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New York, giovani artisti e garanzie protagoniste da Christie’s

Aggiudicati 39 lotti su 41 per 107,5 milioni di dollari, entro la stima tra 93-134 milioni. Due le dinamiche: per i grandi nomi già storicizzati d’inizio millennio risultati milionari grazie anche alle garanzie e per i grandi dipinti colorati di giovani effetto moda e speculazione

di Giovanni Gasparini

3' di lettura

La prima asta della lunga settimana (7-15 novembre) di vendite a New York ha sottolineato ancora una volta la presenza di due dinamiche disgiunte nell’ambito dell’arte contemporanea. Da un lato i grandi nomi già storicizzati degli inizi del millennio, i cui lavori raggiungono risultati milionari grazie anche alle garanzie, dall’altro grandi dipinti colorati di giovani sospinti dalla moda e dal gioco speculativo.
Il catalogo di arte del XXI secolo proposto da Christie’s la sera del 7 novembre ha complessivamente portato un realizzo di 107,5 milioni di dollari, entro la stima di 93-134 milioni di $ solo grazie all’aggiunta delle commissioni, grazie a 39 lotti venduti dei 41 rimasti dopo due ritiri milionari, un lavoro su carta di Basquiat (3,5-4,5 milioni) e una tela di Mark Bradford (stima 3-5 milioni). Serata negativa per l’artista afro-americano, con una tela più piccola rimasta invenduta da una stima di 2-3 milioni di $; è restata al palo anche una tela figurativa allusiva di John Currin del 1999, stimata 7-10 milioni di $, protagonista del mercato meno di un decennio fa. Un terzo dei lotti venduti era garantito, di cui la metà da parte di terzi.

Nomi noti e garanzie

I due lotti che hanno superato la soglia dei 10 milioni di dollari risultano entrambi garantiti da parte terza, venduti sotto o alla stima bassa, ma non è chiaro se siano finiti o meno ai rispettivi garanti. Una tarda e grande tela con pittura rossa di Cy Twombly del 2004 ‘Bacchus 1st Version II’ ha sfiorato i 20 milioni di $ con le commissioni da una stima di 18-25 milioni di $, mentre una tela di oltre 3 metri di Basquiat del 1981 si è fermata alla stima bassa di 10 milioni, pari a 11,9 milioni di $ con le commissioni. Ha sfiorato i 10 milioni di $, al centro della stima di 8-12 milioni, una composizione su lino ‘Belle’s Turquoise’ a toni azzurri di Brice Marden dipinta negli ultimi anni prima del recente decesso. Sempre fra gli artisti storicizzati recentemente scomparsi, una scena d’interno di famiglia di colore ‘Eat dem Taters’ del 1975 di Robert Colescott ha raddoppiato la stima bassa a 4 milioni di $, superando la garanzia.
Hanno faticato a trovare acquirenti i lavori di nomi celebri come Keith Haring, finito quasi certamente al garante per 2,7 milioni, ben al di sotto della stima di 3,5-4,5 milioni di $, George Condo con una grande tela ‘Monumental Abstract Self-Portrait’ che si è avvicinata alla stima bassa di 3,5 milioni solo grazie alle commissioni, Gerhard Richter con un dipinto astratto a toni rossi fermo a 2,6 milioni grazie probabilmente alla garanzia, e due opere tridimensionali di Jeff Koons, aggiudicate sotto le stime basse a 4 milioni di $ per ‘Aphrodite’ e 2,5 milioni per una ‘Baroque Egg with Bow’.
Prezzi sempre elevati, ma ottenuti tramite il meccanismo delle garanzie o senza particolari entusiasmi, alle stime basse o sotto le stesse, probabilmente deludenti per chi nell’ultimo decennio ha ritenuto fossero ‘un investimento sicuro’.

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New York, da Christie’s opere di moda

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Record per giovani artisti

Completamente diversa la dinamica per il mercato dei dipinti recentissimi di artisti spesso con limitata esperienza. Sei sui primi sette lotti hanno superato le stime e i prezzi di galleria, a volte anche triplicandole, come nel caso del nuovo record per Jenna Gribbon con la figurativa ‘Regarding Me Regarding You and Me’ del 2020 che si è fermata a 479mila $ dalla stima di 100-150mila $, e della 36enne Stefanie Heinze con un altra tela ovviamente grande, ovviamente colorata, ovviamente di giovane artista (che sia una trend di moda?) ‘Third date’ dei 2020 a 240mila $ (stima 60-80mila $).
Record anche per Jia Aili ‘stella’ cinese ‘di regime’ rappresentato da Gagosian con un drammatico trittico del 2016 ‘Combustion’ conteso fino a oltre 4,7 milioni da una stima di 1-2 milioni di $, e per un’artista della stessa mega-galleria la trentenne Jade’ Fadojutimi con una grande tela decorativa del 2021 ‘A Thistle Throb’ che ha sfiorato 1,7 milioni di $ da una stima di 600-700mila $.
Sempre in tema di grande, colorato e ‘al femminile’ record anche per Ilana Savdie con un dipinto del 2020 conteso fino a 200mila $, quattro volte la stima bassa. Questi lavori da un lato sono sostenuti dalla moda visiva ed identitaria del momento, dall’altro dal chiaro intento speculativo di artisti, galleristi e case d’asta che si prestano a queste crescite rapidissime di prezzo, che spingono a chiedersi su cosa siano effettivamente basate e quanto siano sostenibili.
Gli operatori in questo nuovo mercato farebbero bene a notare i risultati delle ‘blue chip di una volta’ nello stesso catalogo, poiché non ci sarà spazio per garantire tutti questi nomi e prezzi nel mercato futuro. Le aste proseguono ora con l’arte del Novecento da Sotheby’s e da Christie’s, per poi riprendere dopo il weekend.

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