Mondo ultime notizie. Israele: l'operazione si estenderà nel sud della Striscia. Il Papa vedrà le famiglie degli ostaggi e di palestinesi
I punti chiave
Netanyahu, dopo guerra a Gaza manterremo responsabilità militare
Il premier Benyamin Netanyahu, intervistato oggi dalla radio americana Npr, riferendosi alla questione del “futuro a Gaza”, ha affermato che Israele dovrà mantenere la “responsabilità militare totale” a Gaza, “per il prossimo futuro”. Il primo ministro ha paragonato Hamas alla Germania nazista e al Giappone quando attaccarono gli Stati Uniti: “Questa generazione dovrebbe avere un futuro diverso, proprio come il popolo tedesco o giapponese ha avuto un’altra generazione. Noi abbiamo bisogno che venga sostituito con qualcosa che abbia a cuore un futuro pacifico tra Israele e i palestinesi, che abbia a cuore la riabilitazione di Gaza e l’eliminazione della tirannia del terrore che ha sottomesso gli abitanti di Gaza. Una volta sconfitto Hamas, dobbiamo fare in modo che che non ci sia un nuovo Hamas”.
Media, Hamas non sapeva in anticipo della festa nel Kibbutz
L’emittente israeliana Channel 12 rivela estratti dell’indagine della polizia sul massacro di Hamas avvenuto al festival musicale di Re’im, vicino al Kibbutz Re’im, la mattina del 7 ottobre. Dall’inchiesta emerge che i terroristi non sapevano in anticipo della festa, contrariamente a quanto riportato in precedenza e a quanto ampiamente creduto. La polizia è giunta a questa conclusione in parte sulla base degli interrogatori dei terroristi catturati, e anche perché non hanno trovato mappe sui corpi dei terroristi morti che li indirizzassero all’evento all’aperto. Nei casi di altri massacri di quel giorno, i terroristi portavano invece con sé mappe che precisavano i loro obiettivi. Lo riporta The Times of Israel.
Unrwa, “il lavoro a Gaza è diventato una missione impossibile”
Un funzionario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che il lavoro dell'agenzia a Gaza è diventato una “missione impossibile”. Natalie Boucly, vice commissario generale ad interim, ha affermato oggi che nessuna parte della Striscia di Gaza è stata risparmiata dai bombardamenti: “Ospedali, moschee, chiese, panifici e oltre 60 edifici e scuole dell'Unrwa sono stati colpiti in tutta Gaza”.
Opec+ valuta ulteriori tagli produzione greggio, rabbia per Gaza
L'Opec+ valuta ulteriori tagli alla produzione di petrolio in risposta al calo dei prezzi e alla rabbia crescente per la guerra fra Israele e Hamas, con l'Arabia Saudita pronta a prolungare le sue riduzioni al 2024. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali il governo saudita è probabile che estenda i tagli dopo che i prezzi del petrolio sono scesi negli ultimi giorni a 77 dollari, ai minimi da quattro mesi.
Parzialmente ripristinato a Gaza servizio dei telefoni cellulari
Il servizio dei telefoni cellulari è stato parzialmente ripristinato a Gaza dopo che oggi il carburante è entrato nella Striscia. Lo scrive Haaretz, precisando che le principali compagnie di telecomunicazioni di Gaza, Paltel e Jawwal, hanno annunciato che il servizio è stato parzialmente ripristinato a Gaza dopo l'ingresso di quantità limitate di carburante.
Msf, “terrorizzato il personale intrappolato vicino ad Al-Shifa”
Medici Senza Frontiere afferma che alcuni membri del personale e le loro famiglie - 137 persone, di cui 65 bambini - sono attualmente intrappolati nelle strutture di Msf situate vicino all'ospedale Al-Shifa di Gaza, in mezzo a pesanti combattimenti. Lo riporta Haaretz. “I nostri colleghi sentono il rumore costante degli spari, dei bombardamenti e dei droni”, ha detto Ann Taylor, capo missione di Msf nella regione. “Possiamo sentirlo quando parliamo con loro al telefono. La via di evacuazione verso il sud di Gaza resta pericolosa. Sono terrorizzati, hanno finito il cibo diversi giorni fa e i bambini hanno iniziato ad ammalarsi a causa del consumo di acqua salata. Devono essere evacuati adesso”.
«Hamas chiede in trattative ostaggi stop voli droni su Gaza»
Hamas ha chiesto a Israele di fermare i voli dei droni di sorveglianza su Gaza. La richiesta è stata avanzata nell’ambito delle trattative per la liberazione degli ostaggi. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali Israele sarebbe contrario alla richiesta in quanto sospendere i controlli dei droni vorrebbe dire perdere le tracce degli uomini di Hamas.
