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Niente Gran Premi anche a maggio: la Formula 1 si consola con i videogiochi

Rinviate le gare d’Olanda, Spagna e Principato di Monaco, i piloti del circus si sfidano in una competizione virtuale domenica 22 marzo

di Alex D'Agosta

L'epidemia blocca lo sport: F1 ferma, niente Gp

3' di lettura

È stata una settimana di notizie in continuo peggioramento per gli appassionati di Formula 1. Prima lo stop della gara australiana a poche ore dall’accensione dei motori: un comunicato nella notte di giovedì scorso ha bloccato ogni operazione, per rispetto alla McLaren, che aveva dato forfait causa dipendente positivo al Covid-19, ma ovviamente anche per tutelare l’intera community e, non di meno, i tifosi.

Immediatamente dopo, hanno iniziato a “saltare” il Bahrain e il Vietnam. Ad aprile, inoltre, era già stato da tempo annunciato l’annullamento di Shanghai, quindi con il calendario si guardava a maggio. Ma giovedì 19 marzo un comunicato ha dapprima annunciato come rinviati il gran premio olandese, spagnolo e monegasco. A brevissima distanza, poi, un comunicato dell'Automobile Club de Monaco ha messo la parola fino all'edizione 2020 del GP di Monaco, cosa che non accadeva dal 1954, non senza un legame diretto con il coronavirus: poche ore prima infatti era stato reso noto che è risultato positivo nientemeno che il Principe Alberto.

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Non resta che lo smart racing
In uno scenario così incerto sulla ripresa dei gran premi reali, il circus della Formula 1 non ha tardato ad annunciare la sua reazione, almeno per salvare “l’engagement”, cioè l’affezione almeno dei giovani combinata a un interesse che, in assenza di gare, non può che scemare in caduta verticale. Così l'idea, visto che nel 2019 si era raggiunto già un picco importante di popolarità con la F1Esport Series, un vero test di campionato virtuale pienamente meritocratico, dove il “simracer” vincitore è risultato essere italiano, nonché un pilota proveniente dalla Ferrari Driver Academy. Una vittoria conquistata da un “ferrarista” alla prima partecipazione, nonostante il team italiano non avesse creduto nel progetto nel corso delle due stagioni precedenti.

I pezzi da novanta nel Virtual Grand Prix Series
Causa coronavirus è arrivato quindi il momento di portare i piloti ufficiali nel mondo virtuale in una gara a loro dedicata, con lo scopo dichiarato di intrattenere i fan della Formula 1 con un evento che, seppure virtuale, avrà luogo proprio con alcuni titolari delle squadre reali. Il tutto fino almeno a fine maggio o comunque fino alla ripresa delle competizioni. Ognuno quindi da casa propria con un gioco per Pc, Xbox e Ps4, che si chiama semplicemente F1 2019 ed è sviluppato da Codemasters, disponibile a chiunque con prezzo che varia a seconda della piattaforma, della nazione e dell’edizione: Standard, Anniversary, Legends. Quest'ultima include la possibilità di correre sui 21 tracciati del 2019 anche vestendo i panni di Ayrton Senna o Alain Prost.

La prima gara è prevista domenica 22 marzo in luogo del Gran premio che si sarebbe dovuto correre a Sakhir in Bahrain. Lo spettacolo inizierà alle 21 ora italiana e verrà trasmesso sui canali Facebook, Twitch e YouTube ufficiali della Formula 1. Al momento i broadcaster non sono ancora stati pienamente coinvolti in questo progetto che, nella prima settimana, potrebbe limitarsi quindi ai soli social del promoter.

La durata prevista è di circa un ora e mezzo. Una serata che includerà prove di qualifica e la gara che verrà corsa per il 50% della sua lunghezza originale, quindi per 28 giri. Ovviamente tutti i piloti gareggeranno con analoghe impostazioni di setup delle vetture e di massimo realismo nella guida, anche se pare verrà concessa un po' di tolleranza per i meno pratici . Non è una questione di “manico” ma di “sensibilità” al videogioco visto che, pur trattandosi di professionisti del volante, un gioco usato senza “aiuti” o quasi richiede un quantitativo di ore di pratica che a questo punto non tutti potranno avere prima di domenica.

Nella mancanza del rombo reale, c'è da scommetterci, lo spettacolo non dovrebbe comunque mancare. Si può intuire una partenza molto ammassata, una “decimazione” di piloti meno pratici che potrebbero non riuscire ad arrivare in fondo interi. D'altra parte chi parteciperà davvero resta un'incognita: in questa prima volta, difficilmente i piloti non abituati a giocare hanno potuto provare, né forse tutti hanno a casa il Pc o le console con adeguati volanti e pedane. Inoltre il comunicato annuncia che saranno incluse anche delle “star”, non si sa bene se delle competizioni o dello spettacolo, che arricchiranno la lista dei partecipanti. Forse attori di Hollywood? Piloti della Formula Indy o Nascar? Chissà.

Speriamo che, con l’occasione, si possano far emergere almeno i conduttori più giovani dei team meno ricchi che, una volta tanto, potranno ritrovarsi in questo caso ad armi pari, visto che le prestazioni delle vetture sono automaticamente livellate. Dipenderà solo dalle abilità (virtuali) di ciascun pilota.

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