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Nissan Juke Hybrid in prova: ecco come va e quanto costa

Il suv della casa giapponese adotta il powertrain ibrido usato da Renault captur dove Termico ed elettrico lavorano assieme per consumi ridotti al minimo

di Federico Cociancich

4' di lettura

Dopo aver introdotto per prima il segmento dei suv compatti proprio con la Juke, oggi Nissan annuncia l’attesa versione Hybrid, che senza intaccare i pregi del modello con motore termico aggiunge diversi vantaggi, primo tra tutti un consistente risparmio in termini di consumi.

La strategia elettrica di Nissan

Nissan è il quarto produttore di veicoli al mondo, con una quota di mercato intorno al 4%, l’obbiettivo è quello di incrementare questo valore di due punti percentuali entro la fine dell’anno fiscale 2023 e per ottenere questo risultato vuole vendere un milione di auto elettrificate l’anno. Nel 2023, non solo tutta la gamma avrà una versione elettrificata, ma queste rappresenteranno il 75% delle vendite della Casa giapponese. Non per nulla in quest’anno vedremo ben quattro nuove proposte oltre alla nuova Juke Hybrid: la Ariya 100% eletric, i nuovi Qashqai e l’X-Trail dotati dell’innovativo sistema e-Power e infine il monovolume Townstar 100% elettrico.

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Design vincente non si cambia

A livello estetico le differenze con la versione standard sono minime: oltre alla targhetta Hybrid troviamo un nuovo spoiler posteriore, nuovi cerchi in lega aerodinamici da 17” (con la possibilità di montare quelli da 19” della Ariya), nuovi passaruota anteriori e una nuova griglia anteriore con contorno nero lucido, comune a tutte le elettrificate del produttore giapponese, dotata di esagoni a inclinazione variabile che si chiudono quando viene utilizzata la trazione elettrica per ottimizzare l’efficienza aerodinamica e non è necessario raffreddare il motore termico.

Connettività evoluta

All’interno le modifiche si concentrano sulla strumentazione digitale, con le indicazioni dell’intervento e della ricarica del motore elettrico. Il sistema di infotainment sfrutta il display centrale da 8 pollici ed è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, mentre un nuovo sistema di connettività evoluta si rivela un discreto plus per quanto riguarda la navigazione, la sicurezza e il confort. Grazie alla compatibilità con gli assistenti vocali Google e Amazon è possibile dire al proprio telefono: “Ok Google, invia l’indirizzo di destinazione al mio Juke” ed avere l’indirizzo già impostato una volta che si entra in macchina.

La geolocalizzazione consente invece di visualizzare sempre la posizione dell’auto sulla mappa e di ricevere alert nel caso venisse spostata dopo un orario prefissato o al di fuori di un’area prestabilita.

Grazie all’app dedicata è inoltre possibile analizzare il proprio stile di guida (o quello dei figli nel caso di un utilizzo condiviso) e ricevere reminder quando è ora di fare il tagliando.

La navigazione riceve aggiornamenti sul traffico in tempo reale (è un servizio su abbonamento) ed è persino possibile abilitare l’apertura delle portiere da remoto, ad esempio per farsi consegnare un pacco di Amazon direttamente nel bagagliaio. Per far spazio alla batteria da 1,2 kWh, quest’ultimo è leggermente più piccolo della versione a motore termico, si passa dai da 422 litri a 354, mentre con i sedili posteriori abbattuti la capacità è di 1.237 litri, un valore decisamente elevato considerando il segmento.

Due motori che lavorano assieme

Il powertrain di Juke Hybrid è composto da un motore termico turbobenzina da 1.6 litri capace di erogare 94 cv e una coppia di 148 Nm a cui si affianca un motore elettrico sviluppato da Nissan, con potenza di 49 cv e coppia di 205 Nm.

La trasmissione è formata da un cambio ibrido (multimodale) con 2 rapporti dedicati al motore elettrico e 4 marce per quello termico. Non c'è una frizione e mancano anche i sincronizzatori (utilizza dischi dentati), così da ridurre gli attriti e migliorare l'efficienza energetica.

Nonostante il motore elettrico sia sviluppato e realizzato da Nissan, di fatto si tratta della stessa soluzione già adottata da Renault con Captur Hybrid: le due Case hanno infatti stretto una partnership (assieme a Mitsubishi) per elaborare strategie di sviluppo comuni e creare sinergie tra i brand.

La vettura parte sempre in elettrico e nel traffico cittadino può arrivare a muoversi senza usare il motore a benzina fino a 55 km/h, anche per più dell'80% del tempo. Quando necessario, ad esempio in salita o in accelerazione, il motore termico e quello elettrico lavorano assieme in parallelo per garantire prestazioni brillanti, mentre a velocità di crociera una parte della potenza del motore termico viene utilizzata per ricaricare le batterie. Queste ovviamente si ricaricano anche in decelerazione, e volendo è possibile scegliere di muoversi sempre in modalità elettrica, se la carica è sufficiente.

La nuova Juke Hybrid dispone di tre modalità di guida: Eco, Normal e Sport, che intervengono non solo sulla risposta dell’acceleratore, ma anche sullo sterzo, sull’intervento del climatizzatore e sulla frenata rigenerativa.

Basta un pedale per guidare nel traffico

Così come le altre Nissan elettrificate, anche Juke Hybrid offre la funzionalità e-Pedal, attivabile e disattivabile premendo un tasto nella consolle centrale, che permette di controllare l’avanzamento e il rallentamento usando solo il pedale dell’acceleratore. L’auto rallenta in maniera importante, ma mai brusca, fino a 5 km/h: per fermarsi completamente si deve comunque agire sul pedale del freno. Per prendere “il piede” con questa soluzione bastano pochi minuti e nel traffico cittadino si rivela estremamente comoda e pratica.

Una scelta intelligente

Perché scegliere la versione Hybrid della Juke? Perché senza dover rinunciare a nulla, eccezion fatta per 3.000 euro di costo iniziale in più rispetto alla versione con motore termico, si ha un risparmio dei consumi che - afferma la Casa - può arrivare al 40%. Visto il costo attuale della benzina, che realisticamente si manterrà alto ancora per qualche mese, la differenza di prezzo si ripaga in soli tre anni.

Le prime Juke Hybrid stanno arrivando nei concessionari per i test drive, mentre le prime consegne sono previste per settembre. Tre gli allestimenti disponibili (N-Connecta, N-Desing e Tekna), con un prezzo di partenza di 30.300 euro. Sarà disponibile anche un’edizione speciale Premiere Edition (32.300 euro): disponibile in soli 570 esemplari per il mercato italiano, è caratterizzata da due esclusive combinazioni di colore, materiali premium per gli interni e 3D Maps & Live Traffic di serie.

Nissan Juke Hybrid rientra tra le vetture che possono godere degli incentivi statali: in caso di rottamazione di un veicolo (cat. M1) omologato in una classe inferiore a Euro 5 lo sconto è di 2.000 euro sul prezzo d’acquisto. Il crossover giapponese è inoltre esentato dal pagamento del bollo (o gode di una riduzione consistente) per un numero di anni che varia da regione a regione: in Lombardia ad esempio c’è lo sconto del 50% sull’importo della tassa automobilista per i primi cinque anni, mentre nel Lazio il bollo non si paga per i primi tre anni.

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