ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùStrategie post Toyoda

Neutralità tecnologica nella nuova gestione di Koji Sato

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di Si.Pi.

Electrified Sport è una affascinante concept car firmata Lexus che punta ad abbinare prestazioni e sostenibilità

2' di lettura

L’ elettrico non sarà l’unica forma di alimentazione delle Toyota del futuro. il marchio guidato da Koji Sato, dal primo aprile al posto del precedente Ceo Akio Toyoda, ha confermato l’arrivo di nuova piattaforma dedicate alle vetture elettriche a partire dal 2026 ma al tempo stesso non ha chiuso la porta ad ulteriori forme di propulsione. Nonostante l’accelerazione verso l’elettrico, il nuovo ceo ha sottolineato come non ci sia alcuna intenzione di rinunciare ad una strategia che esplori diverse tipologie per arrivare alla zero emissioni. Questo si tradurrà in un gamma dove mancheranno modelli con alimentazione a idrogeno in grado di garantire le emissioni zero e al tempo dichiarare autonomie chilometriche capace di essere equiparate alle versioni termiche anche sul fronte dei tempi di ricarica. Obbiettivo del gruppo asiatico è quello di offrire vetture elettriche più attraenti e ad un numero maggiore di potenziali acquirenti, e contemporaneamente semplificando la progettazione e cambiando la propria mentalità concentrandole sulle vetture Bev (Battery Electric Vehicle).

L’attenzione allo stile e alle prestazioni è riassunto perfettamente dalla concept Lexus Electrified Sport. Possibile primo modello del marchio premium giapponese alimentato da batterie allo stato solido, dovrebbe essere presentata in veste definitiva entro la fine del 2024. Probabile erede della LFA, secondo le indiscrezioni arrivate dal Giappone, la Electrified Sport potrebbe avere un’autonomia superiore ai 700 chilometri e coprire lo scatto da 0 a 100 km/h in meno di sette secondi. Complessivamente entro il 2030 arriveranno oltre 30 nuovi modelli a zero emissioni, grazie ad un investimento di circa 62 miliardi di dollari.

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Se in passato Toyoda era stato critico sulla transizione energetica verso le motorizzazioni elettriche, ora con l’arrivo di Sato si nota una significativa virata verso i motori alimentati con batterie a ioni di litio e in futuro con tecnologia a stato solido.

In questa fase di transizione Lexus avrà in futuro un ruolo di primo piano nel cambiamento di strategia, con una gamma in grado di abbinare modelli ibridi plug-in a suv privi di pistoni sotto al cofano.

Spostandoci ad un orizzonte temporale più corto, la gamma del costruttore nipponico vedrà l’introduzione della versione di serie della concept C-HR Prologue. Realizzata dal centro stile francese di Toyota, la seconda generazione della C-HR arriverà su strada con un lungo elenco di novità a partire dalla presenza di una motorizzazione ibrida plug-in. Caratterizzata da linee tese e decise, la CH-R Prologue si distinguerà nell’affollato segmento dei C-Suv per uno stile dalla forte personalità e per personalizzazioni estetiche come la carrozzeria a 3 colori. La seconda generazione della Toyota C-HR arriverà anche in versione ibrida plug-in, con batterie assemblate in Europa. A questa si aggiungerà la versione 100% ibrida, offrendo così un’ampia scelta di motorizzazioni elettrificate per il nuovo suv giapponese di segmento C.

Quale sarà quindi il futuro di Toyota? Sicuramente non solo elettrico ma capace di rispettare i limiti in materia di emissioni imposti dall’Unione Europea dal 2035. Questo sarà possibile per merito di una gamma in forte crescita rispetto all’attuale, dove una maggiore attenzione al design si unirà all’innovazione tecnologica in materia di propulsioni e connettività.

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