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Nella Yurta di Peppino pedalando sulle note

La rassegna si snoda in percorsi alternativi, raggiungendo Rsa e la Casa di reclusione di Parma. E poi scampagnate e pizzate a tema, la Street Parade con la banda e live performance

di Angelo Curtolo

Il saluto e la festa durante un gala verdiano al Teatro Regio

3' di lettura

Sabato 16 alle 18 tutti nel centro storico, in Piazzale della Pace, per seguire la Banda nella Verdi Street Parade, che ritorna dopo il grande successo dell’edizione 2019 (poi covid-interrotta). Dopo poco, l’attenzione sarà attratta da ben sei cori cittadini di voci bianche, mentre lo sguardo si volgerà verso i danzatori in costume ottocentesco, i trampolieri, i circensi. La Banda intanto raggiungerà il vicino Teatro Regio, incontrandosi con il Coro dei 200, la Corale Verdi - e un netturbino sudamericano di nome José Verdes.

Come tanti altri, ha lasciato la sua terra per trovare un futuro migliore ed è giunto a Parma, di cui si lamenta ad ogni passo. Per il clima, le zanzare, l’umidità, e talvolta anche la gente. Ma c’è qualcosa che gli piace: spazzare vicino al Teatro Regio ascoltando le musiche che provengono dal suo interno. La musica lo trasporta oltre l’oceano, collegandolo alla sua terra così lontana, ai suoi affetti. Sono le note a ricordargli quando da piccolo si sedeva ad ascoltare, insieme al padre, l’unico disco di musica classica della casa, proprio un disco di Verdi. Dopo questo incontro via, dietro alla banda (come nell’immortale canzone di Chico Buarque), incontrando artisti in ogni luogo toccato dal complesso (la Steccata, Strada Mazzini, Ponte Romano, l’ Oltretorrente), fino a Piazzale Picelli; con ritorno al punto di partenza per il grande spettacolo finale.

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Così inizia l’ 8a edizione di Verdi Off, «nato per portare Verdi fuori dal Regio, per incontrare le persone, in giro per le strade» (la curatrice Barbara Minghetti) e diventato un progetto che cerca connessioni con mondi diversi, raccontando il musicista in modo sempre nuovo e inclusivo. I 216 appuntamenti, a ingresso libero, toccando nove Comuni, ventitré Rsa e lavorando con novanta associazioni, sono realizzati in collaborazione con il Comune di Parma e con il sostegno dell’Associazione “Parma, io ci sto!”.

Rileggere Verdi, scoprire luoghi: come il 6 ottobre alle 22 quando si va a ColonneVentotto al live set del compositore Matteo Franceschini (qui dj), per una performance che lavora su micro frammenti tratti dalla musica di Verdi; è un nuovo spazio per l’arte e l’intrattenimento, un seicentesco Oratorio poi diventato officina meccanica. Come il 29 settembre alle 11, quando nella Casa di Reclusione il Coro dei detenuti degli Istituti Penitenziari di Parma prenderà parte a un recital su Falstaff, assieme ai cantanti impegnati nelle recite dell’opera a Busseto. Oppure il 13-14 ottobre alle 18 e alle 20, per scoprire il settecentesco Palazzo dei Ministeri, sede del Comando dei Carabinieri; assistiamo a V.V.V., in cui un giovane autore riceve la commissione di scrivere una miniserie sulla vita di Verdi. Proprio lui, che nella vita ha ascoltato un minuto e mezzo di Aida, per sbaglio, e poi è subito tornato a Bruno Mars. Le prime ricerche sono infruttuose; come ultima spiaggia, tenta la biblioteca – e lì trova le Lettere del compositore…

Il festival non solo ci fa conoscere luoghi insoliti, ma ne crea dal nulla: come Il Forte Verdi – la Yurta di Peppino, una vera e propria yurta, la tipica tenda cilindro-conica, aperta alla sommità, delle popolazioni kirghize e mongole. Per un mese dal 17 settembre, a Piazzale Picelli nel cuore dell’Oltretorrente, essa diventa il centro dei laboratori per le scuole, degli spettacoli per bambini e famiglie; vi si scoprirà anche il mondo dell’orchestra, sulle musiche verdiane - titolo: Orchestrali, vil razza suonata ! - assieme all’Orchestra dell’Università.

Verdi Street Parade? Il Festival raddoppia con la Verdi Spip Parade del 23 settembre dalle 16 alle 19.30. Eccoci nell’area industriale Parma Nord (di cui fa parte il più conosciuto quartiere Spip - Società Parmense per gli Insediamenti Produttivi), il principale comparto industriale della provincia, dove si produce una quota importante della ricchezza della città. La raggiungiamo in bicicletta, partecipando alla Biciclettata Spip che Parma Bicinsieme organizzerà dal centro città per raggiungere l’Ecodistrict. Le aziende apriranno le porte al pubblico, facendo scoprire il “dietro le quinte” delle dinamiche produttive, mentre si svolgerà una parata di musica, teatro, giocoleria, concerti e spettacoli per famiglie e bambini, sempre al seguito della Banda Verdi. Concerto finale con l’orchestra under 35 La Toscanini Next e pizza verdiana tutti assieme.

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