Frontiera di Gaza, entrati 17mila litri di gasolio
Due fonti di sicurezza al valico di Rafah hanno rivelato che nella Striscia di Gaza sono stati portati 10 camion di aiuti, precisando che un camion trasportava circa 17.000 litri di gasolio. Secondo le stesse fonti la consegna di carburante proseguirà anche domani. I 17mila litri di gasolio sono destinati ad una delle aziende del settore privato, ovvero la Compagnia Palestinese delle Telecomunicazioni.
Attacco Hamas a rave, sale a 364 morti bilancio vittime
E' salito a 364 il numero delle persone che hanno perso la vita nell'attacco sferrrato dai miliziani di Hamas contro il rave nel deserto del Negev lo scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto la polizia israeliana. Secondo quanto riporta Channel 12 si tratta di un terzo di tutte le vittime dell'assalto di Hamas. Il precedente bilancio parlava di 270 vittime al festival musicale. La leadership della sicurezza israeliana ritiene ora che Hamas non fosse a conoscenza del festival musicale prima del massacro, riferisce Channel 12.
Il Papa vedrà le famiglie degli ostaggi e di palestinesi
“Nella mattina di mercoledì 22 novembre, a margine dell'Udienza Generale, Papa Francesco incontrerà in momenti distinti un gruppo di parenti di israeliani tenuti ostaggio a Gaza e un gruppo di familiari di palestinesi che soffrono per il conflitto a Gaza”. Lo riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni sottolineando che “con questi incontri, di carattere esclusivamente umanitario, Papa Francesco vuole manifestare la sua vicinanza spirituale alle sofferenze di ciascuno”.
Sotto l'ospedale Shifa trovata infrastruttura sotterranea
'Le nostre forze continuano ad approfondire le attività operative nell'ospedale Shifa di Gaza. Oggi abbiamo trovato un'altra infrastruttura sotterranea'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari in un incontro con la stampa. ''Continuiamo ad ispezionare gli imbocchi operativi trovati nel sottosuolo''.
Israele, l'operazione si estenderà nel sud della Striscia
La operazione condotta da Israele a Gaza, ''su terra, in cielo, e dal mare'', proseguirà ovunque si trovi Hamas: ''Poichè Hamas si trova anche nel Sud della Striscia, la operazione si estenderà anche là'': lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. ''Ciò avverra' nel tempo, nel luogo e nelle condizioni che stimeremo più favorevoli. Ma avverrà''.
Curato al Cairo il piccolo ferito a Gaza dopo l'appello a Sisi
Il ministro della Sanità e della Popolazione egiziana, il dottor Khaled Abdel Ghaffar, ha reso visita oggi all'ospedale Nasser al Cairo per verificare le condizioni del bambino palestinese, Abdullah Al-Kahil, trasferito da Gaza alla capitale egiziana attraverso il valico di Rafah per essere curato in Egitto, secondo le direttive del presidente Abdel Fattah al Sisi. Il portavoce ufficiale del ministero della Salute e della Popolazione, ha spiegato che il ministro ha insistito per verificare personalmente lo stato di salute del bambino e il suo morale, precisando che il ministro ha seguito le condizioni del bambino, momento per momento, da quando il Presidente ha dato istruzioni per il suo trasferimento dalla Striscia di Gaza, attraverso il valico di Rafah, al Cairo.
Il bambino ha il femore sinistro frammentato con conseguente perdita delle ossa e dei tessuti circostanti, ma ha subito anche l'amputazione delle falangi delle dita della mano sinistra oltre alla milza spappolata, secondo quanto ha reso noto un medico. La madre del bambini Sabreen, ha ringraziato al Sisi per aver risposto alla richiesta di aiuto di suo figlio, esprimendo gratitudine per l'interesse del ministro e dell'équipe medica curante. Il piccolo aveva inviato un appello di aiuto al presidente egiziano chiedendo di completare le cure al Cairo per le gravi ferite riportate. Un appello al quale Sisi ha risposto, ordinando che fosse rapidamente trasferito al Cairo e curato all'Istituto Nasser.
Unrwa, oggi non è stato consegnato carburante a Gaza
Un portavoce dell'Unwra, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, ha detto alla Bbc che oggi non è arrivato carburante a Gaza dopo che Israele ha annunciato che consentirà ogni giorno il passaggio di due camion di diesel nella Striscia. I dati della Mezzaluna Rossa egiziana e dell'Unrwa indicano, aggiunge la Bbc, che negli ultimi tre giorni nessun camion carico di aiuti è entrato nella Striscia di Gaza a causa della mancanza di carburante.
