Texas all’Oregon nella speranza di trovare la terra promessa: un western apocalittico, con imprecisioni storiche, ma appassionante

di Gianluigi Rossini

Isabel May intepreta il ruolo di Elsa Dutton, figlia del protagonista James Dutton

2' di lettura

Con l’arrivo di Paramount+ in Italia è possiamo finalmente vedere anche 1883, prequel di Yellowstone e primo tassello di un universo narrativo destinato a espandersi: il secondo prequel 1923 e il sequel 6666 si aggiungeranno alle quattro (presto cinque) stagioni della serie principale. Tutta opera dell’infaticabile Taylor Sheridan che, nel frattempo, ha scritto e diretto anche Mayor of Kingstown e ha in preparazione Tulsa King (entrambe su Paramount+).

Se Yellowstone è un neo-western di ambientazione contemporanea, 1883 torna invece alle origini: il 1883 è l’anno in cui James Dutton (Tim McGraw), bisnonno del protagonista di Yellowstone, John Dutton (interpretato da Kevin Kostner), e sognatore americano, intraprende un pericoloso viaggio dal Texas all’Oregon, spinto dal desiderio di costruire un angolo di paradiso per sé e la sua famiglia. I rapporti con la serie madre, in sostanza, si esauriscono qui: James, uomo duro e pieno di risorse, si unisce a una carovana di immigrati tedeschi con la sua stessa destinazione, scortati da Shea Brennan (Sam Elliott), ex soldato anche lui e adesso impiegato dalla famosa Pinkerton Agency.

Loading...

Uno degli artifici che fa funzionare la serie è una fusione tra il western e il postapocalittico: da un lato, abbiamo i carri dei coloni che attraversano la natura selvaggia, tra uomini di legge e banditi, indiani e cowboy; dall’altro, l’avventura è in secondo piano rispetto alla durezza della vita fuori dalla civilizzazione: paura, dolore, morte e disperazione sono presenti ogni minuto. La voce narrante di Elsa Dutton (Isabel May), che punteggia di pensosi monologhi tutti gli episodi, insiste spesso sul contrasto tra meraviglia e orrore, tra la promessa di libertà e lo scontro con insostenibili sofferenze, contrasto che la serie, meritoriamente, non cerca di risolvere.

L’epica western funziona ancora se affidata alle mani giuste, e 1883 appassiona nonostante i problemi ci siano: la retorica della natura selvaggia da civilizzare (non esistono terre di nessuno, diceva Raoul Peck nella serie Exterminate all the brutes); le tante imprecisioni storiche e geografiche; i coloni rappresentati come degli inetti, incapaci di pensare con la propria testa perché non hanno conosciuto la libertà. Eppure, per noi spettatori come per i protagonisti è impensabile abbandonare questo viaggio.

1883
Taylor Sheridan
Paramount+

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti