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Nexi svetta con possibile offerta Cvc, per broker titolo sottovalutato

Ai prezzi attuali viene scambiata a sei volte l'Ebitda 2023 con un forte sconto rispetto al prezzo obiettivo di Equita e alle recenti valutazioni M&A

di Paolo Paronetto

FILE PHOTO: The logo of Italian payments group Nexi is pictured outside their headquarters in Milan, Italy, March 28, 2019. REUTERS/Alessandro Garofalo/File Photo

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Nexi vola in testa al Ftse Mib dopo aver faticato a fare prezzo in avvio di seduta. I titoli del gruppo balzano approfittando dei rumor relativi a un possibile interesse del fondo Cvc. Secondo quanto riferito da Bloomberg, Cvc Capital Partners avrebbe infatti avviato la valutazione di un'offerta su Nexi, approfittando anche del calo delle quotazioni, scese del 22% da inizio anno. «Ricordiamo che nell'estate del 2023 i fondi di private equity sono stati attivi nel settore dei pagamenti: Gtcr ha annunciato l'intenzione di acquisire una quota di maggioranza di Worldpay da Fis per una valutazione di 18,5 miliardi di dollari o circa 10 volte l'Ebitda, mentre Brookfield ha annunciato un'opa su Network International per circa 3 miliardi di dollari, 13 volte l'Ebitda», commentano gli analisti di Equita, notando che «ai prezzi attuali» Nexi viene scambiata a sei volte l'Ebitda 2023 «con un forte sconto sia rispetto al nostro prezzo obiettivo (nove volte l'Ebitda atteso per il 2024 a 10 euro per azione), sia rispetto alle recenti valutazioni M&A». E questo nonostante Nexi abbia «un profilo di ricavi ed Ebitda migliore rispetto a Worldpay visto che quest’ultima è esposta a geografie il cui la penetrazione del contante è molto bassa», nonché «un rischio inferiore rispetto a Network International che ha sede negli Emirati Arabi Uniti». La notizia, quindi, «ha risvolti positivi per Nexi visto il gap valutativo fra i multipli correnti e quelli di M&A e considerando anche che i fondi di private equity, entrati nel’azionariato della società dei pagamenti tramite il conferimento di Nets (oggi hanno il 30% del capitale), potrebbero richiedere un premio significativo per uscire visto che hanno un prezzo di ingresso elevato»

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