Egitto, stop attacchi di Israele, serve un cessate il fuoco
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha ricevuto una telefonata dalla sua omologa francese Catherine Colonna. I due hanno avuto scambi di opinione su diversi aspetti della crisi in corso a Gaza. Shoukry ha chiesto che cessino gli attacchi israeliani e si raggiunga un cessate il fuoco, ma che ci sia anche una fornitura di aiuti sufficienti e ha opposto il suo netto rifiuto agli sfollamenti forzati dei palestinesi. Il ministro degli esteri egiziano in un appello al capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (Unrwa) ha poi ribadito la necessità di fermare gli attacchi di Israele contro i civili e le strutture civili a Gaza, denunciando le violazioni del diritto internazionale compiute da Israele.
Capo militare Israele, presenza chiara Hamas negli ospedali
“Vediamo la presenza di Hamas in tutti gli ospedali: è una definitiva e chiara presenza”. Lo ha detto il comandante del fronte sud dell'esercito Yaron Finkelman che ha visitato l'ospedale Shifa. “Hamas - ha spiegato - usa cinicamente questi ospedali come si può vedere qui allo Shifa. Questo è quello che vediamo: si stanno nascondendo sotto gli ospedali con le armi, con i centri di comando, con le loro capacità. E questo tunnel - ha aggiunto indicando un imbocco sotterraneo, come mostra un video dell'esercito - ne è l'ulteriore prova”.
Israele, uccise le 2 donne ostaggio trovate nello Shifa
’’Il nostro esercito dimostra il legame netto fra l’ospedale Shifa di Gaza e il terrorismo mostruoso: inclusa la custodia nella sua area dei corpi di due donne tenute in ostaggio, che abbiamo riportato in Israele. Esse furono uccise”: lo ha affermato il Consigliere per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi, in un incontro con la stampa, riferendosi a Noa Marciano (19) e a Yehudit Stein (64). ’’Se non avessimo condotto quella operazione - ha notato - forse non avremmo mai più saputo quale fosse stato il loro destino. Come per Ron Arad’’. Il riferimento è ad un navigatore dell’aviazione abbattuto in Libano nel 1986 e poi scomparso
Von der Leyen atterrata al Cairo, incontrerà Sisi
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è appena arrivata al Cairo, a capo di una delegazione a bordo di un aereo privato nell’ambito di un tour che la porterà in Giordania per discutere degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza. Fonti informate che hanno assistito al ricevimento di von der Leyen nella sala vip dell’aeroporto del Cairo hanno riferito che, durante la sua visita in Egitto, la presidente della Commissione europea incontrerà una serie di alti funzionari e personalità, tra cui il presidente Abdel Fattah al-Sisi, per discutere gli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e cosa l’Unione Europea può fare per aiutare l’Egitto. Von der Leyen si recherà quindi all’aeroporto di El Arish, nel nord del Sinai, per monitorare gli aiuti umanitari e le forniture di soccorso fornite dall’Unione Europea a sostegno della popolazione della Striscia di Gaza e le procedure di consegna attraverso il valico di Rafah a Gaza, in coordinamento con le autorità responsabili. Poi ispezionerà il meccanismo di consegna degli aiuti davanti al valico di Rafah e passerà al vaglio anche l’assistenza medica fornita ai feriti e alle vittime dell’aggressione israeliana in alcuni ospedali e centri medici egiziani.
Oms: la risposta di Israele a Gaza sempre più ingiustificabile
“Gli attacchi di Hamas e altri gruppi armati contro Israele, l’uccisione di 1.200 persone e la presa di oltre 200 ostaggi sono stati totali ingiustificabili, ma con almeno 11.500 abitanti di Gaza uccisi, il 70% dei quali donne e bambini, 1,7 milioni di sfollati, due terzi degli ospedali fuori uso, senza elettricità, senza carburante, senza acqua pulita, senza cibo, la portata della risposta di Israele appare sempre più ingiustificabile”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, alla riunione informale dell’Assemblea Generale. “La crisi a Gaza è una crisi per l’Onu e una crisi per l’umanità - ha aggiunto - Chiediamo a entrambe le parti di rispettare i loro obblighi internazionali umanitari, chiediamo che gli attacchi alle strutture sanitarie si fermino e che i pazienti, le strutture e gli operatori sanitari siano protetti. E continuiamo a chiedere la fine di questo conflitto, per prevenirne altre morte civili”.
