Nexi in vetta al Ftse Mib, rumor interesse SilverLake
Per gli analisti l'interesse è positivo, ma deal difficile si realizzi a breve
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2' di lettura
Partita in rialzo, Nexi allunga il passo e, con un rialzo oltre tre punti, si porta in cima al FTSE MIB. Il titolo è arrivato fino a un massimo di giornata di 5,78 euro. Questo mentre i fondi di private equity continuano a studiare il dossier Nexi e circolano indiscrezioni sul fatto che SilverLake, gruppo californiano specializzato in investimenti tecnologici, starebbe valutando una potenziale acquisizione.
SilverLake mette nel mirino Nexi
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, in attesa dei conti del terzo trimestre (il 9 novembre), SilverLake starebbe studiando l'ipotesi di farsi avanti affiancata da un altro dei colossi degli investimenti alternativi, ovvero il gruppo finanziario statunitense Hellman & Friedman (H&F), che è detiene il 19,9% di Nexi. In passato varie operazioni hanno visto come protagonisti i due fondi: per esempio, SilverLake lo scorso maggio ha investito 600 milioni di euro per entrare in TeamSystem, società del settore delle soluzioni digitali per imprese e professionisti, controllata proprio da Hellman Friedman. I nomi di SilverLake ed Hellman & Friedman si uniscono agli altri gruppi internazionali del private equity che, secondo le indiscrezioni, starebbero esaminando il dossier Nexi, cioè il gruppo Cvc, realtà ben radicata ormai da anni in Italia, e il gruppo infrastrutturale canadese Brookfield, che da diversi anni sta provando a realizzare un investimento importante tra i confini italiani.
Intermonte, difficile deal si realizzi a breve
La notizia dell’interessamento e, più importante, dei primi contatti che sarebbero già avvenuti tra SilverLake e l’attuale socio di maggioranza Hellman & Friedman, confermano il forte interessamento per Nexi da parte di diversi attori attivi nel panorama degli investimenti tecnologici", sottolineano gli analisti di Intermonte, dicendo di continuare «a credere che l’effettiva realizzazione di un deal su Nexi sia soggetta all’approvazione di Cassa Depositi e Prestiti (13,5% del capitale di Nexi) e quindi al rispetto dei criteri di Golden Power considerando il carattere strategico delle attività di Nexi in Italia per i pagamenti digitali». Secondo gli esperti, pertanto, è «difficile che un deal possa materializzarsi nel breve termine». Attesa intanto per i conti del terzo trimestre: «Che ci aspettiamo possano confermare la traiettoria di crescita del business nonostante un rallentamento dettato principalmente dall’evoluzione delle condizioni macroeconomiche nelle principali aree geografiche in cui Nexi opera», conclude Intermonte.
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