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Nexi in rialzo a Piazza Affari in attesa dei conti 2022

Gli ultimi mesi dell'anno dovrebbero mostrare una decelerazione e i risultati dell'intero 2022 sono attesi in linea con la guidance, con la conferma delle previsioni per l'anno in corso

di Flavia Carletti

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Acquisti su Nexi a Piazza Affari in attesa della pubblicazione dei conti 2022 e quando è stato annunciato il tavolo tecnico sui costi dei pagamenti elettronici. Gli ultimi mesi dell'anno dovrebbero mostrare una decelerazione e i conti dell'intero 2022 sono attesi in linea con la guidance, con la conferma delle previsioni per l'anno in corso.

Attesi risultati in linea con la guidance 2022

«Ci aspettiamo un quarto trimestre caratterizzato da una decelerazione nella top-line rispetto ai trimestri precedenti, con una crescita della top line pari dunque a +5,4% (vs +8,4% nei 9 mesi 2022). Sull’anno, la crescita si attesterebbe dunque al +7,5%, nella parte bassa del range indicato dalla società di 7-9%. In termini di Ebitda, ci aspettiamo un margine nel trimestre del 51,2% (vs 51,7% nel quarto trimestre 2021), con una crescita annua del 9%. Sull’anno, la nostra stima di Ebitda implica dunque una crescita annua del 14%, rispetto al range indicato dalla società di 13-16%. Per quanto riguarda il 2023, ci aspettiamo che il management confermi l’indicazione di un floor del 7% di crescita dei ricavi», hanno indicato gli analisti di Intermonte. Per Banca Akros l'attesa è di risultati 2022 «in linea con la guidance di ricavi in rialzo tra il 7% e il 9% e di un Ebitda in aumento tra il 13% e il 16%» rispetto al 2021.

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Al via tavolo al Mef su costi transazioni

Inoltre, i giornali riportano che il ministero dell'Economia ha annunciato l’istituzione del tavolo tecnico con gli operatori del settore e i rappresentanti delle categorie di commercio per mitigare i costi sulle transazioni fino a 30 euro, per le attività con ricavi inferiori a 400mila euro l'anno. L'iniziativa era prevista dalla legge di Bilancio e gli analisti di Equita sottolineano di non aspettarsi «che la negoziazione porti effetti significativi per Nexi in quanto la società ha già in atto l'iniziativa "micropagamenti" che per tutto il 2023 permette il rimborso delle commissioni sui pagamenti sino a 10 euro. Inoltre stimiamo che la platea dei commercianti con fatturato fino a 400.000 euro sia relativamente limitata sul monte commissioni e quindi anche una possibile rimodulazionedelle commissioni nella fascia 10-30 euro non dovrebbe avere un impatto rilevante, premesso che a nostro avviso non ci dovrebbero essere variazioni rilevanti poiché la commissione media sui pagamenti elettronici in Italia è allineata agli standard europei e riteniamo inferiore al costo dei contanti». Per Intermonte, «se anche nel breve periodo il livello commissionale potrà subire pressioni negoziali al di sotto di certe soglie (che comunque dovrebbero rappresentare una parte non rilevante dei ricavi), nel medio-lungo termine un accordo di questo tipo potrebbe stimolare ulteriormente l’accettazione dei pagamenti digitali da parte dei commercianti e professionisti».

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