Hamas pubblica video ostaggio di 86 anni rapito a Nir Oz
’’E’ morto per attacchi di panico dovuti ai continui raid israeliani su Gaza’’ l’ostaggio israeliano Aryeh Zalmanovitch, figura di riferimento del kibbutz di Nir Oz, da dove era stato rapito lo scorso 7 ottobre. Lo hanno annunciato le Brigate Al Qassam, braccio armato di Hamas, aggiungendo che ’’presto verrà diffuso materiale che proverà’’ la morte dell’uomo. Secondo i miliziani, all’ostaggio sono state fornite ’’cure’’, ma fatali gli sono stati ’’i bombardamenti vicino al luogo dove era detenuto a Gaza’’.Hamas ha pubblicato un video dell’ostaggio - che aveva problemi medici e necessitava di cure mediche.
Media, nuove bombe al fosforo di Israele in Libano
Israele è tornata oggi a fare uso di bombe incendiarie e al fosforo in diverse località del sud del Libano a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Lo riferisce l’agenzia nazionale libanese Nna, secondo cui nelle ultime ore sono state colpite con gli ordini al fosforo bianco le località di Hula, Merkaba, Rabb Thalathin, Hunin e Adayse, nel settore orientale della linea di demarcazione tra i due paesi. La denuncia dell’uso di bombe al fosforo da parte di Israele è stata già ripetutamente sollevata dai media libanesi e da organizzazioni internazionali come Amnesty International.
Onu, bilancio umano assedio di Gaza è indescrivibile
“Il bilancio umano dell’assedio di Gaza è indescrivibile. Si teme che non sapremo mai il numero esatto delle vittime, ma è indiscutibile che migliaia di persone sono morte inutilmente”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea Generale Onu Dennis Francis alla riunione informale su Gaza. Quindi ha insistito sul fatto che serve “un cessate il fuoco ora” e sottolineato che questa non è solo la sua richiesta, ma è la richiesta della maggioranza dei membri dell’Assemblea Generale.
Hamas, ostaggi portati in ospedali per salvargli la vita
Hamas annuncia di aver trasferito ostaggi in “centri di cura a causa della gravità delle loro condizioni di salute e per preservare la loro vita”. Lo sostengono su Telegram le Brigate al Qassam, “in risposta alle menzogne di Netanyahu e del portavoce dell’esercito”.
Onu, senza azione su Gaza ora il conflitto può allargarsi
“Per quanto terribile sia la situazione a Gaza, potrebbe peggiorare molto. Temo seriamente che, se non agiamo adesso, il conflitto potrebbe allargarsi ulteriormente ad altre parti dei territori palestinesi occupati e trascinare la regione in un incendio con conseguenze ancora più catastrofiche”. Lo ha detto il capo degli affari umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, a nome del segretario generale, parlando in video ad una riunione informale dell’Assemblea Generale. Si tratta di “una crisi umanitaria intollerabile e non può continuare. Per molti aspetti, il diritto internazionale umanitario sembra essere stato ribaltato”
Israele, «non c’è alcun accordo sugli ostaggi»
“Non c’è un accordo sugli ostaggi”. Lo ha detto il consigliere della sicurezza nazionale israliano Tzachi Hanegbi secondo cui “in questo momento non c’è” intesa “su nessuna delle questioni che sono state esaminate” durante le trattative. “Se ci sarà un’intesa, molte e molte famiglie si riuniranno”, ha aggiunto.
Israele, mortai Hamas in asilo e armi in una scuola a Gaza
L’esercito israeliano ha trovato decine di mortai nascosti da Hamas in un asilo nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere - allegando le immagini - il portavoce militare secondo cui inoltre sono state anche rinvenute armi nascoste nella scuola elementare ’Al-Karmel’ a Gaza
Manifestanti pro-Palestina, stop accesso a Duomo Firenze
Manifestanti per la Palestina, fra cui palestinesi ma anche esponenti di SiCobas, hanno bloccato le porte per entrare sulla Cupola del Brunelleschi e hanno impedito ai turisti di accedere dicendo loro, secondo quanto appreso, che “a Firenze non c’è nulla di bello da vedere”. Il personale dell’Opera del Duomo di Firenze per precauzione ha bloccato tutti gli accessi alla cattedrale, tranne quello per il culto che viene molto presidiato.
