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Arriva dall’Abruzzo una “disruptive innovation” in grado di rivoluzionare il mondo della moda. L’ha chiamata così infatti Paolo Bodo, ceo di Nipi (Natural Insulation Products Inc.) Italia, detentrice del contratto di licenza mondiale di Thindown®, il primo e unico tessuto in piuma al mondo, prodotto a Chieti. Nello stabilimento dell’azienda, che oggi conta 13 dipendenti, se ne producono annualmente 300mila metri, esportati in tutto il mondo, in particolare nei mercati dell'estremo Oriente, in primis Giappone e Corea del Sud. Dopo l’apertura dell’ufficio di New York nel 2020, l’azienda ha chiuso il 2021 con un fatturato di 6 milioni di euro. Thindown® viene prodotto grazie ad un macchinario di altissima tecnologia – Nipi R40 – sviluppato da un team di ingegneri internazionali che trasforma le piume in tessuto fermo, conferendo funzioni nuove. Tra queste, sicuramente l'estrema versatilità in quanto la piuma viene distribuita uniformemente e, grazie all’assenza di cuciture orizzontali, non permette il passaggio del freddo e la fuoriuscita di piume. Per questo motivo, può essere utilizzato per qualsiasi tipo di indumento in ogni stagione del’'anno in settori come l’abbigliamento sportivo o quello più “fashion”, ma anche in ambiti come l’isolamento acustico domestico o l'automotive.
«Il mercato ha accolto da subito positivamente questa che si può a pieno titolo definire una “disruptive innovation” - ha dichiarato Paolo Bodo - global ceo e azionista di maggioranza di un gruppo di azionariato internazionale, con una lunga esperienza nel mondo del tessile, è stato anche a.d. di Miss Sixty - clienti da tutto il mondo, e specialmente dall'estremo oriente, apprezzano i vantaggi di questo prodotto, in termini di stile, di versatilità e di attenzione all'ambiente. E poi è made in Italy al 100% e ciò rappresenta un plus». Non solo. Qui l’innovazione va anche di pari passo con l'attenzione all'ambiente. «La nostra è un’azienda altamente tecnologica - spiega Bodo - nata nel futuro e nel segno della sostenibilità. Per la nostra produzione utilizziamo una materia prima naturale, la piuma, che è l'imbottitura meno inquinante al mondo, o in alternativa, materiali riciclati. Non abbiamo bisogno di acqua e il consumo di energia è molto limitato. Inoltre, lo stabilimento emette una ridotta quantità di CO₂. Sin da subito - precisa - abbiamo scelto la strada della tracciabilità perché ci approvvigioniamo solo da aziende rigorosamente certificate per conoscere nel dettaglio come le piume acquistate sono state trattate». «Pur non essendo abruzzese – prosegue - sono molto contento che tutto questo si realizzi interamente in una regione verde come l’Abruzzo dove, occorre ricordarlo, c'era una tradizione tessile che, purtroppo, nel tempo si è un po' perduta. Quando ho dato vita a questo progetto – conclude Bodo - ho voluto costruire qui la base aziendale, con profondo senso di gratitudine nei confronti di una regione con un'alta qualità della vita. Vogliamo comunicare il messaggio che la qualità di un prodotto dipende anche dal posto in cui si produce».
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