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Nexi inverte la rotta, mercato si interroga su nuove mosse

Il numero uno della società ha parlato del matrimonio con Sia come un punto di partenza, non di arrivo. Indiscrezioni su un'offerta per la danese Nets

di Eleonora Micheli

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2' di lettura

Nexi sulle montagne russe a Piazza Affari. I titoli della società di pagamenti digitali, dopo un avvio in buon rialzo, hanno invertito la rotta e sono finite in fondo al listino principale. Le quotazioni risentono sia delle prese di beneficio, dopo la buona performance degli ultimi mesi (+21% solo da inizio settembre) e anche della seduta di lunedì 6 ottobre (il rialzo è stato di oltre il 3%), la prima dopo l'annuncio della fusione con Sia. Pesa anche la prudenza in vista di eventuali nuove operazioni straordinarie, dopo l’annuncio delle nozze con Sia. Nozze di cui sul mercato si parlava ormai da tempo.

Il matrimonio con Sia come punto di partenza

L’aggregazione Nexi-Sia, del resto, come ha sottolineato il numero uno, Paolo Bertoluzzo, sarà un punto di partenza e non di arrivo. Il nuovo gruppo, ha spiegato il ceo, «sarà nella migliore posizione per cogliere le opportunità internazionali che l'industria dei pagamenti potrà presentare». Già in base ai dati del 2019, la nuova società avrebbe un cash flow operativo di 800 milioni di euro e una leva finanziaria netta di 3,3 volte a fronte delle 3,9 volte di Nexi “stand alone”. Bertoluzzo ha dichiarato che Nexi ha una propria "wish list" per l'M&A, cioè ha in mente dei target preferiti per possibili alleanze internazionali, ma dovrà essere «pragmatica».

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Indiscrezioni su un'offerta per la danese Nets

Secondo Bloomberg la società avrebbe già presentato un’offerta non vincolante per la società di pagamenti danese Nets, che opera storicamente nel mercato scandinavo ed ora anche nella regione DACH (Germania, Austria, Svizzera), dopo l`acquisizione di Concardis nel 2019. La società che, sulla base di dati pubblici nel 2019 aveva dimensioni simili a Sia (ricavi 747 milioni, Ebitda di 295 milioni) è posseduta dai fondi di private equity Hellman e Fridman oltre a Bain ed Advent, gli stessi che sono soci, insieme a Clessidra, di Mercury UK, il veicolo che controlla il 33% di Nexi. Sempre secondo Bloomberg i fondi vorrebbero cedere Nets per un importo vicino a 10 miliardi, ossia con un rapporto tra enterprise value ed ebitda sulle 27 volte.

Per analisti improbabile nuova operazione a breve

«Riteniamo poco probabile che Nexi decida di proseguire con una seconda operazione prima del closing con Sia, atteso per l`estate 2021», hanno commentato gli analisti di Equita. Tuttavia dalle pagine del Sole 24 Ore, il numero uno di Cdp, Fabrizio Palermo, ha dichiarato che la Cassa, in qualità di primo azionista del nuovo gruppo con una quota attorno al 25%, supporterà Nexi anche nella futura espansione internazionale. Equita, intanto, raccomanda cautela su Nexi, individuando un prezzo obiettivo a 16,2 euro, inferiore alle attuali quotazioni di Borsa.

(Il Sole 24 ore Radiocor)

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