Oms, allestire ospedali da campo nella Striscia di Gaza
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) intende allestire ospedali da campo nella Striscia di Gaza per sopperire alla grave distruzione di strutture mediche ed ospedali registrata nell’enclave a seguito dell’inizio dell’operazione israeliana. Lo ha sottolineato il rappresentante dell’Oms nei Territori palestinesi, Richard Peeperkorn, incontrando la stampa a Ginevra in collegamento video da Gerusalemme. Prima dell’inizio della guerra, a Gaza c’erano circa 3.500 posti letto negli ospedali. Oggi ce ne sono solo 1.400 disponibili. Inoltre - ha fatto notare Peeperkorn - ogni giorno dai 50 ai 60 pazienti gravemente malati devono essere portati fuori dalla Striscia di Gaza per ricevere cure adeguate in Egitto. Peeperkorn non ha chiarito se Israele abbia dato indicazioni sul possibile allestimento di ospedali da campo nell’enclave.
Ministri Israele, carburante a Gaza è segno di debolezza
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato che consentire l’ingresso del carburante nella Striscia di Gaza “è un grave errore e contraddice la decisione dell’intero gabinetto”. Una mossa del genere “trasmette debolezza, dà ossigeno al nemico e permette al leader di Hamas Gaza Yahya Sinwar di sedersi comodamente nel suo bunker con aria condizionata, guardare le notizie e continuare a manipolare la società israeliana e le famiglie dei rapiti”. Lo riporta The Times of Israel. Critico anche il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir che afferma che il gabinetto di guerra, che ha preso la decisione, “sta portando Israele verso una politica sbagliata”. “Finché i nostri ostaggi non ricevono nemmeno la visita della Croce Rossa, non ha senso fare doni umanitari al nemico”, ha detto.
Iran a Usa: non vogliamo un allargamento del conflitto
L’Iran ha detto agli Stati Uniti di non volere un ampliamento della guerra fra Israele e Hamas, mettendo però in guardia che un conflitto regionale potrebbe essere inevitabile se gli attacchi di Israele a Gaza continuano. “In risposta agli Stati Uniti abbiamo detto che l’Iran non vuole che la guerra si allarghi ma, visto l’approccio adottato dagli Usa e da Israele nell’area, se i crimini contro la popolazione di Gaza e della Cisgiordania non si fermano, allora ogni possibilità potrebbe essere considerata, e un conflitto più ampio potrebbe rivelarsi inevitabile”, ha detto il ministro degli Esteri iraniano al Financial Times.
Agenzia palestinese Maan: «80 morti in bombardamento israeliano su campo profughi Nuseirat»
Sarebbero almeno 80 i palestinesi morti in un bombardamento israeliano contro il campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, in una giornata di attacchi aerei che avrebbero fatto circa 150 morti nel contesto delle operazioni israeliane contro Hamas dopo i terribili attacchi del 7 ottobre in Israele. Secondo un aggiornamento dell’agenzia palestinese Maan, i soccorritori e i civili che partecipano alle ricerche a Nuseirat hanno recuperato finora 80 corpi, anche di bambini, e l’Ospedale Indonesiano di Gaza City ha ricevuto 120 corpi senza vita di persone rimaste uccise a Nuseirat e in altre aree del nord della Striscia. Stando alla stessa agenzia, vi sono decine di morti e feriti a seguito di un altro bombardamento che avrebbe colpito una scuola dove vengono accolti migliaia di sfollati della zona di Al Zaytun, a Gaza City, e ha fatto decine di vittime anche un altro attacco nell’area di Al Sabra. Almeno 11 persone sono morte in un nuovo bombardamento che ha colpito il campo profughi di Jabalya e qui è stata distrutta la sede dell’emittente Namaa. Altre tre persone sono morte in un altro bombardamento a Gaza City. Ancora altri nove palestinesi sono morti in un attacco contro un’area a est di Rafah, nel sud della Striscia, dieci in un raid ad Al Qarara e tre a Bani Suheila, sempre nel sud. Tra le persone uccise ci sarebbe anche Khaled Abu Halal, segretario generale del movimento al-Akhrar, creato dopo che Hamas nel 2007 prese il controllo della Striscia e composto da un gruppo di ex esponenti di Fatah guidati da Abu Halal, che poi si è avvicinato a Hamas.
In Cisgiordania sale a 7 numero palestinesi uccisi in scontri
È salito a sette, secondo l’esercito israeliano, il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi oggi in Cisgiordania in scontri con le forze armate. Secondo un portavoce militare, cinque di questi sono stati colpiti a morte nel corso di un’operazione prolungata condotta a Jenin, e altri due in uno scontro a fuoco a un posto di blocco a Hebron. Da parte sua la agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce tuttavia di tre palestinesi uccisi oggi a Jenin. I funerali si sono svolti nella tarda mattinata. Due erano avvolti nelle bandiere nere della Jihad islamica ed il terzo in una bandiera verde di Hamas.
Mosca: «460 ucraini uccisi in una settimana sul Dnipro»
Le forze armate russe hanno ucciso nell’ultima settimana 460 soldati ucraini mentre cercavano di attraversare il fiume Dnipro nella regione di Kherson per raggiungere la sponda orientale controllata dai russi. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca. Nell’ultima settimana le forze russe hanno respinto 33 tentativi di attacco ucraini lungo tutto il fronte, con perdite stimate di 1.810 soldati per gli ucraini, aggiunge il ministero citato dall’agenzia Tass.
Sirene di allarme risuonano nel sud e nel nord di Israele
Sirene di allarme stanno risuonando sia nel sud di Israele (per nutriti lanci di razzi palestinesi da Gaza verso la città di Ashkelon) sia nel nord, per nuovi attacchi dal Libano meridionale. In particolare si segnalano attacchi verso le località israeliane di Malkiya, Arab el-Aramshe e Adamit, tutte immediatamente a sud del confine con il Libano. Lo riferiscono i media. La popolazione è stata chiamata a raggiungere i rifugi.
Base Usa in Siria sotto attacco da milizie filo-Iran
Combattenti filo-iraniani presenti in Siria hanno annunciato poco fa di aver preso di mira la base militare statunitense di Tell Baydar, nella Siria nord-orientale. Lo si apprende da un comunicato diffuso sugli account social della Resistenza islamica in Iraq, sigla che raccoglie una serie di gruppi armati operativi in Siria e in Iraq e sostenuti da Teheran.
Ucciso a Gaza Ahmed Bahar, ex presidente Parlamento Hamas
Secondo report palestinesi - ripresi da Haaretz - nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell’ala politica di Hamas. Bahar - è stato ricordato - era il presidente del parlamento di Hamas quando nel 2006 la fazione islamica prese il controllo della Striscia
Nonni di ostaggi in moto al confine con Gaza, «prendete noi»
Nove nonni di ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono arrivati in moto al confine con la Striscia di Gaza chiedendo di essere scambiati con i loro nipoti. “Prendete noi”, hanno gridato verso la Striscia. La decisione di andare in motocicletta - hanno spiegato ad Haaretz - è legata al fatto che Hamas ha usato i motoveicoli per portare dentro la Striscia i loro parenti. Il convoglio era composto da 45 moto con le bandiere israeliane. Shaul Levy, nonno di Naama Levy - una vedetta dell’esercito rapita nel kibbutz di Nahal Oz -, ha spiegato che il messaggio dell’iniziativa è diretto al governo. “Vogliamo dire alla nostra leadership - ha sottolineato - che dobbiamo fare di tutto per riportarli a casa. Come anziani, siamo pronti a pagare un prezzo”.
Ambasciatore Israele a Mosca, Hamas ha interrotto negoziati su rapiti
“Per quanto ne so in questo momento non abbiamo alcun negoziato, Hamas li ha interrotti di sua iniziativa”. E’ quanto ha detto a proposito degli ostaggi l’ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi, in un’intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dalla Tass. “Nonostante tutte le richieste - ha aggiunto il diplomatico - Hamas non ha mai nemmeno presentato una lista di chi è nelle loro mani, in che condizioni siano, se sono vivi o no, se sono feriti, che cosa sta succedendo là. Quindi avere un qualsiasi tipo di negoziato senza sapere, è molto difficile”.
Dopo missile antitank, Israele colpisce in Libano
L’esercito israeliano, dopo un lancio di missile antitank dal Libano, sta colpendo obiettivi di Hezbollah oltreconfine. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che sono stati colpiti “infrastrutture terroristiche, deposito di armi e varie strutture militari”. Colpita anche l’area dalla quale è stato lanciato il missile antitank.
Hezbollah rivendica lancio missile anticarro nel nord di Israele
Gli Hezbollah libanesi affermano di aver lanciato un missile anticarro contro una postazione delle forze israeliane (Idf) a Malkia, nel nord di Israele, vicino al confine libanese. Lo riferisce Haaretz, precisando che le Idf hanno confermato di aver registrato fuoco contro le truppe.
Rinviato a domani il test di volo al razzo Starship di SpaceX
Rinviato a domani il secondo test di volo di Starship, il più potente e grande razzo mai costruito, destinato alle future missioni sulla Luna e anche su Marte. A comunicarlo è stato il fondatore di SpaceX, Elon Musk, con un annuncio su X spiegando che è necessario sostituire una delle alette che permettono le manovre del razzo durante la discesa a Terra. “Dobbiamo rimpiazzare un attuatore a griglia, quindi il lancio è posticipato a sabato”, ha scritto su X Musk. Il razzo, il più potente mai realizzato, avrebbe dovuto fare il suo secondo test di volo oggi alle 14 ore italiane partendo dalla base di SpaceX a Boca Chica, nel Sud del Texas, ma è stato rinviato di 24 ore, a domani 18 novembre alle 14 ora italiana, con una finestra di lancio di circa 20 minuti. Il test prevede il decollo del razzo e successivamente il rientro controllato del primo stadio, il booster, mentre lo stadio superiore, la navetta Starship, dovrebbe raggiungere lo spazio e quasi completare un’orbita del pianeta adendo poi in mare al largo delle Hawaii. Il nuovo test segue il primo fatto ad aprile che si era concluso con l’esplosione del razzo, nella fase di separazione tra il primo e secondo stadio, e anche ingenti danni alla piattaforma di lancio. Un fallimento messo in conto dai vertici di SpaceX che ha permesso di comprendere molte criticità del sistema e apportare miglioramenti che saranno messi alla prova nel nuovo test.
Parolin: «Due stati e due popoli è la soluzione alla guerra Israele-Hamas»
“Come Santa Sede abbiamo sempre insistito e proposto, e continuiamo a farlo, il tema dei due popoli e dei due stati con l’aggiunta di uno statuto, internazionalmente garantito, per Gerusalemme che non deve essere città di qualcuno, ma la città di tutti gli appartenenti alle tre grandi religioni monoteistiche dove tutti possano vivere in pace dialogando tra loro”. Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, intervistato da Live In a SkyTg24. “Certo oggi in questa situazione di grande turbamento e passione - ha detto - sarà molto difficile ritornare a questa formula e realizzarla, ma credo rimanga la formula decisiva per risolvere il problema. Ecco, io spero che con l’aiuto della comunità internazionale, israeliani e palestinesi possano tornare a un tavolo d’incontro, a un dialogo diretto tra loro per trovare soluzioni”.
Bombardamenti israeliani nel sud del Libano
Ripetuti bombardamenti israeliani nel sud del Libano si sono registrati stamani a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele, dalla zone costiera mediterranea fino ai confini con la Siria. Secondo i media libanesi, le aree colpite sono Naqura, Ramia, Beit Lif, Jebbin, Dhahira, Ayta Shaab, Yarin, Mays Jabal, Blida, Khiam, Burj Muluk, Kfar Shuba, Kfar Hammam.
Parolin: «La liberazione degli ostaggi è un punto chiave»
“Vorrei insistere e ripetere l’appello che il Papa ha fatto più volte, in ogni suo intervento dal 7 ottobre: liberare gli ostaggi è un punto chiave per risolvere la situazione. Ci sono bambini, anche neonati, donne incinte, anziani, adulti, giovani, non solo israeliani ma anche di altri popoli e nazionalità. Credo che questo sia un punto chiave per tentare di sbloccare la situazione”. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ospite di ’Sky TG24 Live In Genova’.
Kiev: operazioni di successo su sponda occupata del Dnipro
Il Corpo dei Marines ucraini ha annunciato che le loro forze hanno effettuato una serie di attacchi sulla sponda orientale del fiume Dnipro occupata dai russi, vicino alla città meridionale di Kherson. “Le forze di difesa ucraine hanno condotto una serie di operazioni di successo sulla riva sinistra del fiume Dnipro, lungo il fronte di Kherson”, si legge in un messaggio pubblicato sui social media. Il corso d’acqua è di fatto la linea del fronte nel sud del Paese, ma la Russia ha ammesso per la prima volta questa settimana che le forze ucraine hanno rivendicato alcuni territori sulla sponda opposta.
Ucciso a Gaza Abu Halal, ex membro Fatah, affiliato Hamas
Rapporti dalla Striscia di Gaza hanno annunciato che l’esercito israeliano ha ucciso Khaled Abu Halal, un ex membro di rango delle Brigate Martiri al Aqsa, ala militare di Fatah (il partito di Abu Mazen), divenuto un affiliato di Hamas. Lo ha riferito Haaretz secondo cui Abu Halal è stato ucciso in un attacco aereo nel quartiere di Sheikh Radwan di Gaza City.
Ucraina: bombe russe su regione Kherson, 6 morti in 24 ore
Sei persone sono morte e 10 sono rimaste ferite nel corso dei bombardamenti russi di ieri nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukriform. Nelle ultime 24 ore le Forze russe hanno effettuato 58 attacchi nella regione sparando un totale di 347 proiettili con mortai, artiglieria, sistemi di razzi a lancio multiplo Grad, carri armati, droni e aerei, ha precisato Prokudin su Facebook. Tra gli obiettivi presi di mira, ha aggiunto, ci sono quartieri residenziali di città e villaggi, edifici amministrativi, un negozio nel distretto di Kherson, oltre ad una struttura medica e stazioni di servizio.
Blinken a Safadi: «Forte preoccupazione per medici giordani feriti a Gaza»
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha manifestato al ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, la sua “profonda preoccupazione per il personale medico giordano rimasto ferito fuori dall’ospedale da campo giordano mentre forniva assistenza medica cruciale a Gaza”. Il segretario di Stato Usa ha “rimarcato che vanno protetti i civili e il personale medico degli ospedali”, ha riferito il portavoce Matthew Miller. Blinken ha anche ribadito la sua gratitudine alla Giordania per l’assistenza umanitaria “essenziale” per i palestinesi e ha ripetuto l’impegno di Washington per una pace “duratura” con la creazione di due stati.
Onu: oggi nessuna operazione umanitaria a valico di Rafah
Oggi “non ci sarà un’operazione di aiuto transfrontaliero al valico di Rafah” tra la Striscia di Gaza e l’Egitto: lo ha annunciato ieri sera l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). “La rete di comunicazioni a Gaza è interrotta perché non c’è carburante. Ciò rende impossibile gestire o coordinare i convogli di aiuti umanitari”, si legge nel messaggio pubblicato su X.
Cisgiordania: «Israele ha circondato ospedale Ibn Sina a Jenin, chiesto sgombero»
Le forze israeliane (Idf) avrebbero chiesto “lo sgombero” dell’ospedale Ibn Sina, a Jenin, in Cisgiordania. Lo affermano fonti locali citate dall’agenzia palestinese Wafa secondo cui i militari israeliani avrebbero circondato all’alba di oggi l’ospedale, perquisito le ambulanze e chiesto lo sgombero della struttura tramite annunci con gli altoparlanti. Secondo le fonti, paramedici sarebbero stati costretti a uscire dall’ospedale con le mani in alto, per poi essere perquisiti nel cortile e alcuni sarebbero stati interrogati.
Blinken a Gantz: «Urgente ridurre tensioni Cisgiordania, misure contro violenze dei coloni»
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiesto a Benny Gantz, nel gabinetto di guerra israeliano, misure “urgenti” per contenere la violenza in Cisgiordania. “Blinken ha sottolineato la necessità urgente di adottare misure positive per ridurre le tensioni in Cisgiordania, anche affrontando i livelli crescenti di violenza estremista dei coloni”, ha detto il portavoce Matthew Miller. Washington insiste per la soluzione dei due stati. Blinken e Gantz hanno parlato anche dell’ “impegno per evitare un allargamento del conflitto” nella regione e assicurare il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Al centro del colloqui anche gli “sforzi per aumentare e accelerare” la consegna di aiuti umanitari alla Striscia.
Corpo della soldatessa Marciano era vicino ospedale Shifa
Il corpo della soldatessa Noa Marciano, rapita da Hamas nella base di Nahal Oz il 7 ottobre scorso, è stato trovato in una struttura adiacente l’ospedale Shifa a Gaza City. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Di Marciano (19 anni), Hamas lunedì scorso aveva diffuso un video - ripreso 4 giorni dopo il suo rapimento - un cui diceva chi era e di di chi era figlia. Il video, ad un certo punto, si interrompeva e compariva il suo cadavere. Ieri era stato recuperato, sempre vicino all’ospedale Shifa, il corpo di un’altra donna ostaggio rapita da Hamas.
Hamas: stiamo combattendo gli israeliani a Jenin
In un breve post su Telegram, le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno affermato che stanno combattendo “insieme a tutti gli altri gruppi di resistenza nel campo” profughi di Jenin, in Cisgiordania. Lo riferisce Al Jazeera online, aggiungendo che secondo quanto si legge nel post, i combattenti palestinesi stanno prendendo di mira le forze israeliane “con fuoco pesante e ordigni esplosivi”.
Netanyahu: «Non riusciamo a ridurre vittime civili a Gaza»
Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas a Gaza, anche lanciando volantini che li avvertono di fuggire, ma i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime “non hanno avuto successo”. E’ quanto detto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista all’emittente statunitense Cbs News.
“Ogni morte di civile è una tragedia - ha aggiunto Netanyahu, come riporta Haaretz - E non dovremmo averne, perché stiamo facendo tutto il possibile per togliere i civili dal pericolo, mentre Hamas sta facendo di tutto per mantenerli in pericolo”.